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Bella ciao, il testo originale della canzone e il suo significato

Bella ciao è una canzone italiana, composta verso la fine del secondo dopoguerra, che è diventata famosa in tutto il mondo grazie alla serie tv spagnola “La casa di carta”. Il suo significato, infatti, è legato al concetto di liberazione dall’oppressione.

Proprio per questo in Italia viene associata alla lotta al nazismo e al fascismo e, secondo la tradizione, era una canzone intonata dai partigiani. Ma Bella ciao è molto di più della canzone simbolo della fine della seconda guerra mondiale, è un inno per tutti i popoli oppressi. Ecco il testo integrale, le sue origini e il suo significato.

Bella Ciao, il testo originale della canzone

Ecco il testo di Bella Ciao, canzone simbolo della festa della Liberazione, usata anche come colonna sonora nella nota serie tv “La Casa di carta”:

Una mattina mi son svegliato,
oh bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Ti diranno «Che bel fior!»

È questo il fiore del partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!

Il significato della canzone

Cosa significa esattamente questa canzone? Il suo testo è semplice e diretto e nasconde un significato profondo nella sua semplicità e immediatezza. Le sue parole evocano concetti di libertà, resistenza e speranza verso il futuro.

Perché “Bella ciao” è diventata il simbolo del 25 aprile

Ad oggi quando si pensa alla Festa della Liberazione, che si celebra ogni anno il 25 aprile, si crea un immediato collegamento con la canzone simbolo di questa giornata, per l’appunto “Bella ciao”. La scelta di identificare questa ricorrenza con la canzone sta nel fatto che il suo testo esprime i valori della lotta partigiana: libertà e opposizione alla dittatura. Inoltre non vi sono riferimenti politici e religiosi, per questo è un canto che unisce tutti i popoli oppressi.

Collegare Bella ciao con il concetto di liberazione dall’oppressione politica è stata una scelta vincente. Basti pensare che la sua fama è andata ben oltre i confini italiani. Ad esempio è stata intonata dal popolo ucraino in seguito allo scoppio della guerra con la Russia.

Ftse Mib: a rischio un doppio massimo? Focus su Eur/Usd

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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib è stato respinto ieri dall’area dei 34.500. Siamo alla battute finali del recupero partito dai recenti minimi?

Come siamo sempre abituati a fare, dovremmo dare un’occhiata a quello che fanno gli altri mercati azionari.

In effetti, la salita registrata dal Ftse Mib martedì scorso è stata un seguito del rialzo dei listini statunitensi, a partire dall’S&P500.

Ftse Mib: a rischio un doppio massimo?

Per il Ftse Mib c’è il rischio di un doppio massimo? Un’ipotesi da non escludere del tutto, perchè guardando l’indice S&P500 notiamo che sta provando a salire ancora, ma sembra si sia incagliato in una possibile resistenza sui livelli attuali

Anche il Ftse Mib potrebbe fermarsi un po’ e poi capire se effettivamente avrà la possibilità di salire ancora.

Il nostro indice forse ha perso un po’ di slancio al rialzo e potrebbe fermarsi un po’, ma per ora nulla di preoccupante sul movimento che potrebbe svilupparsi nell’eventuale lateralità ribassista.

Non vedo in ogni caso al momento dinamiche orientate fortemente al ribasso: gli indicatori sono ancora abbastanza tranquilli, con il ROC a ridosso dello zero, per cui non c’è nessun grande significato operativo.

Forse la cosa un po’ più positiva è il rapporto di volatilità che è verso la linea dello zero e questo potrebbe manifestare un po’ di serenità, con qualche spunto verso la salita.

Stante la dinamica di martedì scorso, per ora non mi fido del rapporto di volatilità e la mia view al momento resta lateral-ribassista.

L’idea è che il doppio massimo in area 34.550/34.600, rappresentato dal top di ieri e da quello del 21 marzo, potrebbe far sentire la sua presenza nel breve.

Per il momento il consiglio è di mantenere un atteggiamento improntato alla cautela, considerando che non ci sono motivi per pensare a un grande rialzo o a un grande ribasso.

La view sull’euro-dollaro

L’euro-dollaro sta provando a riportarsi in area 1,07. Quali i possibili scenari nel breve?

