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Piero Fassino: ecco a quanto ammonta lo stipendio del politico

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ha fatto discutere più volte. Tra le sue affermazioni più o meno condivisibili, una ha fatto infuriare la quasi totalità della popolazione italiana. Ci riferiamo alla lamentela sul suo “stipendio d’oro“. Vediamo a quanto ammontano i suoi guadagni.

Piero Fassino: a quanto ammonta il suo stipendio?

Durante un intervento alla Camera, datato 2023, Piero Fassino ha sostenuto con una certa veemenza che il suo compenso, così come quello di tutti gli altri deputati, è ben lontano dall’essere uno “stipendio d’oro“. A questo punto, la domanda sorge spontanea: a quanto ammontano i suoi guadagni? Prima di scoprirlo, è bene ripercorrere brevemente la sua carriera.

Classe 1949, Pietro è nato ad Avigliana, in Val di Susa, ma ha sempre vissuto a Torino. Dopo la laurea in Scienze Politiche, si è avvicinato alla politica. Nel 1975 è stato eletto per la prima volta nel Consiglio comunale del capoluogo piemontese, mentre nel 1994 è entrato alla Camera dei Deputati e non ne è più uscito, se non per brevi periodi. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi importanti, come: sottosegretario agli Esteri nel primo governo Prodi, ministro del Commercio Estero nel governo D’Alema e ministro della Giustizia nell’esecutivo Amato.

Fassino è stato anche capo e segretario dell’organizzazione del Pci, contribuendo alla fondazione del Partito Democratico, e sindaco di Torino (2011/2016). Attualmente, è vicepresidente della Commissione Difesa della Camera e membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. Inoltre, nel 2023 è stato riconfermato Presidente della Commissione di monitoraggio degli standard democratici, sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti civili, sociali e politici del Consiglio d’Europa e Vicepresidente della Commissione Politica, Presidente della sezione di amicizia Italia-Francia dell’Unione Interparlamentare.

Pietro Fassino: uno stipendio di tutto rispetto

Tornando alla retribuzione di Pietro Fassino, nel 2023 quando si è lamentato di non percepire uno “stipendio d’oro” incassava un compenso netto di 4.718 euro. Il politico, sempre nel corso del famoso intervento alla Camera, ci ha tenuto a sottolineare che “si tratta certamente di una buona indennità“, ma comunque non può essere paragonato a guadagni da sogno.

La retribuzione di 4.718 euro al mese è al netto di “Irpef, assistenza sanitaria, previdenza dei deputati che è di 1000 euro, addizionali regionali e comunali”, mentre quello lordo è di 10.435 euro al mese. A questo compenso bisogna aggiungere gli incassi che percepisce come deputato a compensazione delle spese sostenute a vario titolo, pari a a 3.503,11 euro al mese. I rimborsi spese non si fermano qui, visto che ha diritto anche ad una cifra massima di 3.690 euro al mese. Questa viene versata forfettariamente al 50%, mentre la quota restante dopo aver presentato, ogni quadrimestre, i documenti di spesa.

Ricordiamo, infine, che come tutti gli altri parlamentari, Fassino gode di libera circolazione sul territorio italiano. Ergo: non paga treni, pedaggi autostradali, aerei e navi. L’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, datata 2018, Piero dichiarava di percepire 109.255 euro l’anno. Oggi lo stipendio di Fassino dovrebbe essere identico a quello del 2023, quindi compresi i benefit dovrebbe arrivare a 13 mila euro al mese.

Ftse Mib: fine del rimbalzo o solo una pausa?

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Dopo due sedute consecutive in positivo, il semaforo è scattato nuovamente sul rosso per le Borse europed, che oggi si sono presentate al close precedute dal segno meno.

Il Ftse 100 si è difeso meglio degli altri con un frazionale calo dello 0,06%, mentre il Cac40 e il Dax sono scesi rispettivamente dello 0,17% e dello 0,27%.

