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Il nuovo Patto di Stabilità e Crescita: cosa prevede?

Il Parlamento europeo ha approvato oggi il nuovo Patto di Stabilità e Crescita, segnando una svolta significativa nella gestione fiscale dei paesi membri dell’Unione Europea. Questo nuovo accordo, che sostituisce le precedenti normative sospese nel marzo 2020 a causa della pandemia, introduce criteri meno restrittivi e più flessibili per la riduzione del debito pubblico, oltre a promuovere investimenti strategici per la crescita sostenibile.

Patto di stabilità: una nuova era di regole fiscali

Sotto il nuovo patto di stabilità, i paesi membri dell’Unione Europea che presentano un debito pubblico superiore al 90% del loro Prodotto Interno Lordo (PIL) sono ora tenuti a intraprendere misure per ridurre il loro debito di almeno un punto percentuale all’anno. Questo obiettivo si pone nel contesto di un rafforzamento delle regole fiscali, volto a garantire una maggiore stabilità economica e a prevenire future crisi finanziarie. Per i paesi con un debito compreso tra il 60% e il 90% del PIL, il patto richiede una riduzione annuale dello 0,5%, una soglia meno severa rispetto ai paesi più indebitati ma comunque significativa per promuovere una disciplina fiscale sostenibile.

In aggiunta a queste misure di riduzione del debito, il patto stabilisce che tutti i membri dell’UE debbano mantenere un cuscinetto fiscale pari ad almeno l’1,5% del PIL al di sotto del limite di deficit del 3% tradizionalmente accettato. Questa disposizione è pensata per creare un margine di sicurezza che possa proteggere le economie nazionali in tempi di congiunture economiche avverse. L’obiettivo è anche quello di accumulare riserve attraverso un aggiustamento annuale dello 0,4% del PIL nei piani di bilancio quinquennali. Tale percentuale può essere ridotta allo 0,25% nei piani più estesi di sette anni, fornendo così una certa flessibilità a seconda delle condizioni economiche e delle specifiche necessità di ogni paese.

Queste nuove regole riflettono un tentativo dell’Unione Europea di bilanciare la necessità di mantenere la disciplina fiscale con la realtà di un ambiente economico globale che è in costante evoluzione. Attraverso l’imposizione di tali normative, l’UE mira a rafforzare la resilienza economica dei suoi membri e a promuovere una crescita sostenibile che possa beneficiare tutte le nazioni dell’unione nel lungo termine.

Maggiore flessibilità e sostenibilità

Queste nuove misure del patto di stabilità sono concepite per essere meno onerose rispetto al vecchio requisito che imponeva ai paesi di ridurre il debito di un ventesimo dell’eccesso oltre il 60% ogni anno. Il nuovo schema permette anche deviazioni dal percorso di spesa netta dello 0,3% del PIL annuale e dello 0,6% cumulativo durante il periodo di monitoraggio, offrendo così maggiore manovrabilità nei periodi economicamente turbolenti.

Focalizzazione sugli investimenti

Una caratteristica distintiva del rinnovato Patto di stabilità è l’esclusione dei cofinanziamenti nazionali per i programmi finanziati dall’UE dal calcolo della spesa governativa. Questa modifica mira a facilitare gli investimenti in ambiti cruciali come la transizione ecologica e la digitalizzazione, sostenendo gli obiettivi a lungo termine dell’UE senza penalizzare i bilanci nazionali.

Reazioni politiche e implicazioni per l’Italia

La decisione ha scatenato un vivace dibattito in Italia, con reazioni contrastanti tra i leader politici. L’ex premier Giuseppe Conte ha criticato aspramente l’approvazione del patto, accusando il governo di Giorgia Meloni di aver tradito le promesse elettorali e di aver sostenuto un pacchetto di misure che, a suo dire, danneggia l’Italia. Al Parlamento europeo, la maggior parte delle forze politiche italiane, comprese Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e il Partito Democratico, si sono astenute, mentre i Verdi e il Movimento 5 Stelle hanno espresso il loro dissenso.

