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Mutuo, tassi Bce stabili ma cosa succede al tasso fisso? Ecco com’è cambiato

Dopo i tantissimi rialzi dei tassi di interesse, da parte della BCE, ora la Banca Centrale si ferma e mantiene stabili i tre tassi di riferimento, provocando ripercussioni anche sul mutuo.

Nella riunione dell’11 aprile 2024 del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea si è deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale resteranno stabili.

Questi saranno ancora per questi mesi fissi al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.

Finalmente un sospiro di sollievo dopo i numerosi rialzi dei mesi scorsi, che sono stati posti in essere per dare una spinta in giù all’inflazione.

L’aumento aveva determinato un effetto boomerang su famiglie ed imprese con aumenti della spesa mensile del 66% rispetto ai dati del 2022.

Le rate dei vecchi mutui hanno raggiunto aumenti fino al 75% tanto che si era paventata l’ipotesi di richiedere una surroga del mutuo in corso cosi da aiutare le famiglie ad abbassare la rata.

Nel corso di questi aumenti sono aumentati i divari fra mutui a tasso fisso e a tasso variabile.

A luglio 2023 la differenza fra i due tassi  si era attestata ad oltre 100 punti base a favore del tasso fisso: 3,73% contro 4,74%.

Ma oggi conviene sottoscrivere un mutuo a tasso fisso e come è cambiata la percentuale?

Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Mutuo, cosa succede a quelli a tasso fisso? Ecco come sono cambiati

La BCE dopo mesi di rialzi dei tassi, finalmente ha optato per mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento.

Una decisione che ha confermato quanto già previsto in questi mesi, a seguito di un lieve flessione dell’inflazione, soprattutto del comparto alimentare.

La crescita dei salari se pur minima sta facendo il resto.

A questa situazione di stabilità dei tassi di interesse dovrebbe  seguire un taglio che potrebbe prendere forma già da giugno e pertanto la scelta tra tasso fisso e tasso variabile non è più così scontata.

Si sa da più tempo e i dati parlano chiaro che le previsioni sul fisso sono stabili anche perché la sua discesa era iniziata nei mesi scorsi.

Questo si è stabilizzato tra il 2,7% e il 2,9%, un dato più basso del tasso variabile che ancora registra un +2% rispetto al fisso.

Simulando un mutuo trentennale da 200 mila euro e spread 1,50%, evidenzia come l’andamento abbia subito delle modifiche.

Certamente ad aprile 2024 si evidenziano rate inferiori rispetto già a quelle pagate nel 2023 con una diminuzione di 7 euro mensili rispetto all’inizio dell’anno.

Analizzando i tassi fissi la situazione diventa ancora più conveniente rispetto a maggio 2023. La riduzione in questo caso è di 28 euro mensili, pari a ben 336 annuali.

Rapportando la situazione al mese scorso invece il mutuo a tasso fisso è leggermente aumentato di 9 euro. Mentre quello variabile ad oggi costa 120 euro in meno rispetto al mese scorso ma 467 euro mensili in più rispetto al maggio 2022.

Mutuo, la scelta del tasso è fondamentale

Oggi scegliere di aprire un mutuo già di per se è una decisione molto importante che ha come primo bivio l’individuazione della tipologia di tasso da applicare fisso o variabile.

Un tasso fisso permette di pagare sempre la stessa rata senza avere sorprese nel futuro: va detto che scegliendo un tasso fisso si può anche perdere la possibilità di usufruire di un’eventuale riduzione dei tassi di interesse.

Ciò determinerebbe la perdita di cifre di una certa consistenza a fine ammortamento.

Mentre la scelta di un tasso variabile che dipende all’andamento dell’Euribor, può variare durante tutta la vita del mutuo con oscillazioni di una certa importanza.

Prendendo come spunto l’ultimo anno questo è salito dal  2% a quasi il 5%, con un aumento in media del 36%.

Va detto subito però che  la convenienza del tasso analizzata nel lungo periodo, quindi va vista su tutta la durata del mutuo.

Questi i prossimi incontri della Bce

Secondo le stime degli analisti, i tassi dovrebbero iniziare a scendere dal prossimo mese di giugno. La decisione verrà presa nelle prossime riunioni Bce durante le quali si potrebbero decidere nuove variazioni nei tassi di interesse.

Queste riunioni sono previste per:

  • 6 giugno 2024
  • 18 luglio 2024
  • 12 settembre 2024
  • 17 ottobre 2024
  • 12 dicembre 2024

Ftse Mib: ribasso non è finito. Eur/Usd e Petrolio buy?

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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib sta provando a risalire la china dopo lo storno partito dai recenti top di periodo. Quali le attese nel breve?