Segno meno anche a Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a 34.271 punti, con un ribasso dello 0,27%, dopo aver segnato nell’intraday un top a 34.544 e un bottom a 34.191 punti.

Ftse Mib respinto da una resistenza. E ora?

Il Ftse Mib ha allungato inizialmente il passo, ma dopo aver raggiunto la soglia dei 34.500 punti e aver provato invano a superarla è tornato indietro.

Sarà importante verificare se il top odierno abbia rappresentato un punto di approdo del recupero partito dai recenti minimi in area 33.300 o se al contrario il calo di oggi sia solo una pausa prima di nuovi allunghi.

Con la tenuta di area 34.200/34.000 si potrà sperare in un nuovo tentativo rialzista del Ftse Mib verso i 34.500 punti, superati i quali ci sarà spazio per una salita verso i 34.900/35.000 punti.

Il mancato riposizionamento oltre area 34.500 costringerà a guardare ai supporti, in primis quello dei 34.200 punti e poi all’area dei 34.000.

Negativo sarà l’abbandono di quest’ultima soglia, preludio a una flessione del Ftse Mib verso i 33.800 e i 33.500 punti prima e in seguito ai 33.200 e ai 33.000 punti

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnala la seconda lettura del PIL del primo trimestre che dovrebbe mostrare un rialzo del 2,2% rispetto al 3,4% dei tre mesi precedenti.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese in aumento da 212mila a 215mila unità, mentre le scorte all’ingrosso a marzo dovrebbero salire dello 0,2% dopo lo 0,5% precedente.

Per le vendite di case in corso a marzo si stima una variazione positiva dello 0,9% dopo il rialzo dell’1,6% di febbraio.

Sul versante societario, da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Honeywell International e di Altria Group, con un eps previsto a 2,17 e a 1,15 dollari, mentre dai conti di Caterpillar e di Harley-Davidson ci si attende un utile per azione di 5,14 e di 1,51 dollari.

A mercati chiusi si guarderà alle trimestrali di Alphabet e di Intel che dovrebbero riportare un utile per azione di 1,52 e di 0,14 dollari, mentre da Microsoft ci si attende un eps di 2,82 dollari e da Snap una perdita per azione di 0,05 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà alla Francia dove si conoscerà il dato relativo alla fiducia delle imprese che ad aprile dovrebbe rimanere invariato a 102 punti.

In Germania l’indice relativo alla fiducia dei consumatori a maggio dovrebbe migliorare da -27,4 a -25,9 punti.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire STM che prima dell’apertura del mercato alzerà il velo sui conti del primo trimestre di quest’anno, mentre dopo la chiusura di Wall Street sarà chiamato allo stesso appuntamento Tenaris.

STM vola alla vigilia dei conti. Le stime degli analisti

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Una seduta da incorniciare per STM che oggi ha fatto il pieno di acquisti, schizzando in vetta al Ftse Mib.

STM schizza in alto sul Ftse Mib

Il titolo già ieri aveva ritrovato la retta via, con un rialzo di circa un punto e mezzo percentuale dopo tre ribassi di fila.

Oggi STM ha allungato con decisione il passo, fermandosi a 39,235 euro, con un poderoso rally del 5,3% e volumi di scambio intensi, visto che sono state trattate oltre 4,6 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,4 milioni.

STM: i motivi del rally odierno

STM oggi ha sbancato il Ftse Mib sulla scia della trimestrale diffusa da Texas Instruments, che ha superato le attese del mercato, unitamente alla guidance per il trimestre in corso.

Secondo gli analisti, l’attesa crescita del fatturato nel secondo trimestre per Texas Instruments, è un indizio di un’inversione del ciclo.

STM: domani i conti del 1° trimestre

L’attenzione si sposta ora sui risultati di STM che domani, prima dell’apertura di Piazza Affari, alzerà il velo sui conti del primo trimestre dell’anno.