L’euro-dollaro sta provando ad attaccare quota 1,07, soglia molto interessante come già detto in altre occasioni.

Nella giornata di martedì i volumi del Globex sono stati rilevanti a sostegno della salita del cross e sull’onda di ciò le quotazioni potrebbero salire ancora.

Per ora l’euro-dollaro è alle prese con la soglia degli 1,07, oltre cui troviamo altri ostacoli più in alto a 1,073/1,075 in primis.

Questo livello deve essere superato per poter sperare in ulteriori sviluppi positivi nel breve.

Per ora gli indicatori offrono segnali rialzisti, quindi aspettiamo il raggiungimento dei livelli appena citati per qualificare meglio il movimento dell’euro-dollaro.

L’analisi dell’oro

L’oro ha ritracciato di oltre 100 dollari dai massimi storici. Cosa può dirci di questo asset?

L’oro ha ritracciato dai top del 12 aprile quando ha toccato un nuovo record storico a 2.429 dollari, da cui è sceso fino a testare l’area dei 2.300 dollari.

Su questa soglia il gold potrebbe aver trovato un livello di supporto e non deve stupire lo storno dai top, visto che delle prese di profitto sono più che accettabili dopo la galoppata vista fino a ora.

I volumi nella salita non sono stati alti e nelle ultime giornate sono stati quasi inesistenti e ciò vuol dire che gli operatori non stanno vendendo.

Non ci sono volumi di vendita, quindi il supporto in area 2.300 dollari potrebbe reggere nel breve.

Le quotazioni potrebbero mantenersi per un po’ a poca distanza dai livelli correnti, prima di riprendere la via del rialzo e tentare un ritorno verso i top del 12 aprile.

Ftse Mib: focus su STM e Tenaris

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Petrolio: chiusura negativa ieri per le quotazioni dell’oro nero che si sono fermate a 82,88 dollari, in calo dello 0,57%.

Wall Street: chiusura contrastata ieri per la piazza azionaria americana, dove il Dow Jones è sceso dello 0,11% e l’S&P500 è salito dello 0,02%, mentre il Nasdaq Composite si è fermato a 15.712,75 punti, in rialzo dello 0,1%.

I dati macro e societari negli Stati Uniti

Dati Macro ed Eventi Usa: si segnala la seconda lettura del PIL del primo trimestre che dovrebbe mostrare un rialzo del 2,2% rispetto al 3,4% dei tre mesi precedenti.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese in aumento da 212mila a 215mila unità, mentre le scorte all’ingrosso a marzo dovrebbero salire dello 0,2% dopo lo 0,5% precedente.

Per le vendite di case in corso a marzo si stima una variazione positiva dello 0,9% dopo il rialzo dell’1,6% di febbraio.

Risultati trimestrali USA: da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Honeywell International e di Altria Group, con un eps previsto a 2,17 e a 1,15 dollari, mentre dai conti di Caterpillar e di Harley-Davidson ci si attende un utile per azione di 5,14 e di 1,51 dollari.

A mercati chiusi si guarderà alle trimestrali di Alphabet e di Intel che dovrebbero riportare un utile per azione di 1,52 e di 0,14 dollari, mentre da Microsoft ci si attende un eps di 2,82 dollari e da Snap una perdita per azione di 0,05 dollari.

Gli aggiornamenti macro e gli eventi in Europa

Dati Macro ed Eventi Europa: si guarderà alla Francia dove si conoscerà il dato relativo alla fiducia delle imprese che ad aprile dovrebbe rimanere invariato a 102 punti.

In Germania l’indice relativo alla fiducia dei consumatori a maggio dovrebbe migliorare da -27,4 a -25,9 punti.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

Risultati societari a Piazza Affari: da seguire STM che prima dell’apertura del mercato alzerà il velo sui conti del primo trimestre di quest’anno, mentre dopo la chiusura di Wall Street sarà chiamato allo stesso appuntamento Tenaris.

Piero Fassino: ecco a quanto ammonta lo stipendio del politico

Piero Fassino, ex sindaco di Torino, ha fatto discutere più volte. Tra le sue affermazioni più o meno condivisibili, una ha fatto infuriare la quasi totalità della popolazione italiana. Ci riferiamo alla lamentela sul suo “stipendio d’oro“. Vediamo a quanto ammontano i suoi guadagni.

