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Serie A, 33^ giornata: dove vederla in TV e probabili formazioni

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Dopo gli impegni europei, torna la Serie A con la 33^ giornata. Ecco dove vederla in TV, le probabili formazioni e i big match.

Serie A, 33^ giornata: dove vederla in TV e in streaming

Venerdì 19 aprile

  • Genoa-Lazio, venerdì 19 aprile ore 18:30 (DAZN)
  • Cagliari-Juventus, venerdì 19 aprile ore 20:45 (DAZN/Sky)

Sabato 20 aprile

  • Empoli-Napoli, sabato 20 aprile ore 18:00 (DAZN)
  • Verona-Udinese, sabato 20 aprile ore 20:45 (DAZN/Sky)

Domenica 21 aprile

  • Sassuolo-Lecce, domenica 21 aprile ore 12:30 (DAZN/Sky)
  • Torino-Frosinone, domenica 21 aprile ore 15:00 (DAZN)
  • Salernitana-Fiorentina, domenica 21 aprile ore 18:00 (DAZN)
  • Monza-Atalanta, domenica 21 aprile ore 20:45 (DAZN)

Lunedì 22 aprile

  • Roma-Bologna, lunedì 22 aprile ore 18:30 (DAZN)
  • Milan-Inter, lunedì 22 aprile ore 20:45 (DAZN)

La 33^ giornata di Serie A sarà interamente visibile in streaming su DAZN. Le partite in condivisione con Sky, invece, si potranno seguire anche su Sky GO e NOW.

Probabili formazioni 33^ giornata Serie A

Genoa-Lazio

GENOA (3-5-2): Martinez; De Winter, Vogliacco, Vasquez; Sabelli, Gudmunsson, Badelj, Frendrup, Martin; Ekuban, Retegui. Allenatore: Gilardino.

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Patric, Casale, Gila; Marusic, Kamada, Vecino, Lazzari; Felipe Anderson, Luis Alberto; Castellanos. Allenatore: Tudor.

Cagliari-Juventus

CAGLIARI (3-5-2): Scuffet; Obert, Mina, Dossena; Nandez, Makoumbou, Sulemana, Deiola, Augello; Luvumbo, Shomurodov. Allenatore: Ranieri.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Vlahovic. Allenatore: Allegri.

Empoli-Napoli

EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Marin, Maleh, Pezzella; Zurkowski, Cambiaghi; Niang. Allenatore: Nicola.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Mazzocchi; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona.

Verona-Udinese

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Centonze, Dawidowicz, Magnani, Cabal; Serdar, Duda; Suslov, Folorunsho, Lazovic; Noslin. Allenatore: Baroni.

UDINESE (3-5-1-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue, Payero, Walace, Samardzic, Kamara; Pereyra; Lucca. Allenatore: Cioffi.

Sassuolo-Lecce

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Doig; Obiang, Boloca; Defrel, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti. Allenatore: Ballardini.

LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin, Gonzalez; Dorgu, Oudine, Sansone; Krstovic. Allenatore: Gotti.

Torino-Frosinone

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Linetty, Ilic, Vojvoda; Vlasic; Sanabria, Zapata. Allenatore: Paro (Juric squalificato).

FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Okoli, Romagnoli; Zortea, Mazzitelli, Barrenechea, Valeri; Soulé, Brescianini; Cheddira. Allenatore: Di Francesco.

Salernitana-Fiorentina

SALERNITANA (3-4-3): Costil; Gyomber, Boateng, Pirola; Zanoli, Legowski, Gomis, Bradaric; Tchaouna, Ikwuemesi, Candreva. Allenatore: Colantuono.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri, Parisi; Duncan, Mandragora; Gonzalez, Barak, Sottil; Belotti. Allenatore: Italiano.

Monza-Atalanta

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, P. Marí, A. Carboni; Birindelli, Gagliardini, Pessina, Zerbin; Colpani, Mota Carvalho; Djuric. Allenatore: Palladino.

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, De Roon, Ruggeri; Koopmeiners; Lookman, Scamacca. Allenatore: Gasperini.

Roma-Bologna

ROMA (4-3-2-1): Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy; Lukaku. Allenatore: De Rossi.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lucumi, Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Freuler; Orsolini, Fabbian, Saelemaekers; Zirkzee. Allenatore: Motta.