Credo che molto dipenderà da cosa farà l’S&P500 che è arrivato a lambire l’area dei 5.000 punti ed è sceso quindi tanto rispetto ai giorni scorsi.

Se l’S&P500 riuscirà a difendere la soglia dei 5.000 punti, allora anche il Ftse Mib potrebbe reggere, vista la correlazione all’indice statunitense.

E’ prematuro dire al momento che sia finita la discesa, almeno per quanto riguarda il Ftse Mib e dalla conformazione che sta assumendo, il movimento di queste sedute potrebbe rivelarsi un pull-back.

Ftse Mib: possibili nuovi cali

In quest’ottica, sarebbe plausibile un ritorno in area 33.000 di Ftse Mib, con un consolidamento su questi livelli.

Segnalo un gap dell’11-12 marzo tra i 33.300 e i 33.400 punti circa, ma il minimo di lunedì a 33.310 punti potrebbe averlo colmato, ma io sono sempre dell’idea che è il body che deve colmare il gap e non solamente le shadow formate dalle candele.

Possibile quindi che il suddetto gap sia colmato dal Ftse Mib anche con il body e quindi una discesa verso i 33.300/33.000 punti potrebbe materializzarsi.

Andando a vedere gli indicatori, il ROC ha già superato al ribasso al linea dello zero e ciò mi fa pensare che ci possa stare una prosecuzione della discesa.

Il rapporto di volatilità è a livelli minimi e normalmente questo farebbe preludere a un rialzo, ma la contraddizione tra i due indicatori non mi fa pensare a uno sviluppo rialzista nell’immediato.

La view sull’euro-dollaro

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’euro-dollaro e quali i possibili scenari nelle prossime sedute?

C’è stato un movimento abbastanza interessante di assorbimento di livelli che sarà stato sicuramente notato da chi segue la volume spread analisys.

Nella serata del 16 aprile c’è stato un movimento di assorbimento dei volumi e un secondo test è stato fatto nella mattinata di ieri.

Mi riferisco al livello di 1,06 dello stop forex e di 1,063 del Globex, quindi il limite per capire se si potrà vedere un ribasso dell’euro-dollaro verso quota 1,05, sarà in area 1,06.

Se il cross non romperà al ribasso questa soglia si potrà assistere a una salita, mentre una prima resistenza è a quota 1,07, oltre cui si guarderà ad area 1,075.

Focus sul petrolio

Il petrolio sta scivolando verso area 82 dollari al barile. Quali le attese nel breve?

Graficamente il livello di supporto per il petrolio è in area 80 dollari e non è da escludere un test di quest’area.

Il rischio che ci fossero delle limitazioni sulla produzione di petrolio si è affievolito e la progressione ribassista di ieri sta trovando per ora un seguito oggi, con la possibilità di andare a rivedere il supporto in area 80 dollari.

Morte del calciatore Mattia Giani, si indaga per omicidio colposo: ecco perché

Ha avuto un malore in campo e le sue condizioni sono subito apparse critiche. Dopo il ricovero all’ospedale Careggi di Firenze, non ce l’ha fatta e si è spento a soli 26 anni. A pochi giorni dalla sua prematura scomparsa, è stata aperta un’indagine per omicidio colposo e spunta il giallo del defibrillatore. Ecco cos’è successo e chi era Mattia Giani, che ha dedicato una vita intera alla sua più grande passione.

Mattia Giani, chi era il calciatore

Una vita sui campi da calcio e, proprio lì dove aveva dato tutto, si è spento ad appena 26 anni. Nel giorno dell’anniversario della morte di Piermario Morosini, due giocatori del calcio italiano sono stati male in campo. È il caso di Evan Ndicka, che sul campo di Udine ha avuto un malore, e del giovane Mattia Giani. Il giocatore della Roma ha passato la notte in ospedale, ma sta bene e non è in pericolo. Il destino è stato crudele, invece, con il 26enne toscano Mattia Giani, che dopo il malore in campo si è spento all’ospedale Careggi. Il mondo del calcio ne piange la scomparsa e si stringe attorno alla famiglia del calciatore.

Dal 2022 vestiva la maglia del Castelfiorentino United e con quella stessa maglia, domenica 14 aprile 2024, si è sentito male in campo, nella partita contro il Lanciotto Campi. Era il 14esimo del primo tempo quando, nello stadio comunale di Campi Bisenzio, il calciatore si è sentito male.

Originario di Ponte a Egola e giocatore nel campionato di Eccellenza toscana, le condizioni del giocatore sono subito apparse critiche. A comunicare il decesso di Giani è stato il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, che ha dedicato al giovane giocatore un post su Facebook.

L’attaccante era cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli, poi era passato nella squadra Primavera del Pisa. In seguito, ha giocato nel Ponsacco, Cascina, Tuttocuoio, Grosseto e Real Forte Querceta, fino al Castelfiorentino United.