Per il periodo in esame, la società ha fatto sapere di attendersi un fatturato in calo del 15,2% a 3,6 miliardi di dollari, mentre il margine lordo è atteso al 42,3%, più o meno 200 punti base.

Con riferimento all’intero 2024, la guidance attuale prevede ricavi compresi tra 15,9 e 16,9 miliardi di dollari, mentre il margine lordo è atteso al 40%-45%.

STM: la preview di Equita SIM

Gli esperti di Equita SIM si aspettano per il primo trimestre di STM risultati coerenti con il punto mediano della guidance per i ricavi, mentre il margine lordo è visto al 42,3%, l’Ebit margin al 17,3% e l’utile netto adjusted a 555 milioni di dollari.

In attesa dei dati ufficiali del gruppo, gli analisti della SIM milanese mantengono invariata la loro view cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 52 euro.

STM: le attese di Citi sui conti trimestrali

Ben diversa la strategia di Citi che è ottimista sul titolo, tanto da reiterare il rating “buy”, con un target price ritoccato al ribasso da 75 a 70 dollari, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 78% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

La banca USA si aspetta per il primo trimestre di STM ricavi pari a 3,6 miliardi di dollari, con un margine lordo del 42,3%, in linea con il consenso e con il punto intermedio del range indicato dalla società.

Con riferimento alla guidance per il secondo trimestre, gli analisti puntano su un fatturato pari a 3,66 miliardi di dollari e un margine lordo al 42,7%, mentre con riferimento all’intero 2024, le stime indicano ricavi pari a 16,1 miliardi di dollari.

Ftse Mib: il peggior titolo di oggi. I motivi di tanti sell

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Cala il sipario su una seduta decisamente per Recordati che oggi ha visto interrompersi la luna di miele con il mercato.

Recordati: brutto sell-off dopo recenti rialzi

Il titolo ha vissuto quattro giornate consecutive in rialzo e dopo aver chiuso quella di ieri con un rally di circa tre punti percentuali, è stato colpito da forti vendite oggi, occupando l’ultima posizione nel paniere delle blue chip, con una evidente debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Recordati si è presentato al close a 49,98 euro, appena sopra i minimi intraday, con un affondo del 4,98% alimentato da forti volumi di scambio, visto che sono state trattate circa 480mila azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 200mila.

Recordati: rumor su possibili mosse di CVC

Il titolo è stato mandato a fondo da alcune indiscrezioni, da cui si è appreso che CVC starebbe valutando opzioni strategiche tra cui cessione e fusione.

Secondo Bloomberg, che cita fonti anonime, Cvc Capital Partners starebbe valutando

diverse opzioni per la sua partecipazione di controllo in Recordati, pari al 51,8%, specificando che sarebbe nella prima fase di studio delle alternative con diversi consulenti.

Tra le possibilità sono previste la vendita o una fusione con un’altra azienda.

Recordati: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ritengono che questa indiscrezione sia credibile, in quanto da tempo segnalano che CVC sta ormai arrivando al sesto anno di permanenza nel capitale come azionista di controllo e questa notizia rappresenta la prima conferma che qualcosa si stia valutando.

Probabilmente CVC sta anche ponderando le opzioni a disposizione all’avvicinarsi del rifinanziamento del debito della parent company Rossini, i cui principali bond in circolazione scadono ad ottobre 2025 e sono richiamabili alla pari con 10 giorni di anticipo.

Equita SIM ricorda che CVC siglò l’accordo per rilevare la maggioranza di Recordati nel giugno 2018 al prezzo di 28 euro per azione e da allora ha incassato dividendi per circa 6,4 euro per azione, per lo più utilizzati per ripagare gli interessi del debito della capogruppo Rossini.

Rispetto al 2018 Recordati ha aumentato l’esposizione al business delle malattie rare che secondo gli analisti della SIM milanese meritano multipli superiori alla media, dal 15% al 35% del fatturato, ed è entrata nell’oncologia con l’acquisizione di EUSA.

Equita SIM non apporta modifiche alla sua strategia suggerita per il titolo, con la conferma della raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 57 euro.