Milan-Inter

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.

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I big match

La 33^ giornata di Serie A offrirà diverse partite molto interessanti. Come Roma-Bologna ad esempio, due squadre che si giocano punti fondamentali per la futura Champions League. A monopolizzare tutta l’attenzione, però, sarà il derby della Madonnina.

Milan e Inter si affrontano con la consapevolezza che questa partita potrebbe consegnare matematicamente lo Scudetto ai nerazzurri. Riusciranno gli uomini di Pioli a posticipare la festa?

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Buy Now, Pay Later: intervista con Scotto di Carlo, CEO di Falatech e Inprimepay Italia

I sistemi di pagamento “Buy Now, Pay Later” (BNPL), che in italiano si traduce come “compra ora, paga dopo”, sono servizi finanziari che permettono ai consumatori di acquistare prodotti immediatamente e pagare in seguito, spesso tramite rate. Questo metodo di pagamento è diventato particolarmente popolare nell’ambito dello shopping online e viene offerto da varie piattaforme e negozi al dettaglio.

Il funzionamento di BNPL è piuttosto semplice:

  1. Selezione del metodo di pagamento: durante il checkout, il consumatore sceglie l’opzione BNPL offerta dal commerciante;
  2. Approvazione: il fornitore del servizio BNPL valuta rapidamente la richiesta, spesso in pochi secondi, basandosi su un algoritmo che analizza il rischio creditizio del cliente;
  3. Acquisto e pagamento iniziale: una volta approvato, il consumatore procede all’acquisto. In molti casi, è richiesto di pagare una prima rata al momento dell’acquisto, che può variare da una piccola percentuale dell’importo totale a nulla;
  4. Pagamenti successivi: il saldo restante viene suddiviso in rate che il consumatore deve pagare nel tempo, secondo un piano prestabilito (es. mensilmente). Questi pagamenti possono essere interessi zero se il cliente paga entro i termini stabiliti; tuttavia, alcune aziende potrebbero applicare tassi di interesse o commissioni se i pagamenti vengono ritardati o se si desidera un periodo di pagamento più lungo.

I vantaggi del BNPL includono la flessibilità di gestire il flusso di cassa personale e la possibilità di effettuare acquisti urgenti o di alto valore senza un immediato onere finanziario. Abbiamo approfondito il tema con Genna Scotto di Carlo, CEO di Falatech proprietaria di Inprimepay Italia, leader nel settore e tra le aziende che più di tutte hanno innovato a partire dal 2022, portando questo sistema di pagamento anche nei negozi fisici.

Buongiorno, signor Scotto di Carlo. Grazie per essere qui oggi. Iniziamo parlando di Inprimepay. Potrebbe descriverci brevemente la piattaforma?

Certamente. Inprimepay è una piattaforma rivoluzionaria per i negozi fisici, che permette loro di offrire ai clienti l’opzione di pagare a rate attraverso un POS digitale. Questo sistema non solo consente agli esercenti di incassare l’intero importo immediatamente, ma aumenta anche il potere d’acquisto dei consumatori, influenzando positivamente sia il volume degli acquisti che lo scontrino medio.

Interessante. Come funzionano esattamente queste opzioni di pagamento?

Offriamo diverse modalità. Oltre al classico pagamento in tre rate, il nostro POS digitale consente anche il pagamento posticipato a 30 giorni e l’abbonamento con pagamenti ricorrenti, tramite addebito SEPA o su carta. Questo fornisce agli esercenti una gamma completa di soluzioni di pagamento da offrire ai loro clienti.

E come si inserisce Inprimepay nel settore del BNPL (Buy Now, Pay Later)?

Siamo stati i pionieri nel 2022 nell’introdurre il BNPL nei negozi fisici, un settore precedentemente limitato ai grandi e-commerce. Questo ha aperto nuove opportunità per migliaia di negozi che hanno visto un incremento del loro fatturato, specialmente in un periodo di difficoltà economica.

Avete ricevuto feedback dal mercato riguardo a questa innovazione?