L’indagine per omicidio colposo

Ha avuto un malore mentre stava giocando, poco dopo aver promesso al suo allenatore che nel corso del match avrebbe fatto gol e portato la sua squadra alla vittoria. Il destino beffardo, tuttavia, ha scritto un altro – tragico – epilogo. Per la scomparsa di Mattia Giani è stata prontamente avviata un’indagine per omicidio colposo.

Sembrerebbe, infatti, che nessuno sapesse usare il defibrillatore, abbattendo così qualsiasi eventuale possibilità di salvare il calciatore. Per il momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati e il pm Giuseppe Ledda ha deciso venga effettuata l’autopsia sul giovane. La svolta al fascicolo di indagini è arrivata con le affermazioni dei genitori di Mattia, che sono stati sentiti come persone informate.

Sandro Giani, il padre del 26enne toscano, ha dichiarato:

Procederemo per vie legali non per accanirsi sulla società o sul 118, non vogliamo questo, ma solo perché quanto accaduto a nostro figlio non accada ad altri ragazzi in futuro. lì non c’era né ambulanza né medico, solo i massaggiatori della squadra. il defibrillatore è arrivato in un secondo momento, ma nessuno lo sapeva usare. È come se non ci fosse stato. Quando è arrivata la seconda ambulanza col medico, sono state tirate fuori tutte le apparecchiature, Mattia è stato defibrillato ma ormai troppo tardi.

Brunello Cucinelli giù dopo i dati, ma analisti bullish

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Tra le blue chip che oggi si muovono in controtendenza rispetto al Ftse Mib troviamo anche Brunello Cucinelli, che occupa una delle ultime posizioni nel paniere di riferimento.

Brunello Cucinelli in rosso

Il titolo, dopo aver guadagnato quasi un punto e mezzo percentuale ieri, ha avviato gli scambi in salita oggi e dopo aver raggiunto un top intraday a 103,2 euro ha iniziato a indietreggiare.

Negli ultimi minuti, Brunello Cucinelli viene fotografato a 98,15 euro, con una flessione dell’1,7% e volumi di scambio vivaci, visto che sono transitate sul mercato oltre 220mila azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 170mila.

Brunello Cucinelli: i ricavi nel 1° trimestre

Brunello Cucinelli perde terreno dopo aver diffuso i dati relativi al fatturato del primo trimestre di quest’anno, in rialzo del 16,5% a 309 milioni di euro, in linea con le attese di Equita SIM.

Anche a livello di canali distributivi, il mix è stato in linea con le stime, con Retail in aumento del 15% a 189 milioni di euro e Wholesale in rialzo del 19% a 120 milioni, sostenuto anche dalle tempistiche di consegna della Primavera/Estate, slittate leggermente in avanti dal quarto trimestre del 2023, a differenza dell’anno precedente.

In termini geografici, tutti i mercati hanno mostrato crescite robuste, con Italia decisamente sopra la media del gruppo, maggiormente impattata dalle diverse tempistiche del wholesale e favorita anche dalle recenti aperture di Roma via Condotti e Forte dei Marmi.

Resto d’Europa in rialzo del 9%, con solide performance del cliente domestico, Stati Uniti in crescita del 20%, mercato su cui la società riporta un forte dinamismo, e resto del mondo in salita del 16%, trainato da Cina, Giappone, Corea e Medio Oriente.

Brunello Cucinelli: l’outlook per il 2024

Equita SIM evidenzia che l’outlook fornito dalla società è stato come sempre piuttosto di supporto.

La società ha confermato la guidance di fatturato in rialzo del 10% per l’intero anno, fornita per la prima volta a dicembre 2022 e coerente con la strategia di esclusività del marchio perseguita da Brunello Cucinelli.

Gli analisti di Equita SIM percepiscono comunque crescente fiducia del management grazie all’ottimo primo trimestre e all’ottima raccolta ordini per la collezione autunno/inverno 2024-2025.

Aprile conferma l’andamento del primo trimestre e le stime di Equita SIM per l’intero 2024 sono leggermente più ottimistiche rispetto alla guidance, con un incremento del 13% di crescita.

Confermato il ritmo di aperture a 2-3 negozi all’anno, accompagnati da 3-4 progetti di ampliamento/rinnovo ed è stata ribadita l’indicazione di EBIT margin in miglioramento di 10-20 punti base per il 2024.

Confermata l’indicazione di crescita del fatturato a +10% anche per il 2025, e l’obiettivo di medio termine di raddoppiare il fatturato al 2030.

Brunello Cucinelli: le stime di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM ribadiscono le loro stime, leggermente sopra la guidance e il consensus.