Recordati: la view di Mediobanca Research

A scommettere su Recordati è anche Mediobanca Research che ha un rating “outperform”, con un target price a 58,5 euro.

Secondo gli analisti, le indiscrezioni su CVC possono aggiungere un certo appeal speculativo a Recordati, evidenziando al contempo che il mercato potrebbe richiedere un premio di maggioranza, pur notando che CVC otterrebbe già un rendimento più che decente sul suo investimento al prezzo attuale del titolo.

ENI cala, ma i broker apprezzano i conti del 1° trimestre

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Chiusura negativa per ENI che oggi ha rivisto il segno meno dopo tre giornate consecutive in rialzo.

ENI in calo dopo 3 rialzi di fila

Il titolo, archiviata la sessione di ieri con un vantaggio di oltre un punto percentuale, ha perso terreno oggi, fermandosi a 15,236 euro, con un calo dell’1,83% e volumi di scambio vivaci, visto che sono passate di mano oltre 12,5 milioni di azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,3 milioni.

ENI: i conti del 1° trimestre

ENI ha perso terreno dopo la diffusione dei conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto rettificato consolidato in flessione del 46% a 1,58 miliardi di euro, mentre i ricavi della gestione caratteristica hanno riportato un calo del 216% a 22,94 miliardi di euro.

L’utile operativo rettificato è calato del 30% a 4,1 miliardi di euro, mentre la produzione è cresciuta del 5% a 1,741 milioni di barili al giorno.

L’indebitamento finanziario netto è salito a 18,3 miliardi di euro, rispetto ai 16,24 miliardi di fine 2023.

ENI: la guidance per il 2024

Per l’intero 2024, è stato migliorato l’outlook a livello di Ebit pro-forma ed ENI prevede di realizzare un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro.

Per l’anno in in corso la produzione annua di idrocarburi è confermata in un intervallo di 1,69 -1,71 milioni di barili al giorno, assumendo un prezzo del Brent rivisto al rialzo da 80 a 86 dollari.

Confermata anche la previsione di ebit proforma rettificato di Global Gas & Lng Portfolio, a 800 milioni di euro.

ENI: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM parlano di un primo trimestre migliore delle attese e ritengono che il set di risultati abbia implicazioni positive per il titolo, grazie all’incrementato del buyback, e per le stime, grazie all’outlook più forte, in parte già incluso nelle stime della SIM milanese, ma non in quelle di consensus.

Gli esperti non cambiano idea su ENI e ribadiscono la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 19,5 euro.

ENI: la view di GS e di Bca Akros

Buone notizie anche da Goldman Sachs che oggi ha reiterato l’invito ad acquistare il titolo, con un target price a 18 euro.

La banca USA ha definito resilienti i conti del primo trimestre, richiamando l’attenzione sull’aumento del buy-back rispetto a quanto annunciato al Capital Markets Day a marzo.

Un invito all’acquisto arriva anche da Banca Akros che oggi ha confermato la raccomandazione “buy”, con un fair value a 18,5 euro, sulal scia della trimestrale migliore delle aspettative in termini di cash flow e di Ebit adjusted.

La livrea della Ferrari è azzurra per il Gran Premio a Miami: ecco perché usa questo colore

La Ferrari prepara il Gran Premio di Miami e per l’occasione, rinuncerà al classico colore rosso. La livrea per questo weekend di motori americano sarà infatti di due tonalità di azzurro. Ecco perché la monoposto della Ferrari è diventata azzurra per correre la gara a Miami.

A Miami la Ferrari è azzurra

Tutti gli appassionati che guardano il GP di Miami devono prepararsi a non vedere sfrecciare le classiche monoposte rosse. Non c’è da preoccuparsi, Charles Leclerc e Carlos Sainz parteciperanno alla corsa, ma le loro vetture saranno di un altro colore.

I due piloti infatti scendono in pista con una combinazione di due azzurri inediti per i giovani appassionati della casa di Maranello: l’Azzurro Dino e L’Azzurro La Plata.