Assolutamente, abbiamo oltre tremila clienti attivi che ci riportano un notevole aumento delle vendite grazie alla facilità di accesso ai nostri strumenti. Molte recensioni positive, come quelle su Trustpilot, evidenziano la grande soddisfazione dei negozianti che hanno superato periodi di crisi grazie a queste opzioni di pagamento.

E per quanto riguarda il supporto agli esercenti, come funziona?

Offriamo un servizio clienti premium, senza utilizzo di ticket o chatbot, ma con assistenza telefonica diretta. Ogni esercente ha un consulente dedicato, un vero e proprio “amico”, che aiuta a personalizzare e ottimizzare i sistemi di pagamento e gli strumenti di marketing in base alle specifiche esigenze del negozio.

Qual è il messaggio chiave che Inprimepay vuole trasmettere al mercato?

Il nostro messaggio chiave è chiaro: Inprimepay è la prima azienda che ha correlato il BNPL con strumenti di marketing di alto livello, rendendoli accessibili ai piccoli negozi e professionisti. Questo ha generato una vera ricchezza locale, supportando l’economia dei quartieri e promuovendo una più ampia digitalizzazione.

Tumore alla prostata: i sintomi iniziali, quando preoccuparsi e quanto si può vivere

Il tumore alla prostata è una delle forme più comuni di cancro tra gli uomini, ma spesso può svilupparsi senza mostrare sintomi evidenti nelle fasi iniziali. Tutto questo potrebbe rendere complicata la diagnosi, ma con la dovuta prevenzione si può tranquillamente curare questa terribile malattia ed avere un’aspettativa di vita alta.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. Che dolori provoca il tumore alla prostata?
  2. Quando ci si deve preoccupare per la prostata?
  3. Quali sono i sintomi iniziali del tumore alla prostata?
  4. Quanto si può vivere con il tumore alla prostata?

Che dolori provoca il tumore alla prostata

Come abbiamo già accennato in precedenza, il tumore alla prostata potrebbe essere asintomatico e dunque non provocare alcun tipo di dolore. Tuttavia, con l’avanzare del cancro ed il conseguente ingrossamento anche dell’organo colpito, si potrebbero iniziare ad avvertire dei dolori che interessano diverse strutture anatomiche come gli arti, la schiena, l’addome e la vescica.

Tra i fastidi più comuni che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme vi è sicuramente il dolore che si prova durante la minzione in quanto l’aumento delle dimensioni del tumore può comprimere l’uretra, provocando dolore o bruciore.

Bisogna prestare molta attenzione anche ad alcuni sintomi più generici come il dolore alla schiena, all’anca o all’addome.

Quando ci si deve preoccupare per la prostata

La preoccupazione per la prostata dovrebbe sorgere quando si verificano sintomi insoliti o persistenti, spesso associati ai dolori elencati in precedenza. Non bisogna mai sottovalutare l’avanzare dell’età: uomini con età superiore ai 50 anni potrebbero avere maggiore probabilità di sviluppare questo tipo di cancro. Va considerata anche la propria storia familiare. Qualora ci dovessero essere casi di tumore alla prostata all’interno della propria famiglia sarebbe opportuno fare dei controlli preventivi per escludere il rischio che questo cancro abbia già attaccato il nostro corpo.

Quali sono i sintomi iniziali del tumore alla prostata?

I sintomi iniziali del tumore alla prostata, nella maggior parte dei casi, sono estremamente vaghi e generici e, se dovessimo escludere i dolori e i sintomi relativi alla minzione o all’eiaculazione, la maggior parte dei sintomi di questo cancro potrebbero essere confusi con dei semplici sintomi influenzali.

Esiste però (e fortunatamente) una sintomatologia tipica di questo tumore che comprende:

  • Difficoltà nell’avviare o fermare il flusso urinario;
  • minzione frequente, specialmente di notte;
  • sensazione di non svuotare completamente la vescica;
  • dolore durante la minzione o l’eiaculazione;
  • presenza di sangue nelle urine o nello sperma.

Quanto si può vivere con il tumore alla prostata

La prognosi del tumore alla prostata dipende da vari fattori, tra cui lo stadio della malattia al momento della diagnosi, l’età del paziente e la risposta al trattamento. La maggior parte degli uomini affetti da questo cancro vivono per molti anni dopo la diagnosi e l’intervento di rimozione dell’organo colpito dal tumore.