In dettaglio, la loro attesa di fatturato in rialzo del 13% quest’anno è frutto di un wholesale in crescita a una singola cifra media e di un retail in rialzo del 17%, supportato dalla forza del primo trimestre nonostante la difficile base di confronto.

Equita SIM spiega che la sua maggiore fiducia sul retail giustifica anche l’attesa leggermente più ottimistica sui margini rispetto alla guidance.

Cauta la view sul titolo, con una raccomandazione “hold” invariata e un prezzo obiettivo a 100 euro.

Brunello Cucinelli: MB cauta, ma alza il target price

Cauti anche i colleghi di Mediobanca Research che oggi hanno reiterato il rating “neutral”, con un target price alzato da 91 a 100,7 euro, complice una revisione verso l’alto delle stime 2024 e 2025 per tenere conto del forte outlook per quest’anno.

Brunello Cucinelli: UBS e GS dicono buy

Bullish la view di UBS che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un fair value a 120 euro, sulla scia dei ricavi trimestrali migliori delle attese.

Gli analisti hanno definito positiva la crescita a doppia cifra messa a segno in tutte le aree geografiche.

A caldeggiare l’acquisto di Brunello Cucinelli è anche Goldman Sachs, che copre il titolo con una raccomandazione “buy” appunto e un fair value a 135 euro.

La banca USA parla di un forte momentum dei ricavi nel primo trimestre 2024 e della guidance sull’intero anno confermata a +10%.

Visto il forte momentum del marchio, Goldman Sachs riconosce che la sua stima di crescita potrebbe dimostrarsi prudente.

Rigori City Real, Blancos in semifinale grazie a Lunin e al figlio di Ancelotti: ecco perché

Si concludono i quarti di finale di Champions League. All’Ethiad Stadium, il Real Madrid vince ai rigori eliminando il Manchester City, grazie al foglietto preparato dal figlio di Ancelotti e alle fondamentali parate di Lunin. Ecco cosa c’era scritto sul “pizzino” e il riassunto dei rigori.

City Real, il figlio di Ancelotti e il foglietto sui rigori

La Champions League regala un’altra notte di spettacolo puro. Il quarto di finale più atteso di tutti si è concluso nella maniera più adrenalinica possibile. Dopo aver segnato un totale di 8 gol tra andata e ritorno e aver giocato per 210 minuti, c’è stato bisogno dei rigori per decidere quale delle due squadre potesse accedere alle semifinali.

Alla fine, il Real Madrid ha avuto la meglio sul Manchester City e una parte del merito è anche del figlio di Carletto, Davide Ancelotti.

Prima della fine dei tempi supplementari, infatti, l’assistente allenatore dei Blancos ha scritto su un foglietto i 5 tiratori che sarebbero andati al dischetto dopo il fischio finale.

Si è consultato con il preparatore dei portieri Llopis e il secondo portiere Kepa Arrizabalaga e, alla fine, i giocatori scelti sono stati:

  • Luka Modric
  • Jude Bellingham
  • Lucas Vazquez
  • Nacho
  • Antonio Rudiger

Il quinto rigore inizialmente non sarebbe dovuto essere battuto dal difensore tedesco, ma da Federico Valverde. Il giocatore uruguaiano però si è tirato indietro perché stremato dai ritmi del match.

Al termine della partita, Davide Ancelotti ha spiegato com’è avvenuta la scelta dei rigoristi:

Mentre finiva la partita ho scritto i cinque tiratori su un foglietto, poi mi sono consultato con mio padre e dopo, con l’aiuto di Kepa e parlando con i calciatori, abbiamo cambiato un paio di cose. Siamo noi a decidere, ma se un giocatore ci dice che è stanco non gli facciamo tirare il rigore.

Eder Militao, altro giocatore che avrebbe potuto tirare, si era tirato indietro ancora prima della partita perché consapevole che Ederson, il portiere del Manchester City e suo connazionale brasiliano, lo conosce troppo bene. Per questo motivo, ha preferito far tirare un suo compagno.

Le parate di Lunin regalano le semifinali al Real

Se Davide Ancelotti è stato importante nella scelta dei rigoristi, Lunin è stato altrettanto decisivo con le sue parate dagli undici metri.

Dopo il primo rigore sbagliato da Modric, il portiere ha pareggiato i conti parando quello di Bernardo Silva. Proprio su questo tiro dal dischetto c’è una storia particolare, perché il preparatore dei portieri ha parlato all’ucraino di tre giocatori che avrebbero potuto calciare centrale, suggerendogli di stare fermo sulla battuta di uno a sua scelta dei tre. Tra questi, c’era proprio il centrocampista portoghese.

Quando poi è stato il turno di Mateo Kovacic, Lunin si è buttato senza esitazioni verso la sua destra, riuscendo a respingere il pallone e portando così i suoi compagni in vantaggio nel punteggio.