L’Europa e il futuro della politica fiscale

Questo nuovo accordo rappresenta un compromesso tra la necessità di mantenere la disciplina fiscale e quella di stimolare la crescita attraverso investimenti strategici. Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando che il compromesso raggiunto è un segno positivo di unità e adattabilità nell’UE.

Il nuovo Patto di Stabilità e Crescita segna un momento cruciale per l’Unione Europea nel suo complesso e per l’Italia in particolare. Offre una visione più equilibrata e flessibile della gestione fiscale, riconoscendo la necessità di investire nel futuro pur mantenendo un’impostazione responsabile. Sarà essenziale monitorare l’attuazione di queste politiche nei prossimi anni per valutare il loro impatto reale sulle economie europee.

IVS Group schizza in alto. Lavazza lancia OPA

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Seduta decisamente brillante per IVS Group che oggi ha fatto il pieno di acquisti, mettendo a segno un rialzo a due cifre.

IVS Group chiude con un rally a due cifre

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un affondo di quasi cinque punti percentuali, oggi si è riscattato con una performance sorprendente.

A fine giornata, IVS Group si è fermato a 7,14 euro, con un rally del 10,87% e volumi di scambio a dir poco esplosivi, visto che sono transitate sul mercato circa 2,7 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 53mila.

IVS Group: Lavazza lancia OPA a 7,15 euro

IVS Group è balzato in avanti dopo che stamattina Lavazza, tramite il veicolo Grey, già azionista con circa il 20% del capitale, ha comunicato di voler lanciare un’OPA su IVS Group a 7,15 euro per azione finalizzata al delisting.

In maggior dettaglio, il veicolo Grey lancerà un’OPA sul circa il 28% del capitale sociale di IVS Group che equivale alla quota del free-float, più una quota di circa l’11,8% apportata da IVS Partecipazioni, azionista di maggioranza di IVS Group con il 62,5% del capitale.

Subordinatamente al positivo completamento dell’offerta, IVS Partecipazioni si impegna a conferire a Grey il rimanente 50,75% del capitale di IVS Group.

Pertanto, IVS Partecipazioni, in caso di esito positivo dell’offerta, verrebbe a detenere una partecipazione almeno del 51% del capitale sociale di Grey e indirettamente di IVS Group, con il rimanente 49% detenuto dal Gruppo Lavazza.

Stipulato un contratto di opzioni reciproche put & call tra Gruppo Lavazza e IVS Partecipazioni. Opzioni esercitabili dopo il 2026.

IVS Group: il commento e la strategia di Equita SIM

Equita SIM evidenzia che il prezzo dell’offerta è superiore dell’8% rispetto al prezzo ufficiale di chiusura di ieri e il 6,7% superiore al suo target price, pari a 6,7 euro.

Il prezzo d’OPA valorizza IVS Group circa 8,7 volte il multiplo enterprise value/ EBITDA adjusted 2024 e quello prezzo-utili adjusted 2024 di 23 volte.

Non cambia intanto al view di Equita SIM che sul titolo mantiene ferma la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 6,7 euro.

Chi è Chiara Frattesi: dalla carriera all’amore con McKennie

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Il mondo della moda e dell’universo social vede protagonista Chiara Frattesi, una delle ragazze più chiacchierate anche nel mondo calcistico.

Tante le curiosità sulla sua vita privata: ecco chi è Chiara Frattesi, dalla carriera all’amore.

Chi è Chiara Frattesi: la vita dell’influencer

Il suo cognome non è per niente sconosciuto agli appassionati di calcio: Chiara Frattesi è infatti conosciuta anche per essere la sorella del centrocampista dell’Inter Davide Frattesi, con il quale ha dichiarato di avere un ottimo rapporto.

Più volte infatti, Chiara è stata paparazzata allo stadio per dare sostegno al fratello, partecipando anche alla prima festa scudetto in vista della vittoria del campionato dell’Inter.