Questa scelta cromatica è una citazione storica del legame tra Ferrari e il mondo del racing statunitense, nell’anno del 70° anniversario della presenza del marchio.

Inoltre, questa scelta si inserisce nell’ambito di un programma realizzato da Ferrari negli Stati Uniti. Il prossimo 28 aprile infatti, la scuderia italiana ha organizzato la Cavalcade International, un viaggio riservato ai suoi clienti, che attraverserà il Tennesse e la Florida seguendo la direzione verso Miami, proprio dove si disputa il Gran Premio.

Ferrari azzurra: “l’Azzurro la Plata”

L’Azzurro La Plata, colore nazionale delle auto delle squadre argentine, secondo gli archivi del cavallino rampante, è molto simile alla tonalità indossata da Alberto Ascari dentro alla monoposto rossa nelle sue stagioni vincenti. L’italiano due volte campione del mondo infatti, era solito indossare una maglia e un casco coordinati con questo colore, che il pilota considerava come portafortuna.

Anche le tute dei piloti negli anni Sessanta erano così. John Surtees, Lorenzo Bandini, Ludovico Scarfiotti e Chris Amon sono solo alcuni esempi. Anche Niki Lauda, durante il suo primo anno con la Scuderia indossava questa tonalità, così come i camici degli operai di Maranello. 

Ferrari azzurra: “l’Azzurro Dino”

L’altro colore che la casa di Maranello ha voluto riscoprire per Miami è l’Azzurro Dino, un blu più carico che attirò l’attenzione di diversi piloti della Scuderia e in particolare di Arturo Merzario e Clay Regazzoni, ultimo a indossarlo nel 1974. Da allora, all’interno delle monoposto, l’azzurro ha lasciato il posto al rosso, e a volte il bianco.

Chi è Giorgio Zanchini: conduttore radiofonico protagonista del litigio in radio

Giorgio Zanchini è un giornalista, conduttore radiofonico e televisivo e scrittore italiano. Conduttore di molti programmi radio non mancano le controversie legate ad alcune sue affermazioni durante le trasmissioni.

Scopriamo qualcosa in più su di lui.

Chi è Giorgio Zanchini: la carriera del celebre conduttore

Giorgio Zanchini è nato a Roma nel 1967 si è laureato all’università degli studi di Roma “La Sapienza” in giurisprudenza, conseguendo una votazione di 110 con lode su 110.

Specializzatosi in Giornalismo e comunicazioni di massa presso la Luiss (Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli) di Roma. Inizia a lavorare in Rai nel 1996, vincendo un concorso nel dicembre dello stesso anno.

In Rai lavora per Giornale Radio Rai, Radio1 e dal 2010 al 2014 ha lavorato a Radio3, per passare nuovamente a Radio1 nel 2014.

Programmi radio e televisivi condotti da Giorgio Zanchini

  • il cielo e la terra: nel 2008 su Rai 3
  • quante storie: dal 2019 su Rai 3
  • rebus: dal 2021 su Rai 3
  • obiettivo mondo: nel 2021 su Rai Movie
  • filorosso: nel 2022 su Rai 3 assieme a Roberta Rei
  • 5000 anni e più – la lunga storia dell’umanità: nel 2023 su Rai Storia
  • italic: dal 2023 si Rai 3
  • giornale Radio Rai: in redazione dal 1996 al 2010 su Radio1
  • il baco del millennio: conduttore dal 2004 al 2007 su Radio1
  • radio anch’io: conduttore nel 2004, 2007, 2008, 2009 e dal 2014
  • tutta la città ne parla: conduttore dal 2010 al 2014 su Radio3

Oltre al mondo televisivo si occupa anche di giornalismo e tiene numerosi master e seminari sul giornalismo in diverse università italiane. Inoltre dirige il festival del giornalismo culturale affiancato da Lella Mazzoli dal 2013.