I rigori successivi sono tutti andati a segno e quello di Rudiger, quinto per il Real, è stato decisivo.

Semifinale di Champions League, il Real Madrid incontra il Bayern Monaco

Mentre all’Ethiad Stadium la squadra spagnola conquistava l’accesso alla semifinale, all’Allianz Arena il Bayern Monaco ospitava l’Arsenal. Dopo il pareggio 2-2 maturato a Londra, i padroni di casa hanno eliminato i Gunners grazie alla rete di Kimmich.

Appuntamento quindi al 30 aprile in Germania per la partita di andata delle semifinali di Champions League 2023/2024 tra Bayern Monaco e Real Madrid. La data prefissata per il ritorno, invece, è l’8 maggio.

Il Santone 2, nuovo successo in arrivo in casa Rai? Ecco quando esce, trama e cast

Il Santone 2 è pronto ad approdare su RaiPlay dopo il grande successo della prima stagione, esordita nel febbraio 2022 sulla piattaforma di streaming. Secondo i dati Auditel online, la serie tv ha raccolto ben 370mila ore di tempo di fruizione dal suo debutto e, con l’uscita della nuova stagione, ci si aspetta un altro grande successo. Ecco quando esce Il Santone 2, chi sono i suoi protagonisti, le avventure che vivranno e tutte le anticipazioni.

Quando esce Il Santone 2

La serie, prodotta da Stand By Me in collaborazione con Rai Fiction, è pronta a tornare con una seconda stagione a partire da venerdì 19 aprile 2024, in esclusiva su RaiPlay. C’è un nuovo Santone a Centocelle… ed è donna! La serie “Il Santone – #lepiùbellefrasidioscio” conta un totale di 8 episodi da 30 minuti ciascuno, disponibili in boxset dal 19 aprile.

La trama della seconda stagione

La brillante serie comedy diretta da Laura Muscardin e ispirata a Oscio, il celebre personaggio creato da Federico Palmaroli e fenomeno social da 2 milioni di follower, vede diventare protagonista assoluta delle nuove puntate Carlotta Natoli, nei panni di Teresa Baroni. Confermati i volti amati della prima stagione:

  • Rossella Brescia
  • Beatrice De Mei
  • Chiara Bassermann
  • Alessandro Bertoncini
  • Fabrizio Giannini
  • Davide Devenuto
  • Alessandro Riceci
  • Guia Jelo
  • Daniela Terreri
  • Alessio Sakara
  • Claudio Segaluscio

La seconda stagione è ambientata un anno dopo la scomparsa del Santone. Data la sua assenza, sarà sua moglie Teresa ad assumere inaspettatamente – il ruolo di “guida spirituale” di Centocelle e a indossare il mundu di Enzo. Dopo la sparizione del marito, la donna è rimasta sola con la figlia Novella (Beatrice De Mei), che vorrebbe lasciare il quartiere e trasferirsi all’EUR ed è ancora legata sentimentalmente a Mirko (interpretato da Claudio Segaluscio).

Donna, madre e ora Santona, Teresa dovrà lottare per affermarsi nel quartiere contro The Only Oscio (Francesco Paolantoni), uno pseudo santone di origine napoletana che si spaccia per la reincarnazione di Enzo pur di realizzare alcuni suoi affari loschi. In particolare, questo fantomatico The Only Oscio intende sfruttare il quartiere per pagare i suoi debiti con una boss della malavita, l’ex fidanzata Nocciolina (Antonella Stefanucci), abbandonata all’altare e ora assetata di vendetta. In poco tempo sembra riuscire nel suo obiettivo, conquistando la fiducia di buona parte degli abitanti di Centocelle e portando dalla sua parte persino vecchi amici di Enzo, come Carlo Crack (Alessandro Bertoncini), Stefano (Fabrizio Giannini) e Pietro (Davide Devenuto).

Le avventure dei protagonisti, pronti a coinvolgere e appassionare il pubblico, non sono ancora finite, perché a complicare ulteriormente le carte in tavola c’è la pugliese Cosima (interpretata da Rossella Brescia). La donna torna a farsi viva e vestire i panni del suo alter ego Jacqueline, agguerrita agente dello showbusiness, dopo un’infelice parentesi agreste nelle sue terre natali. Nel frattempo, Igor (Alessio Sakara) ha lasciato il mondo criminale ed è diventato agente immobiliare, mentre la sua compagna Fabiola (Chiara Bassermann) è pronta ad aprire una nuova attività, prima un centro estetico e poi il “gin yoga”.