Il segreto dietro la sopravvivenza a questo tumore e l’aumento dell’aspettativa di vita sta proprio nella diagnosi precoce della malattia. È chiaro che coloro che hanno sempre fatto uno stile di vita sano o hanno effettuato più controlli preventivi hanno non solo minore probabilità di essere colpiti da questo tumore, ma anche, nella peggiore delle ipotesi, di individuarlo in tempo per curarlo in maniera tempestiva ed evitare lo sviluppo di metastasi.

Ad ogni modo, gli scienziati hanno scoperto che l’aspettativa di vita per i pazienti che si sono sottoposti ad un intervento per la rimozione totale della prostata (prostectomia radicale) sia di almeno 10 anni. Se i pazienti che hanno effettuato lo stesso intervento sono giovani, dunque di età inferiore ai 50 anni, l’aspettativa di vita può arrivare anche fino a 15 anni.

Leggi anche: L’acqua del rubinetto è collegata al tumore alla prostata? Ecco i risultati della ricerca

Israele attacca l’Iran: colpita una base aerea a Esfahan

All’alba di venerdì 19 aprile 2024, Israele ha lanciato un attacco contro una base aerea dell’Iran come rappresaglia dopo l’attacco con droni e missili. Sono state avvertite almeno tre esplosioni che sarebbero state sentite nei pressi di una base militare poco lontano da Esfahan, ma secondo la televisione di stato iraniana, gli impianti nucleari vicino a Esfahan sono “completamente sicuri”. Potrebbe essere questa la risposta del paese al precedente attacco, che aveva causato anche la morte di alcuni funzionari iraniani.

Ripercorriamo la notte tra il 18 e il 19 aprile scorsi e cerchiamo di capire perché Israele ha risposto al precedente attacco dell’Iran con una controffensiva: lo spazio aereo è stato inizialmente deviato, poi bloccato. Ora l’allarme sembra rientrato, ma cosa succede adesso?

Israele attacca l’Iran: colpita una base aerea

Si è trattato di un “attacco limitato” secondo fonti attendibili, Israele nella notte ha colpito una base aerea dell’Iran, senza intaccare alcuna base nucleare. L’attacco è arrivato proprio nel giorno del compleanno della Guida suprema Ali Khamenei. Secondo quanto dichiarato alla tv di stato iraniana da Siavosh Mihandoust, comandante dell’esercito iraniano, non sarebbero stati causati danni nonostante l’attacco sia arrivato all’improvviso, nella notte.

“La difesa aerea iraniana è stata attivata nei cieli di diverse province del Paese”, ha dichiarato l’agenzia di stampa ufficiale Irna. Dopo una breve chiusura del traffico aereo, pare che tutto sia tornato alla normalità, ma la paura è tanta e molti iniziano ad ipotizzare una possibile terza guerra mondiale.

Gli Stati Uniti erano stati precedentemente avvisati dell’attacco, ma non avrebbero autorizzato Tel Aviv a procedere: nonostante questo, trattandosi di un attacco limitato che rispetta i limiti e le sollecitazioni Usa di non inasprire il conflitto, secondo i più esperti non scatenerà l’ira di Teheran.

Perché Israele ha attaccato l’Iran?

Non sono ancora chiari i motivi dell’attacco di Israele all’Iran, che non è ancora stato rivendicato. Tuttavia, è plausibile pensare che tale attacco, seppur limitato, costituisca la risposta di Israele dopo che l’Iran lo aveva attaccato al consolato di Damasco, dove avevano perso la vita diversi alti funzionari iraniani.

Israele ha voluto dimostrare di saper rispondere all’Iran, ma senza scatenare ulteriori reazioni o inasprire la situazione. Da qui un attacco che molti hanno definito “debole”, che non ha toccato nemmeno le basi nucleari.

Le immagini e i video dell’attacco di Israele

Teheran nelle ultime ore ha diffuso un video di un reporter che si trovava nella zona sud-orientale di Zerdenjan di Isfahan, vicino alla sua “montagna di energia nucleare”, proprio nel momento dell’attacco di Israele.