Vicedirettore della rivista I diritti dell’uomo, cronaca e battaglie e fa parte del comitato scientifico dei problemi d’informazione.

Inoltre, Giorgio Zanchini è autore di numerosi libri di saggistica negli ambiti lavorativi da lui praticati.

Vita privata di Giorgio Zanchini

Il conduttore tiene molto alla sua vita privata, infatti non si hanno informazioni su possibili relazioni del telecronista radiofonico.

Non ha profilo social su Instagram, TikTok o Facebook, utilizza però un account su X solo per pubblicare informazioni sulla sua carriera lavorativa.

La controversia radio di Giorgio Zanchini ed Ester Mieli

Il programma Rai Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini è finito nel mirino della polemica politica e sociale. Durante l’apertura della trasmissione la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli si è sentita chiedere da parte del conduttore se fosse ebrea. Questa la risposta dei componenti di Fratelli d’Italia:

Una richiesta che, oltre a riportare alla mente lugubri ricordi, e’ inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre piu’ dilagante. alimentato all’interno delle Universita’ da estremisti di sinistra verso cui ancora attendiamo parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Pd e di Elly Schlein.

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa manifesta il suo sconcerto:

Trovo davvero grave e inquietante quanto avvenuto stamattina alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ospite di un programma radiofonico della Rai. Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore e’ del tutto inaccettabile

Qualche ora più tardi Zanchini, spronato dai conduttori Rai, ha registrato delle scuse da porgere alla senatrice:

Sono molto dispiaciuto se la senatrice Mieli si è sentita offesa o se posso aver urtato la sua sensibilità, ma il mio intento era esattamente l’opposto

Nella trasmissione, continua Zanchini, aveva cercato di proseguire il discorso sull’antisemitismo emerso nelle università italiane.

Melissa Satta e Carlo Beretta paparazzati insieme: davvero tra i due è nato l’amore?

Ex di Giulia De Lellis e celebre per la sua famiglia proprietaria della nota azienda di armi, Carlo Beretta potrebbe aver già dimenticato la sua storica compagnia. E lo stesso vale per una celebre showgirl italiana, ex velina, che potrebbe aver trovato un nuovo amore (questa volta lontano dal mondo dello sport). Melissa Satta e Carlo Beretta stanno insieme? Si tratta solo di voci, ma il gossip impazza tra gli utenti del web. I due, infatti, sono stati paparazzati insieme e le indiscrezioni su di loro si fanno così più intense.

Melissa Satta e Carlo Beretta sono una nuova coppia? Le indiscrezioni

Sembrava che Melissa Satta fosse vicina a Stefano Percassi, eppure nuove foto metterebbero a tacere le voci (diffondendone di nuove).

Ebbene sì, perché sembrerebbe che l’ex velina di Striscia la notizia si sia lasciata alle spalle la relazione con Matteo Berrettini e sia pronta ad aprire il suo cuore a un altro uomo. Di chi si tratta?

Stando alle rivelazioni esclusive diffuse da Chi, il celebre settimanale di cronaca rosa, Melissa Satta potrebbe essere sempre più vicina a Carlo Gussalli Beretta, che – a sua volta – potrebbe essere pronto a intraprendere una nuova love story in seguito alla rottura con Giulia De Lellis, la sua storica ex fidanzata.

melissa satta e carlo beretta paparazzati da chi

Il weekend a Madrid

Se si tratta di indiscrezioni fondate per il momento non è dato a sapere. È certo però che la celebre showgirl sarda sia stata pizzicata dai fotografi di Chi a Madrid, in compagnia di Beretta. I due, nascosti da occhiali da sole, cappello e cappuccio, erano già stati visti all’aeroporto di Linate, mentre si imbarcavano insieme ad altri amici. Stando a quanto scritto dal famoso settimanale, Satta e Beretta avrebbero soggiornato nello stesso hotel di lusso e si sarebbero concessi lunghe passeggiate, sia da soli sia in compagnia.