La nuova stagione, che vede anche un cameo del cantante neomelodico Antoine, continua a raccontare in modo satirico le gioie e i dolori della periferia italiana e, in generale, della società contemporanea. Leggerezza e ironia sono alcuni degli ingredienti che hanno reso la serie un successo, perché mai come ora il pubblico ha bisogno di serenità e svago. Al contempo, con il suo tono simpatico e allegro, la serie affronta temi assolutamente non banali, come il lato oscuro della popolarità, la potenza della viralità, il senso di appartenenza alla comunità, la necessità di una guida, le speranze per il futuro. Il tutto, naturalmente, condito da un linguaggio che introduce un melting pot di comicità tutte italiane, da quella romana della Santona Carlotta Natoli a quella pugliese, inaspettata, di Rossella Brescia, fino a quella napoletana di Francesco Paolantoni.

Il cast de Il Santone 2

Per la seconda stagione sono state confermate nel cast Rossella Brescia e Carlotta Natoli, mentre la new entry è Francesco Paolantoni. Il pubblico non ritrova sul piccolo schermo Neri Marcoré, che lascia quindi il suo posto al collega.

Il Santone 2, dove vederlo

Il Santone 2, come la sua prima stagione, va in onda su RaiPlay, la piattaforma di streaming del servizio pubblico.

“Il Santone 2 – #lepiùbellefrasidioscio” è una produzione Stand By Me in collaborazione con Rai Fiction. Scritta da Federico Palmaroli, Valerio Vestoso, Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati, Serena Tateo e Simona Ercolani, la serie firmata Rai è nata da un’idea di Giorgia Cardaci. Prodotta da Simona Ercolani e Teresa Carducci, i produttori esecutivi Stand By Me sono Grazia Assenza, Riccardo Chiattelli e Tommaso Vecchio. I produttori RAI, invece, sono Leonardo Ferrara, Emanuele Cotumaccio e Laura Massacra. La regia è di Laura Muscardin.

Amadeus a Canale 9, è ufficiale: ecco quando inizia e quali programmi condurrà

Le indiscrezioni delle scorse settimane sul possibile “divorzio” tra Amadeus e la Rai sono state confermate. Il noto conduttore lascia la rete pubblica e approda su Discovery, al Canale 9.

La notizia è stata resa ufficiale con un video pubblicato su Instagram e altri canali social dallo stesso Amadeus e poi commentata dalla Rai con un comunicato stampa ufficiale.

E quindi non ci sono dubbi: Amadeus farà compagnia a Fabio Fazio su Discovery. Ora i telespettatori sono ansiosi di conoscere i dettagli dell’accordo, quando andrà nella nuova rete e quali programmi ci saranno. Ecco tutte le informazioni.

Amadeus passa a Canale 9, da quando?

Il passaggio definitivo al Canale 9, conosciuto anche come Discovery, ci sarà nel prossimo autunno. Quindi, verosimilmente, vedremo Amadeus sul nuovo canale televisivo verso settembre-ottobre 2024.

Secondo alcune indiscrezioni, il conduttore dei record avrebbe firmato un accordo della durata di 4 anni. Su Discovery avrà sia il ruolo di conduttore che di produttore e ideatore di nuovi format e piattaforme di intrattenimento.

Leggi anche: Canale 9: ecco di chi è la Rete che ha scippato Amadeus alla Rai

Quali programmi condurrà Amadeus su Canale 9

In molti si chiedono in quali programmi si cimenterà Amadeus. Sperimenterà nuovi format mai visti prima oppure porterà su Discovery “I soliti ignoti” e “Affari tuoi”?

Al momento non è dato sapere nel dettaglio di quali programmi si occuperà. Ma ci sono delle informazioni importanti. Sappiamo che Amadeus debutterà con un programma nella fascia pre-serale e due programmi in prima serata.

Anche Fiorello sbarca a Canale 9?

In questi anni Amadeus e Fiorello hanno formato una coppia inseparabile, a Sanremo e non solo. I due big della televisione e dell’intrattenimento saranno nuovamente riuniti su Discovery? Si tratta di una possibilità che non è stata confermata né smentita. Almeno per ora, non ci sono indizi a sufficienza per poter affermare che Fiorello potrebbe seguire l’amico Ama.

Vanina – Un vicequestore a Catania 2 ci sarà? Le prime anticipazioni

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Mercoledì 17 aprile è andata in onda l’ultima puntata della prima serie Vanina – Un vicequestore a Catania tratta dai romanzi di Cristina Cassar Scalia e ambientata nell’omonima città (le location di Vanina). Sono molti coloro che si chiedono se ci sarà in futuro una seconda stagione: la fiction, andata in onda su Canale 5 con protagonista Giusy Buscemi, ha coinvolto moltissimi telespettatori.

Vanina – Un vicequestore a Catania 2” si farà? Ecco cosa sappiamo ad oggi e perché Mediaset potrebbe decidere di proseguire la storia con una nuova stagione.

Vanina – Un vicequestore a Catania 2: ci sarà?