Nel filmato si possono notare due diverse posizioni di cannoni antiaerei e i dettagli del video corrispondono alle caratteristiche note del sito iraniano di conversione dell’uranio a Isfahan. Il sito di Isfahan gestisce tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a gestire la produzione di carburante e altre attività per il programma nucleare civile iraniano. Inoltre, ospita anche siti associati al programma nucleare iraniano.

La televisione e i media locali, comunque, hanno assicurato che tali siti risultano “completamente sicuri”.

Traffico aereo ripreso dopo l’attacco

Le compagnie aeree con sede a Dubai Emirates e FlyDubai hanno iniziato a deviare verso l’Iran occidentale intorno alle 4:30. ora locale: ai passeggeri a bordo non sono state date spiegazioni inizialmente, anche se la tensione era palpabile. Le comunicazioni fornite ai piloti indicavano la possibile chiusura dello spazio aereo.

Nella notte, inoltre, l’Iran ha bloccato i voli commerciali a Teheran e nelle aree delle sue regioni occidentali e centrali.

Poco dopo Hossein Dalirian, il portavoce del programma spaziale civile iraniano, aveva dichiarato sulla piattaforma X (ex Twitter) che diversi piccoli droni “quadcopter” erano stati abbattuti. Il traffico aereo è ripreso poi regolarmente su tutte le linee.

BTP e Spread in bilico: quali scenari? I titoli chiave ora

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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione del mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund è tornato a salire verso area 140 punti base. Quali le attese per le prossime sedute?

Lo Spread BTP-Bund si è spinto anche oltre la soglia dei 140 basis points, ma si mantiene al di sopra del supporto in area 135-137 punti base.

Spread BTP-Bund destinato a calare?

Sui valore correnti il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco potrebbe lateralizzare per un po’, ma se si dovesse salire oltre i 145 punti base, sarà molto probabile un ritorno verso i 160 e i 170 basis points.

I mercati azionari però per il momento non vogliono scendere, quindi è molto più probabile che si vada a testare il supporto dei 128 punti base prima e dei 120 dopo e sarà solo sotto quest’ultima soglia che si aprirà uno scenario più tranquillo per l’azionario.

Focus sul rendimento del BTP a 10 anni

Il rendimento del BTP a 10 anni si sta mantenendo a poca distanza dall’area del 4%. Vede ulteriori rischi al rialzo nel breve?

Per il rendimento del BTP a 10 anni segnaliamo un supporto di rilievo in area 3,8% che si sta provando a difendere per ora.

In caso di abbandono di tale soglia, sarà probabile una flessione del rendimento verso il 3,6% prima e il 3,5% in seguito.

I BTP da tenere d’occhio

Quali sono i BTP che sta seguendo con più interesse in questa fase di mercato?

Il BTP 2067 è sul supporto dei 72 euro per contratto e si tratta di una soglia di prezzo importante che chiude un gap e che potrebbe dare l’opportunità di risalire verso la resistenza dei 75/76 euro.

Sotto i 72 euro per contratto, il BTP 2067 tornerà verso i minimi a 70 euro prima e in direzione del supporto a 68 euro in seguito.

Per il BTP 2051 siamo sul supporto dei 60-61 euro e si potrebbe rimbalzare verso quota 63 euro, ma solo oltre questa soglia si sarà positivi.

In alternativa il BTP 2053 potrebbe lateralizzare fino ai 53 euro.

Bund e Treasury sotto la lente

Come valuta l’attuale impostazione del rendimento del Treasury e del Bund a 10 anni e quali i possibili scenari ora?

Il rendimento del Treasury a 10 anni è tornato un po’ a salire visto che siamo in area 4,5% e la situazione appare un po’ più tesa, tanto che è atteso un ritorno verso l’area del 5%.

La corsa prospettata verso tale soglia può sembrare un po’ folle, ma è giustificata dal fatto che l’inflazione negli Stati Uniti è tornata a salire.

Per il rendimento del Bund a 10 anni siamo sul supporto del 2,45% da cui i corsi hanno rimbalzato.

In caso di rottura al rialzo del 2,47%, l’obiettivo sarà di un ritorno verso il 2,5%, mentre un movimento laterale potrebbe trattenere il decennale tra il 2,47% e il 2,5%.

Ftse Mib: i titoli e i temi sotto la lente

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Petrolio: chiusura poco mossa ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 82,76 dollari, in calo dello 0,06%.