Potrebbe trattarsi solo di una bella amicizia, ma c’è già chi ci crede. Il lungo pranzo sulla terrazza del Four Season, dove sarebbero stati per ben tre ore, potrebbe essere un indizio prezioso. Non solo: una volta tornati a Linate, l’ex velina e commentatrice sportiva è salita a bordo dell’auto di lui. Solo una coincidenza?

Inter campione d’Italia nella stagione 2023/2024: ecco quanto guadagna chi vince la Serie A

L’Inter, dopo aver vinto il derby di Milano, ha conquistato matematicamente il campionato di Serie A 2023/2024. Insieme alla gloria, vincere il titolo fa bene anche alle finanze della società. Ecco quindi quanto guadagna chi vince la Serie A e come cambia l’assegnazione del premio per la qualificazione in Champions League dalla stagione 2024/2025, quando il nuovo format entra ufficialmente in vigore.

Quanto guadagna chi vince la Serie A

Nella stagione 2023/2024, il premio per la squadra vincitrice del titolo è pari a 20 milioni di euro. A questi, deve essere aggiunto anche il bonus per la qualificazione in Champions League, che vale 6,8 milioni.

L’Inter, dunque, ha incassato 26,8 milioni di euro come premio per aver vinto il campionato. La cifra è grossomodo simile a quella guadagnata dal Napoli nella stagione 2022/2023.

Il premio per il resto del podio

Anche se non vincere il campionato e arrivare secondi può essere una delusione per i tifosi, non può dirsi lo stesso per le casse della società.

La seconda posizione in classifica, infatti, vale ben 21,9 milioni di euro, di cui 16,8 provenienti dalla Lega calcio, mentre i restanti 5,1 milioni derivano dall’accesso in Champions League.

Un introito corposo è garantito anche alla squadra che arriva sul gradino più basso del podio. Il campionato italiano contribuisce con 14,4 milioni di euro, mentre la Uefa con 3,4.

Come cambia il montepremi dalla stagione 2024/2025

Il montepremi, tuttavia, dalla stagione 2024/2025 è destinato a subire alcune variazioni. Ciò è dovuto all’introduzione del nuovo format della Champions League.

Infatti, se i soldi guadagnati dal posizionamento in classifica di Serie A potrebbero variare di poco, quelli garantiti dalla Uefa dovrebbero notevolmente aumentare.

Le modalità di calcolo per arrivare alle cifre si suppone sia totalmente diversa. Queste, infatti, non dovrebbero più tenere conto del piazzamento finale in campionato, concentrandosi invece sul posizionamento del Paese del club nel ranking Uefa.

Le squadre della stessa nazione riceveranno la stessa quota. Nel caso dell’Italia quindi, ora prima nel ranking, il premio che andrebbe a tutti i team qualificati sarebbe più alto di quello attualmente percepito dall’Inter.

Quanto guadagna l’Inter dall’incasso per i diritti TV

Nella relazione semestrale di Inter Media and Communication, il club nerazzurro aveva comunicato quale fosse l’incasso aspettato a fine stagione dai diritti TV:

In base al modello di distribuzione attualmente in vigore, ci aspettiamo un importo minimo garantito nell’ordine di 78 milioni di euro (in un peggior scenario con l’ultima posizione nella classifica della Serie A 23/24), che aumenta fino a circa €100 milioni in caso di vittoria nella Serie A 23/24

La vittoria contro il Milan ha garantito la matematica certezza di essere al primo posto nel campionato di Serie A 2023/2024. Ciò significa quindi che i ricavi provenienti dai diritti televisivi per la società raggiungono addirittura i 100 milioni di euro.

La quota supera di ben 13 milioni quella ottenuta la stagione precedente, quando l’Inter si posizionò in terza posizione.