L’ultima puntata di Vanina – Un vicequestore a Catania ha tenuto incollati al televisore ben 2,7 milioni di spettatori, registrando uno share del 17%. Giorgio Marchesi e Giusy Buscemi, protagonisti della nota fiction di Canale 5, sono pronti a tornare sul set della seconda stagione della serie, ma rimane da capire se Mediaset ha intenzione di proseguire la serie.

Visto il successo della prima stagione, pare quasi scontato l’arrivo di nuovi episodi, ma da Mediaset non è arrivata alcuna conferma. Ci sono però degli indizi che ci spingono a pensare che Vanina 2 possa tornare sul piccolo schermo.

In una recente intervista a Giorgio Marchesi per Tv Sorrisi e Canzoni, l’attore ha svelato di avere diversi impegni cinematografici in programma, tra i quali alludeva a una possibile seconda stagione della fiction Vanina.

Inoltre, un ulteriore indizio deriva proprio dai libri di Cristina Cassar Scalia da cui è tratta la serie: la collana è composta da nove libri, dei quali solo quattro sono stati usati per la prima stagione. Ne rimangono quindi altri cinque per realizzare un’altra stagione della serie.

Vanina 2: le prime anticipazioni

Una volta descritti gli indizi che ci spingono a pensare a una nuova stagione di Vanina, non ci resta che ipotizzare il sequel della serie.

L’ultima puntata di Vanina ci aveva lasciati sulle indagini sull’omicidio di Esteban Torres, un 60enne cubano che risiedeva in Svizzera, molto ricco ma la cui professione era rimasta un mistero. Fino a quando Vanina non ha poi scoperto che l’uomo faceva da tramite tra la mafia americana e i clan siciliani, e che il suo omicidio è legato a quello di un’altra donna, Roberta Geraci.

Sicuramente anche nelle nuove puntate della seconda stagione proseguiranno gli intriganti casi più o meno complicati da risolvere che saranno affidati alla giovane vicequestore (Vanina, interpretata da Giusy), ma non mancheranno nemmeno i colpi di scena dal punto di vista sentimentale e privato.

Non potrà mancare, quindi, il triangolo tra il personaggio interpretato da Giusy, il suo ex fidanzato e magistrato Paolo Malfitano (Giorgio Marchesi) e Manfredi (Corrado Fortuna), il brillante e affascinante medico che ha travolto Vanina con la sua simpatia. Per il resto non si fanno spoiler.

Vanina 2: quando va in onda?

Se dunque ci sarà una seconda stagione, come ha anticipato (con allusione) anche uno dei protagonisti della fiction, non è ancora chiaro quanto potrà andare in onda.

Infatti, mentre la produzione Palomar non avrebbe alcun problema a riaprire i set per registrare una nuova stagione e anche Giorgio sarebbe disponibile da subito per le riprese sul set, la disponibilità di Giusy non è affatto scontata, visto che da maggio sarà su un altro set, quello di Un Passo Dal Cielo 8.

Per cominciare a girare, quindi, ci sarebbe da attendere almeno qualche mese, senza contare che se la produzione volesse allestire il set nei mesi caldi, le riprese slitterebbero ulteriormente alla primavera/estate 2025, per una messa in onda tra l’inverno 2025 e la primavera del 2026. Nulla è ancora deciso, ma i fan della fiction sperano tanto in un breve ritorno.

Nuovo divieto di fumo a Milano: dove e da quando diremo addio alle sigarette

La lotta alle sigarette e chi fuma per strada è sempre stato un problema per Milano ed è già da qualche anno che si cerca di mettere in atto dei provvedimenti.

Nel tentativo di rendere il capoluogo lombardo smoke-free, dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore le regole per il divieto di fumo approvate, ormai da più di tre anni, da Palazzo Marino.

Le restrizioni e la multa sono volte a proteggere i non fumatori e per limitare l’inquinamento. Per contrastare il fenomeno dei giovani fumatori, ci sono nuove regole e divieti in arrivo: ecco cosa cambia, per chi e da quando.

Divieto di fumo a Milano, ecco dove non si potrà più fumare

Da gennaio 2021 è in vigore il divieto di fumo in alcune aree pubbliche di Milano per tutelare la salute dei cittadini e migliorare la qualità dell’aria. Infatti tra i luoghi in cui non si può fumare ci sono:

  • fermate dei mezzi pubblici
  • parchi e aree gioco per bambini
  • cimiteri
  • stadi e strutture sportive

Nonostante ciò, ci sono delle eccezioni quando si è all’aperto con una distanza di almeno 10 metri da altre persone o si usa la sigaretta elettronica che è permessa anche in zone che tradizionalmente non lo permetterebbero.