Wall Street: chiusura contrastata ieri per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones è salito dello 0,06% e l’S&P500 è sceso dello 0,22%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 15.601,5 punti, in calo dello 0,52%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: per oggi non si segnalano aggiornamenti macro di rilievo negli Stati Uniti.

Risultati trimestrali USA: da seguire prima dell’avvio degli scambi a Wall Street i risultati del primo trimestre di American Express, dai quali ci si attende un utile per azione di 2,78 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: il focus sarà sulla Germania, dove sarà reso noto l’indice dei prezzi alla produzione che a marzo dovrebbe attestarsi sulla parità, in recupero rispetto al calo dello 0,4% precedente.

A mercati chiusi è atteso l’aggiornamento del rating dell’Italia da parte di S&P Global.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Risultati societari a Piazza Affari: da seguire CSP International e Neurosoft che presenteranno i risultati dell’esercizio 2023, mentre Convergenze e Gismondi 1754 presenteranno i ricavi del primo trimestre di quest’anno.

Assemblee a Piazza Affari: in agenda le assemblee di Bper Banca, De Longhi, Marr, Neodecortech, REVO Insurance, Caltagirone Editore, Geox, GEL e SBE-Varvit per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023.

Quotazioni oro ai massimi storici: conviene vendere adesso?

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Il prezzo dell’oro ha raggiunto il massimo storico rispetto agli ultimi quattro anni: le quotazioni sono aumentate negli ultimi mesi e ciò significa che, per tutti coloro che hanno messo da parte dei lingotti, monete o dei gioielli, questo potrebbe essere il momento giusto per vendere e ottenere della liquidità necessarie per fronteggiare le spese.

I più attenti osservatori, considerando anche le tensioni geopolitiche attuali – che purtroppo non sembrano trovare risoluzione nel breve periodo – potrebbero decidere di aspettare ancora, per verificare se il “bene rifugio” possa aumentare ulteriormente le sue quotazioni.

Non abbiamo una sfera di cristallo, ma possiamo affermare con certezza che, ad oggi, l’oro ha raggiunto le quotazioni massime.

Quotazioni oro ai massimi storici: quanto costa al grammo?

Per la prima volta nella storia il prezzo dell’oro ha superato quota 2.400 dollari l’oncia e ha sfiorato i 75 euro al grammo, raggiungendo una quotazione mai vista prima d’ora.

In passato il prezzo dell’oro era in aumento quando i tassi di interesse erano bassi e il dollaro era debole: ad oggi, possiamo affermare il contrario.

Complice la situazione geopolitica, la propensione all’acquisto da parte delle Banche centrali e l’aspettativa legata al taglio dei tassi di interesse di riferimento, l’oro è ai massimi storici da sempre.

Molti cittadini si stanno quindi chiedendo se sia questo il momento giusto per vendere i gioielli, i lingotti o le monete: scopriamo cosa conviene fare.

Prezzo dell’oro ai massimi: conviene investire oggi?

Molte famiglie hanno deciso di investire nei cosiddetti “beni rifugio”, e uno dei più importanti è sicuramente l’oro. Sempre più persone hanno acquistato gioielli o lingotti da mettere da parte nell’attesa di un aumento delle quotazioni e, ad oggi, sembra sia arrivato il momento giusto per vendere i propri beni.

La scelta è del tutto personale e deve tener conto di diverse variabili: oltre alla liquidità che alcune famiglie potrebbero necessitare, ci sono anche delle strategie che si possono mettere in atto per decidere quando è meglio vendere il proprio oro.

Considerando che le instabilità geopolitiche attuali potrebbero protrarsi ancora per mesi, qualcuno potrebbe decidere di aspettare a vendere il proprio oro nella speranza di veder aumentare ulteriormente il suo prezzo. Impossibile da prevedere, chiaramente.

Alla luce delle quotazioni attuali, vendere il proprio oro adesso è conveniente rispetto ai mesi precedenti. Ciò non esclude, però, che tra qualche mese o anno il prezzo dell’oro possa aumentare (o diminuire) ulteriormente.

Perché il prezzo dell’oro è aumentato?