Piero Fassino: a quanto ammonta il suo stipendio?

Durante un intervento alla Camera, datato 2023, Piero Fassino ha sostenuto con una certa veemenza che il suo compenso, così come quello di tutti gli altri deputati, è ben lontano dall’essere uno “stipendio d’oro“. A questo punto, la domanda sorge spontanea: a quanto ammontano i suoi guadagni? Prima di scoprirlo, è bene ripercorrere brevemente la sua carriera.

Classe 1949, Pietro è nato ad Avigliana, in Val di Susa, ma ha sempre vissuto a Torino. Dopo la laurea in Scienze Politiche, si è avvicinato alla politica. Nel 1975 è stato eletto per la prima volta nel Consiglio comunale del capoluogo piemontese, mentre nel 1994 è entrato alla Camera dei Deputati e non ne è più uscito, se non per brevi periodi. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi importanti, come: sottosegretario agli Esteri nel primo governo Prodi, ministro del Commercio Estero nel governo D’Alema e ministro della Giustizia nell’esecutivo Amato.

Fassino è stato anche capo e segretario dell’organizzazione del Pci, contribuendo alla fondazione del Partito Democratico, e sindaco di Torino (2011/2016). Attualmente, è vicepresidente della Commissione Difesa della Camera e membro dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. Inoltre, nel 2023 è stato riconfermato Presidente della Commissione di monitoraggio degli standard democratici, sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti civili, sociali e politici del Consiglio d’Europa e Vicepresidente della Commissione Politica, Presidente della sezione di amicizia Italia-Francia dell’Unione Interparlamentare.

Pietro Fassino: uno stipendio di tutto rispetto

Tornando alla retribuzione di Pietro Fassino, nel 2023 quando si è lamentato di non percepire uno “stipendio d’oro” incassava un compenso netto di 4.718 euro. Il politico, sempre nel corso del famoso intervento alla Camera, ci ha tenuto a sottolineare che “si tratta certamente di una buona indennità“, ma comunque non può essere paragonato a guadagni da sogno.

La retribuzione di 4.718 euro al mese è al netto di “Irpef, assistenza sanitaria, previdenza dei deputati che è di 1000 euro, addizionali regionali e comunali”, mentre quello lordo è di 10.435 euro al mese. A questo compenso bisogna aggiungere gli incassi che percepisce come deputato a compensazione delle spese sostenute a vario titolo, pari a a 3.503,11 euro al mese. I rimborsi spese non si fermano qui, visto che ha diritto anche ad una cifra massima di 3.690 euro al mese. Questa viene versata forfettariamente al 50%, mentre la quota restante dopo aver presentato, ogni quadrimestre, i documenti di spesa.

Ricordiamo, infine, che come tutti gli altri parlamentari, Fassino gode di libera circolazione sul territorio italiano. Ergo: non paga treni, pedaggi autostradali, aerei e navi. L’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, datata 2018, Piero dichiarava di percepire 109.255 euro l’anno. Oggi lo stipendio di Fassino dovrebbe essere identico a quello del 2023, quindi compresi i benefit dovrebbe arrivare a 13 mila euro al mese.

Ftse Mib: fine del rimbalzo o solo una pausa?

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Dopo due sedute consecutive in positivo, il semaforo è scattato nuovamente sul rosso per le Borse europed, che oggi si sono presentate al close precedute dal segno meno.

Il Ftse 100 si è difeso meglio degli altri con un frazionale calo dello 0,06%, mentre il Cac40 e il Dax sono scesi rispettivamente dello 0,17% e dello 0,27%.

Segno meno anche a Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni a 34.271 punti, con un ribasso dello 0,27%, dopo aver segnato nell’intraday un top a 34.544 e un bottom a 34.191 punti.

Ftse Mib respinto da una resistenza. E ora?

Il Ftse Mib ha allungato inizialmente il passo, ma dopo aver raggiunto la soglia dei 34.500 punti e aver provato invano a superarla è tornato indietro.

Sarà importante verificare se il top odierno abbia rappresentato un punto di approdo del recupero partito dai recenti minimi in area 33.300 o se al contrario il calo di oggi sia solo una pausa prima di nuovi allunghi.

Con la tenuta di area 34.200/34.000 si potrà sperare in un nuovo tentativo rialzista del Ftse Mib verso i 34.500 punti, superati i quali ci sarà spazio per una salita verso i 34.900/35.000 punti.