Con il “Regolamento per la qualità dell’aria“, approvato da Palazzo Marino e che entrerà in vigore dal 2025, Milano estende il divieto a tutte le aree pubblicheivi incluse le aree stradali, salvo in luoghi isolati dove sia possibile il rispetto della distanza di almeno 10 metri da altre persone“.

L’obiettivo di Milano è quello di diventare la prima grande città italiana completamente smoke-free, seguendo l’esempio di alcune città europee. Per assicurarsi che le regole vengano seguite, sono previste delle multe in caso di trasgressione.

Sanzioni e multe per chi non rispetta il divieto di fumo

Per chi dovesse infrangere le regole per il divieto di fumo sono previste delle sanzioni amministrative che si aggirano tra i 40 e i 240 euro.

In questa prima fase dell’obiettivo il comune di Milano è concentrato a informare i cittadini sulle nuove direttive; infatti, l’intento è quello di promuovere un cambiamento culturale che porti a una volontaria adozione delle nuove regole rendendo Milano una città pulita e salutare per tutti i suoi cittadini.

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Stop al fumo anche nelle altre città italiane

A Torino non si può più fumare nelle aree pubbliche in presenza di bambini o donne in gravidanza, soprattutto con una distanza inferiore a 5 metri. Chi non dovesse rispettare questa regola rischia una multa di 100 euro.

Il divieto di fumo è presente anche in altre città italiane: da Modena a Bibione, negli anni sono stati lanciati vari divieti dove in alcuni casi viene inclusa anche la spiaggia tra le aree aperte smoke-free.

Come viene trattato il problema del fumo all’estero

Mentre in Italia il limite di vendita delle sigarette è di 18 anni, nei paesi esteri la situazione è differente.

Negli Stati Uniti è possibile acquistare le sigarette a partire dai 21 anni e in alcuni casi ci sono dei divieti specifici; in Gran Bretagna, a partire dal 2024, sono stati messi in atto alcuni divieti per vietare la vendita ai minori di 15 anni con l’obiettivo di creare la prima generazione smoke-free.

I due paesi con le leggi più severe sono il Messico dove il fumo è totalmente vietato nei parchi, sulle spiagge e negli spazi pubblici, e il Giappone che vieta di fumare per strada.

Nexi sempre più giù. Rumor su cessione rete interbancaria

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Nessun segnale di ripresa per Nexi che anche oggi viaggia in territorio negativo e scende per l’ottava seduta di fila.

Nexi in rosso per l’ottava seduta di fila

Il titolo, dopo aver ceduto circa mezzo punto percentuale ieri, propone un copione simile oggi.

Mentre scriviamo, infatti, Nexi passa di mano a 5,37 euro, con un ribasso dello 0,44% e oltre 1,8 milioni di azioni transitate sul mercato fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 4,7 milioni.

Nexi: rumor su cessione a F21 della rete interbancaria

Il titolo finisce sotto la lente sulla scia di alcune indiscrezioni di stampa, riportate in particolare dal Corriere della Sera, da cui si apprende che si sarebbero interrotte le trattative per la cessione a F2i da parte di Nexi della rete interbancaria, attività considerata non-core da Nexi e incluse nel segmento Digital Banking Services.

Quest’ultimo ha generato nel 2023 ricavi per 383 milioni di euro ed EBITDA di 151 milioni di euro.

In passato, articoli di stampa avevano parlato di una valorizzazione potenziale per la

rete interbancaria di circa 800 milioni di euro.

Tuttavia, evidenzia Equtia SIM, viene citato l’interesse da parte di Euronet per le attività di Nexi legate alla gestione degli ATM, sempre all’interno della divisione Digital Banking Services, per una valorizzazione ipotetica di 100 milioni di euro.

Nexi: il commento di Equita SIM

Gil analisti di Equita SIM ricordano che la cessione di asset non-core, soprattutto all’interno della divisione DBS, rientra nella strategia indicata da Nexi, ed è importante, anche per ridurre la leva.

Per il 2023 il rapporto debito netto/EBITDA pari a 3 volte, con una posizione finanziaria negativa per 5,3 miliardi di euro.

Infine, il Corriere della Sera cita anche l’ipotesi di fusione Nexi/Worldine, deal che però avrebbe ricevuto reazioni “tiepide” a livello istituzionale.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Nexi mantiene invariata la sua strategia bullish, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 9,5 euro.

Nexi: l’analisi di Banca Akros

A puntare sul titolo è anche Banca Akros che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare, con un target price ritoccato di recente da 8,8 a 8,5 euro.

Commentando le ultime indiscrezioni di stampa, gli esperti evidenziano che la finalizzazione della cessione dell’infrastruttura di clearing avrebbe consentito a Nexi di accelerare il deleveraging del proprio bilancio, rassicurando così il mercato sulla sostenibilità del debito e sulla flessibilità strategica.