L’oro è sempre stato considerato un investimento “anti-crisi” e in effetti nelle situazioni di incertezza come quella attuale si è rivelato un “bene rifugio” particolarmente conveniente. Ma perché il prezzo dell’oro è aumentato esponenzialmente?

Ci sono diversi fattori che possono incidere sulle quotazioni dell’oro, ma nel periodo attuale possiamo annoverare principalmente tre cause:

  • le tensioni in Medio Oriente, con l’attacco dei droni iraniani a Israele;
  • la situazione sempre più precaria in Ucraina;
  • l’aspettativa di un taglio dei tassi di interesse di riferimento da parte di BCE e Fed.

Per non parlare dell’accrescimento dell’acquisto di oro da parte delle Banche centrali di tutto il mondo: aumentando le loro riserve ogni mese da quasi un anno, come confermano i dati del World Gold Council, hanno spinto il prezzo al rialzo. E si tratta del record più alto degli ultimi quattro anni.

Sono sempre più anche i cittadini che decidono di investire in oro piuttosto che nel mercato immobiliare, per esempio, che un tempo era considerato un “bene rifugio” fondamentale. Ad oggi, con un mercato immobiliare che sta scontando i danni di una crisi iniziata nel periodo di pandemia, il nuovo “bene rifugio” per eccellenza è diventato l’oro, che non conosce crisi (o quasi).

Ilaria Salis candidata alle Europee con Avs: ora è ufficiale

Le voci circolavano da alcuni giorni, ma nel pomeriggio del 18 aprile è arrivata l’ufficialità: Ilaria Salis sarà candidata con Avs alle elezioni europee. La docente italiana di 39 anni, ancora detenuta in Ungheria perché accusata di aver aggredito un gruppo di neofascisti, avrebbe dapprima rifiutato di correre alle europee con il partito Democratico e successivamente – d’accordo con il papà – avrebbe accettato di diventare capolista nel collegio del Nord-Ovest per Alleanza Verdi e Sinistra.

Ilaria Salis è candidata alle europee con Avs

La conferma è stata data da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli subito dopo la firma di Ilaria Salis alle ore 15: “In accordo con Roberto Salis, Alleanza Verdi e Sinistra ha deciso di candidare sua figlia Ilaria, detenuta in carcere in Ungheria, in condizioni che violano gravemente i diritti delle persone“.

Poche ore prima, in modo scherzoso, il leader dei Verdi aveva invece smentito le voci, ma alla fine, attorno alle 19, è arrivato il comunicato ufficiale del partito. Ilaria Salis sarà candidata alle europee dell’8 e 9 giugno prossimi.

Una scelta, come si legge nel comunicato, che punta a “tutelare i diritti e la dignità di una cittadina europea“. L’obiettivo dichiarato è anche quello di generare intorno al suo nome “una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto“.

Ilaria Salis in corsa alle europee: la reazione dei partiti

Non sono mancate le immediate reazioni dei leader politici, a partire da Giorgia Meloni che, ancora prima dell’ufficialità aveva dichiarato: “La candidatura (di Ilaria ndr.) non cambierebbe nulla rispetto al lavoro che il governo sta facendo”, ma “la politicizzazione di questa materia non so quanto aiuti in sé”.

Prontamente è arrivata anche la risposta di Matteo Salvini, leader della Lega, alla candidatura di Salis: “È il bello della democrazia. Quanto mi piacerebbe un confronto sul futuro dell’Italia e dell’Europa tra lei e il Generale Vannacci, se dovesse accettare la candidatura con la Lega”.

Cosa succede se Ilaria Salis viene eletta in Europa?

Ma che cosa potrebbe cambiare per Ilaria Salis qualora venisse eletta in Europa? Certamente la sua posizione andrebbe a migliorare, perché potrebbe ottenere l’immunità parlamentare, grazie alla quale sarebbe scarcerata.

I membri del Parlamento europeo, infatti, godono dell’immunità parlamentare grazie alla quale non possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato, eccetto nel caso in cui vengano fermati in flagranza di reato, cioè mentre lo stanno commettendo.

Nonostante la libertà, dovrebbe comunque affrontare le udienze in tribunale a Budapest in attesa delle decisioni dei giudici sulla sua posizione, ma senza catene, come una donna libera.