Il mancato riposizionamento oltre area 34.500 costringerà a guardare ai supporti, in primis quello dei 34.200 punti e poi all’area dei 34.000.

Negativo sarà l’abbandono di quest’ultima soglia, preludio a una flessione del Ftse Mib verso i 33.800 e i 33.500 punti prima e in seguito ai 33.200 e ai 33.000 punti

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnala la seconda lettura del PIL del primo trimestre che dovrebbe mostrare un rialzo del 2,2% rispetto al 3,4% dei tre mesi precedenti.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono attese in aumento da 212mila a 215mila unità, mentre le scorte all’ingrosso a marzo dovrebbero salire dello 0,2% dopo lo 0,5% precedente.

Per le vendite di case in corso a marzo si stima una variazione positiva dello 0,9% dopo il rialzo dell’1,6% di febbraio.

Sul versante societario, da seguire prima dell’apertura di Wall Street i conti degli ultimi tre mesi di Honeywell International e di Altria Group, con un eps previsto a 2,17 e a 1,15 dollari, mentre dai conti di Caterpillar e di Harley-Davidson ci si attende un utile per azione di 5,14 e di 1,51 dollari.

A mercati chiusi si guarderà alle trimestrali di Alphabet e di Intel che dovrebbero riportare un utile per azione di 1,52 e di 0,14 dollari, mentre da Microsoft ci si attende un eps di 2,82 dollari e da Snap una perdita per azione di 0,05 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà alla Francia dove si conoscerà il dato relativo alla fiducia delle imprese che ad aprile dovrebbe rimanere invariato a 102 punti.

In Germania l’indice relativo alla fiducia dei consumatori a maggio dovrebbe migliorare da -27,4 a -25,9 punti.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari da seguire STM che prima dell’apertura del mercato alzerà il velo sui conti del primo trimestre di quest’anno, mentre dopo la chiusura di Wall Street sarà chiamato allo stesso appuntamento Tenaris.

STM vola alla vigilia dei conti. Le stime degli analisti

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Una seduta da incorniciare per STM che oggi ha fatto il pieno di acquisti, schizzando in vetta al Ftse Mib.

STM schizza in alto sul Ftse Mib

Il titolo già ieri aveva ritrovato la retta via, con un rialzo di circa un punto e mezzo percentuale dopo tre ribassi di fila.

Oggi STM ha allungato con decisione il passo, fermandosi a 39,235 euro, con un poderoso rally del 5,3% e volumi di scambio intensi, visto che sono state trattate oltre 4,6 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2,4 milioni.

STM: i motivi del rally odierno

STM oggi ha sbancato il Ftse Mib sulla scia della trimestrale diffusa da Texas Instruments, che ha superato le attese del mercato, unitamente alla guidance per il trimestre in corso.

Secondo gli analisti, l’attesa crescita del fatturato nel secondo trimestre per Texas Instruments, è un indizio di un’inversione del ciclo.

STM: domani i conti del 1° trimestre

L’attenzione si sposta ora sui risultati di STM che domani, prima dell’apertura di Piazza Affari, alzerà il velo sui conti del primo trimestre dell’anno.

Per il periodo in esame, la società ha fatto sapere di attendersi un fatturato in calo del 15,2% a 3,6 miliardi di dollari, mentre il margine lordo è atteso al 42,3%, più o meno 200 punti base.

Con riferimento all’intero 2024, la guidance attuale prevede ricavi compresi tra 15,9 e 16,9 miliardi di dollari, mentre il margine lordo è atteso al 40%-45%.

STM: la preview di Equita SIM

Gli esperti di Equita SIM si aspettano per il primo trimestre di STM risultati coerenti con il punto mediano della guidance per i ricavi, mentre il margine lordo è visto al 42,3%, l’Ebit margin al 17,3% e l’utile netto adjusted a 555 milioni di dollari.

In attesa dei dati ufficiali del gruppo, gli analisti della SIM milanese mantengono invariata la loro view cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 52 euro.