Answear.it: collezioni limitate e capsule a portata di click

Con il suo debutto nel mercato italiano, Answear porta una ventata di novità nel panorama della moda online nazionale. La piattaforma, già apprezzata in oltre 12 paesi, si distingue per le sue collezioni esclusive e capsule collection che promettono di soddisfare il gusto raffinato del pubblico italiano, attento alle tendenze e alla qualità dell’abbigliamento

Un assortimento diversificato per ogni stile

Answear.com offre un’ampia gamma di prodotti che spaziano tra i 500 marchi più prestigiosi del mondo della moda, come Michael Kors, Swarovski, Victoria Beckham, Furla, Tory Burch, Polo Ralph Lauren, e Calvin Klein. Particolare attenzione è dedicata all’assortimento di calzature, con una vasta selezione di scarpe da uomo sneakers che combinano comfort e design all’avanguardia, ideali per il consumatore italiano che ama unire stile e praticità. Queste proposte sono pensate per soddisfare sia l’uomo dinamico che cerca performance e innovazione, sia lo spirito più casual che non vuole rinunciare a un tocco di eleganza nel quotidiano.

Oltre alle sneakers, Answear.com si distingue anche per la sua offerta di abbigliamento di alta moda, proponendo capi per tutte le occasioni, da quelli più formali a quelli ideali per il tempo libero. La collezione femminile include eleganti abiti da sera, pratici capi sportivi e accessori esclusivi che riflettono le ultime tendenze. Per gli uomini, il sito offre una selezione di abiti sartoriali, giacche alla moda e accessori sofisticati, perfetti per chi desidera distinguersi in ogni contesto. La cura dei dettagli e la qualità dei materiali sono al centro dell’offerta di Answear.com, garantendo così prodotti durevoli e al passo con le esigenze del consumatore moderno.

Con queste premesse, insieme ad un’attenzione per la sostenibilità ambientale e sociale, Answear.com si impegna a soddisfare il gusto raffinato degli italiani, noti per il loro interesse verso la moda e per la ricerca continua di nuovi stili che esprimano al meglio la propria personalità.

un assortimento diversificato per ogni stile

Un sito apprezzato a livello internazionale

Answear.com è  una piattaforma ecommerce apprezzata non solo per la varietà e l’esclusività delle sue collezioni, ma anche per la facilità di navigazione e l’esperienza di acquisto ottimizzata. Queste caratteristiche hanno contribuito al successo della piattaforma in numerosi paesi, rendendola una scelta prediletta per gli amanti della moda a livello globale. In Italia, l’arrivo di Answear è particolarmente significativo data la predisposizione degli italiani a investire in abbigliamento di qualità e il loro interesse verso le novità del settore, soprattutto in una città iconica come Milano, considerata la capitale mondiale della moda. La presenza di Answear.it in questo mercato si inserisce in un contesto di alta competitività, ma con una strategia ben delineata e una proposta di valore chiaro, si prevede che la piattaforma conquisterà rapidamente una posizione di rilievo.

L’espansione di Answear in Italia non è solo una mossa commerciale, ma una risposta alle esigenze di un pubblico esigente e appassionato di moda. Con collezioni limitate, una vasta scelta di marchi rinomati e un impegno costante verso l’innovazione e la sostenibilità, Answear.com si propone di diventare un punto di riferimento essenziale per tutti coloro che desiderano esplorare le ultime tendenze della moda internazionale senza muoversi da casa.

Asnwear e Milano, una coppia vincente

La scelta di Answear.com di entrare nel mercato italiano si rivela particolarmente strategica data la posizione di Milano come capitale mondiale della moda. Questo scenario mette la città al centro delle dinamiche globali del fashion, rendendo l’Italia un terreno fertile per un brand internazionale che ambisce a espandere significativamente la propria influenza.

Nonostante la presenza di forti concorrenti già affermati, il vasto e appassionato pubblico italiano offre a Answear.com ampie opportunità di crescita e di successo. L’amministratore delegato della piattaforma è ottimista riguardo alle potenzialità di questa mossa, considerando il mercato italiano non solo come un punto di arrivo ma come un trampolino di lancio per incrementare la propria presenza e operatività.