Secondo l’avvocatessa Aurora D’Agostino, “dopo l’ultima udienza del 28 marzo è stato chiarissimo che a Ilaria Salis non sarebbero stati concessi i domiciliari” e considerando che all’udienza erano presenti parlamentari italiani del Pd, di Avs e anche di M5s – prosegue l’esperta – “è plausibile che in quella circostanza abbia iniziato a prendere corpo l’idea di candidare Ilaria Salis alle europee”.

Le condizioni di Ilaria Salis in carcere

La docente monzese di 39 anni è stata arrestata l’11 febbraio 2023 insieme ad alcuni militati antifascisti tedeschi con l’accusa di aggressioni a danno di alcuni estremisti di destra che, tra il 9 e il 12 febbraio scorsi, stavano festeggiando il Giorno dell’onore. La sua detenzione ha sollevato moltissime polemiche soprattutto sulle condizioni in cui si trova a vivere nel carcere, considerate dalla famiglia come “disumane”.

Nonostante questo, nell’udienza del 28 marzo scorso il tribunale di Budapest ha respinto la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della 39enne. L’elezione in Europa potrebbe segnare quindi la svolta per la giovane Ilaria Salis.

Prysmian reginetta del Ftse Mib: perchè tanti buy?

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Al termine di una giornata che si è conclusa nuovamente con il segno più a Piazza Affari, spicca la brillante performance di Prysmian, che ha registrato il maggior rialzo tra le blue chip.

Prysmian svetta sul Ftse Mib

Il titolo, reduce da due sessioni consecutive in calo, dopo aver ceduto ieri un punto e mezzo percentuale, oggi ha risalito con decisione la china.

A fine sessione, Prysmian si è presentato al close a 50,22 euro, con un rally del 3,16% e volumi di scambio vivaci, visto che sono transitate sul mercato quasi 1,3 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco meno di 800mila.

Prysmian: Bca Akros alza il target price

A mettere le ali al titolo hanno contribuito le positive indicazioni di Banca Akros, i cui analisti da una parte hanno ribadito la raccomandazione “buy” e dall’altra hanno incrementato il prezzo obiettivo da 53,5 a 62,5 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 25% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

Gli analisti hanno messo mano alle stime per tenere conto dell’acquisizione di Encore Wire, aumentando quelle di eps reported nell’ordine del 18% con riferimento al 2025 e del 20% sul 2026.

Telecom: sale l’attesa per l’assemblea

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Tra le peggiori blue chip di oggi troviamo anche Telecom Italia che dopo la pausa di ieri è tornato nel mirino dei ribassisti.

Telecom Italia torna a calare

Il titolo ieri ha riportato un frazionale rialzo dello 0,04% dopo cinque sessioni consecutive in calo e oggi ha ripreso la via delle vendite.

A fine giornata, Telecom Italia si è fermato a 0,219 euro, con una flessione dell’1,84% e quasi 158 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 225 milioni.

Telecom replica a esposto Bluebell contro lista Cda

Il titolo resta al centro dell’attenzione in vista dell’assemblea degli azionisti della prossima settimana.

Ieri Bluebell avrebbe presentato un esposto alla Consob per chiedere di annullare la lista del consiglio e congelare i voti di CDP e di altri investitori istituzionali sull’ipotesi di patti occulti.

Telecom Italia ha replicato ieri sera con un comunicato in cui, pur segnalando di non avere evidenza dell’esposto presentato da Bluebell, diffida il fondo dal diffondere informazioni ingannevoli.

Gli analisti di Equita SIM fanno sapere di non aspettarsi impatti da questa iniziativa di Bluebell.

Telecom: focus di Equita su assemblea e deal NetCo

Gli esperti pensano che l’appuntamento assembleare sia un elemento importante per portare chiarezza sull’investment case.

Equita SIM ribadisce la sua idea che il completamento dell’operazione NetCo come negoziata con KKR e condivisa con il governo e in discussione con le autorità competenti, sia essenziale per fornire garanzie sulla sostenibilità finanziaria del gruppo.

Per questo obiettivo, gli analisti pensano che sia importante la continuità manageriale del gruppo, in modo da non mettere a rischio o ritardare l’esecuzione del piano di deleverage.

Confermata la view bullish su Telecom Italia, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 0,37 euro.