STM: le attese di Citi sui conti trimestrali

Ben diversa la strategia di Citi che è ottimista sul titolo, tanto da reiterare il rating “buy”, con un target price ritoccato al ribasso da 75 a 70 dollari, valore che implica un potenziale di upside di oltre il 78% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

La banca USA si aspetta per il primo trimestre di STM ricavi pari a 3,6 miliardi di dollari, con un margine lordo del 42,3%, in linea con il consenso e con il punto intermedio del range indicato dalla società.

Con riferimento alla guidance per il secondo trimestre, gli analisti puntano su un fatturato pari a 3,66 miliardi di dollari e un margine lordo al 42,7%, mentre con riferimento all’intero 2024, le stime indicano ricavi pari a 16,1 miliardi di dollari.

Ftse Mib: il peggior titolo di oggi. I motivi di tanti sell

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Cala il sipario su una seduta decisamente per Recordati che oggi ha visto interrompersi la luna di miele con il mercato.

Recordati: brutto sell-off dopo recenti rialzi

Il titolo ha vissuto quattro giornate consecutive in rialzo e dopo aver chiuso quella di ieri con un rally di circa tre punti percentuali, è stato colpito da forti vendite oggi, occupando l’ultima posizione nel paniere delle blue chip, con una evidente debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Recordati si è presentato al close a 49,98 euro, appena sopra i minimi intraday, con un affondo del 4,98% alimentato da forti volumi di scambio, visto che sono state trattate circa 480mila azioni, più del doppio della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 200mila.

Recordati: rumor su possibili mosse di CVC

Il titolo è stato mandato a fondo da alcune indiscrezioni, da cui si è appreso che CVC starebbe valutando opzioni strategiche tra cui cessione e fusione.

Secondo Bloomberg, che cita fonti anonime, Cvc Capital Partners starebbe valutando

diverse opzioni per la sua partecipazione di controllo in Recordati, pari al 51,8%, specificando che sarebbe nella prima fase di studio delle alternative con diversi consulenti.

Tra le possibilità sono previste la vendita o una fusione con un’altra azienda.

Recordati: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ritengono che questa indiscrezione sia credibile, in quanto da tempo segnalano che CVC sta ormai arrivando al sesto anno di permanenza nel capitale come azionista di controllo e questa notizia rappresenta la prima conferma che qualcosa si stia valutando.

Probabilmente CVC sta anche ponderando le opzioni a disposizione all’avvicinarsi del rifinanziamento del debito della parent company Rossini, i cui principali bond in circolazione scadono ad ottobre 2025 e sono richiamabili alla pari con 10 giorni di anticipo.

Equita SIM ricorda che CVC siglò l’accordo per rilevare la maggioranza di Recordati nel giugno 2018 al prezzo di 28 euro per azione e da allora ha incassato dividendi per circa 6,4 euro per azione, per lo più utilizzati per ripagare gli interessi del debito della capogruppo Rossini.

Rispetto al 2018 Recordati ha aumentato l’esposizione al business delle malattie rare che secondo gli analisti della SIM milanese meritano multipli superiori alla media, dal 15% al 35% del fatturato, ed è entrata nell’oncologia con l’acquisizione di EUSA.

Equita SIM non apporta modifiche alla sua strategia suggerita per il titolo, con la conferma della raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 57 euro.

Recordati: la view di Mediobanca Research

A scommettere su Recordati è anche Mediobanca Research che ha un rating “outperform”, con un target price a 58,5 euro.

Secondo gli analisti, le indiscrezioni su CVC possono aggiungere un certo appeal speculativo a Recordati, evidenziando al contempo che il mercato potrebbe richiedere un premio di maggioranza, pur notando che CVC otterrebbe già un rendimento più che decente sul suo investimento al prezzo attuale del titolo.

ENI cala, ma i broker apprezzano i conti del 1° trimestre

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Chiusura negativa per ENI che oggi ha rivisto il segno meno dopo tre giornate consecutive in rialzo.

ENI in calo dopo 3 rialzi di fila

Il titolo, archiviata la sessione di ieri con un vantaggio di oltre un punto percentuale, ha perso terreno oggi, fermandosi a 15,236 euro, con un calo dell’1,83% e volumi di scambio vivaci, visto che sono passate di mano oltre 12,5 milioni di azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10,3 milioni.

ENI: i conti del 1° trimestre

ENI ha perso terreno dopo la diffusione dei conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto rettificato consolidato in flessione del 46% a 1,58 miliardi di euro, mentre i ricavi della gestione caratteristica hanno riportato un calo del 216% a 22,94 miliardi di euro.

L’utile operativo rettificato è calato del 30% a 4,1 miliardi di euro, mentre la produzione è cresciuta del 5% a 1,741 milioni di barili al giorno.

L’indebitamento finanziario netto è salito a 18,3 miliardi di euro, rispetto ai 16,24 miliardi di fine 2023.

ENI: la guidance per il 2024

Per l’intero 2024, è stato migliorato l’outlook a livello di Ebit pro-forma ed ENI prevede di realizzare un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro.

Per l’anno in in corso la produzione annua di idrocarburi è confermata in un intervallo di 1,69 -1,71 milioni di barili al giorno, assumendo un prezzo del Brent rivisto al rialzo da 80 a 86 dollari.

Confermata anche la previsione di ebit proforma rettificato di Global Gas & Lng Portfolio, a 800 milioni di euro.

ENI: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM parlano di un primo trimestre migliore delle attese e ritengono che il set di risultati abbia implicazioni positive per il titolo, grazie all’incrementato del buyback, e per le stime, grazie all’outlook più forte, in parte già incluso nelle stime della SIM milanese, ma non in quelle di consensus.

Gli esperti non cambiano idea su ENI e ribadiscono la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 19,5 euro.

ENI: la view di GS e di Bca Akros

Buone notizie anche da Goldman Sachs che oggi ha reiterato l’invito ad acquistare il titolo, con un target price a 18 euro.

La banca USA ha definito resilienti i conti del primo trimestre, richiamando l’attenzione sull’aumento del buy-back rispetto a quanto annunciato al Capital Markets Day a marzo.

Un invito all’acquisto arriva anche da Banca Akros che oggi ha confermato la raccomandazione “buy”, con un fair value a 18,5 euro, sulal scia della trimestrale migliore delle aspettative in termini di cash flow e di Ebit adjusted.

La livrea della Ferrari è azzurra per il Gran Premio a Miami: ecco perché usa questo colore

La Ferrari prepara il Gran Premio di Miami e per l’occasione, rinuncerà al classico colore rosso. La livrea per questo weekend di motori americano sarà infatti di due tonalità di azzurro. Ecco perché la monoposto della Ferrari è diventata azzurra per correre la gara a Miami.

A Miami la Ferrari è azzurra

Tutti gli appassionati che guardano il GP di Miami devono prepararsi a non vedere sfrecciare le classiche monoposte rosse. Non c’è da preoccuparsi, Charles Leclerc e Carlos Sainz parteciperanno alla corsa, ma le loro vetture saranno di un altro colore.

I due piloti infatti scendono in pista con una combinazione di due azzurri inediti per i giovani appassionati della casa di Maranello: l’Azzurro Dino e L’Azzurro La Plata.

Questa scelta cromatica è una citazione storica del legame tra Ferrari e il mondo del racing statunitense, nell’anno del 70° anniversario della presenza del marchio.

Inoltre, questa scelta si inserisce nell’ambito di un programma realizzato da Ferrari negli Stati Uniti. Il prossimo 28 aprile infatti, la scuderia italiana ha organizzato la Cavalcade International, un viaggio riservato ai suoi clienti, che attraverserà il Tennesse e la Florida seguendo la direzione verso Miami, proprio dove si disputa il Gran Premio.

Ferrari azzurra: “l’Azzurro la Plata”

L’Azzurro La Plata, colore nazionale delle auto delle squadre argentine, secondo gli archivi del cavallino rampante, è molto simile alla tonalità indossata da Alberto Ascari dentro alla monoposto rossa nelle sue stagioni vincenti. L’italiano due volte campione del mondo infatti, era solito indossare una maglia e un casco coordinati con questo colore, che il pilota considerava come portafortuna.

Anche le tute dei piloti negli anni Sessanta erano così. John Surtees, Lorenzo Bandini, Ludovico Scarfiotti e Chris Amon sono solo alcuni esempi. Anche Niki Lauda, durante il suo primo anno con la Scuderia indossava questa tonalità, così come i camici degli operai di Maranello. 

Ferrari azzurra: “l’Azzurro Dino”

L’altro colore che la casa di Maranello ha voluto riscoprire per Miami è l’Azzurro Dino, un blu più carico che attirò l’attenzione di diversi piloti della Scuderia e in particolare di Arturo Merzario e Clay Regazzoni, ultimo a indossarlo nel 1974. Da allora, all’interno delle monoposto, l’azzurro ha lasciato il posto al rosso, e a volte il bianco.

Chi è Giorgio Zanchini: conduttore radiofonico protagonista del litigio in radio

Giorgio Zanchini è un giornalista, conduttore radiofonico e televisivo e scrittore italiano. Conduttore di molti programmi radio non mancano le controversie legate ad alcune sue affermazioni durante le trasmissioni.

Scopriamo qualcosa in più su di lui.

Chi è Giorgio Zanchini: la carriera del celebre conduttore

Giorgio Zanchini è nato a Roma nel 1967 si è laureato all’università degli studi di Roma “La Sapienza” in giurisprudenza, conseguendo una votazione di 110 con lode su 110.

Specializzatosi in Giornalismo e comunicazioni di massa presso la Luiss (Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli) di Roma. Inizia a lavorare in Rai nel 1996, vincendo un concorso nel dicembre dello stesso anno.

In Rai lavora per Giornale Radio Rai, Radio1 e dal 2010 al 2014 ha lavorato a Radio3, per passare nuovamente a Radio1 nel 2014.

Programmi radio e televisivi condotti da Giorgio Zanchini

  • il cielo e la terra: nel 2008 su Rai 3
  • quante storie: dal 2019 su Rai 3
  • rebus: dal 2021 su Rai 3
  • obiettivo mondo: nel 2021 su Rai Movie
  • filorosso: nel 2022 su Rai 3 assieme a Roberta Rei
  • 5000 anni e più – la lunga storia dell’umanità: nel 2023 su Rai Storia
  • italic: dal 2023 si Rai 3
  • giornale Radio Rai: in redazione dal 1996 al 2010 su Radio1
  • il baco del millennio: conduttore dal 2004 al 2007 su Radio1
  • radio anch’io: conduttore nel 2004, 2007, 2008, 2009 e dal 2014
  • tutta la città ne parla: conduttore dal 2010 al 2014 su Radio3

Oltre al mondo televisivo si occupa anche di giornalismo e tiene numerosi master e seminari sul giornalismo in diverse università italiane. Inoltre dirige il festival del giornalismo culturale affiancato da Lella Mazzoli dal 2013.

Vicedirettore della rivista I diritti dell’uomo, cronaca e battaglie e fa parte del comitato scientifico dei problemi d’informazione.

Inoltre, Giorgio Zanchini è autore di numerosi libri di saggistica negli ambiti lavorativi da lui praticati.

Vita privata di Giorgio Zanchini

Il conduttore tiene molto alla sua vita privata, infatti non si hanno informazioni su possibili relazioni del telecronista radiofonico.

Non ha profilo social su Instagram, TikTok o Facebook, utilizza però un account su X solo per pubblicare informazioni sulla sua carriera lavorativa.

La controversia radio di Giorgio Zanchini ed Ester Mieli

Il programma Rai Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini è finito nel mirino della polemica politica e sociale. Durante l’apertura della trasmissione la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli si è sentita chiedere da parte del conduttore se fosse ebrea. Questa la risposta dei componenti di Fratelli d’Italia:

Una richiesta che, oltre a riportare alla mente lugubri ricordi, e’ inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre piu’ dilagante. alimentato all’interno delle Universita’ da estremisti di sinistra verso cui ancora attendiamo parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Pd e di Elly Schlein.

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa manifesta il suo sconcerto:

Trovo davvero grave e inquietante quanto avvenuto stamattina alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ospite di un programma radiofonico della Rai. Da settimane si susseguono in tutta Italia manifestazioni di intolleranza nei confronti di Israele e degli ebrei e una domanda come quella posta dal conduttore e’ del tutto inaccettabile

Qualche ora più tardi Zanchini, spronato dai conduttori Rai, ha registrato delle scuse da porgere alla senatrice:

Sono molto dispiaciuto se la senatrice Mieli si è sentita offesa o se posso aver urtato la sua sensibilità, ma il mio intento era esattamente l’opposto

Nella trasmissione, continua Zanchini, aveva cercato di proseguire il discorso sull’antisemitismo emerso nelle università italiane.