Oltre a essere famosa per questo legame, però Chiara Frattesi ha costruito una carriera anche nell’ambito della moda e dei social.

La carriera social di Chiara Frattesi

Nata a Roma nel 2002, Chiara Frattesi ha passato la sua adolescenza nella capitale, appassionandosi negli anni al mondo beauty.

Ha infatti partecipato a diversi concorsi di bellezza, iniziando poi una carriera come modella per grandi brand, oltre che avviare un percorso anche nel campo di influencer.

Diversi gli scatti pubblicati sui suoi social, a cui alterna anche una sua più grande passione: Chiara Frattesi sogna infatti di diventare una giornalista e il suo trasferimento a Milano potrebbe significare l’avvio di un percorso anche in questo settore.

Oltre alla carriera, però, ci sono anche alcuni dettagli riguardo la vita sentimentale di Chiara Frattesi: ecco tutte le curiosità.

Chiara Frattesi e l’amore con McKennie: il cuore tra Inter e Juventus

Nonostante il fratello Davide Frattesi militi nell’Inter, il cuore di Chiara Frattesi sembra invece battere per un noto calciatore della Juventus.

Alcune voci, infatti, vedono la modella e influencer sempre più vicina a McKennie, presentandosi più volte anche allo stadio per sostenere il calciatore della Juventus.

I due però non sono usciti ufficialmente allo scoperto, preferendo mantenere un velo di riservatezza sulla questione, senza rivelare dei dettagli ai più curiosi.

Leggi anche: Vanessa Leonardi, ecco chi è la giornalista Sky baciata da Italiano

Ftse Mib: nuovamente nel mirino i recenti top?

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Nuova chiusura in rialzo per le Borse europee che anche oggi hanno guadagnato terreno, con il Ftse100 in rialzo dello 0,26%, preceduto dal Cac40 e dal Dax che si sono apprezzati rispettivamente dello 0,81% e dell’1,55%.

Bene anche Piazza Affari che, dopo essere rimasta indietro ieri nel giorno dello stacco dei dividendi di diverse blue chip, ha indossato la maglia rosa oggi.

Il Ftse Mib si è presentato al close a 34.363 punti, con un progresso dell’1,89%, dopo aver segnato nell’intraday un massimo a 34.383 e un minimo a 33.863 punti.

Ftse Mib: si torna sui massimi di periodo?

L’indice ha avviato gli scambi già in salita e ha superato di slancio la soglia dei 34.000 punti, con successivo allungo al di sopra dell’ostacolo successivo dei 34.300 punti

Conferme al di sopra di tale soglia apriranno le porte a un test di area 34.500, superata la quale il Ftse Mib metterà nel mirino i recenti top di periodo in area 34.900/35.000.

La mancata riconquista dei 34.500 punti potrebbe favorire dei ripiegamenti al di sotto dei 34.200 punti, con primo approdo in area 34.000.

Oltre questo livello la discesa del Ftse Mib proseguirà verso i 33.800 punti prima e in seguito in direzione dei 33.500 e dei 33.300 punti, con estensione fino ad area 33.000 nel peggiore dei casi.

I market movers negli Stati Uniti

Per la prossima seduta, sul fronte macro USA si segnala l’indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari.

Da segnalare gli ordini di beni durevoli che a marzo dovrebbero salire del 2,5% rispetto al rialzo dell’1,4% precedente.

Nel pomeriggio sarà diffuso il consueto report sulle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti.

Sul versante societario, prima dell’avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i conti trimestrali di AT&T e Biogen, con un eps previsto rispettivamente a 0,5 e a 3,44 dollari, mentre Ford Motor dovrebbe riportare un utile per azione di 0,4 dollari e Boeing una perdita per azione di 1,65 dollari.

A mercati chiusi si guarderà ai risultati di Intel e IBM, con un eps atteso a 0,14 e a 1,5 dollari, mentre Meta Platforms dovrebbe consegnare un utile per azione di 4,32 dollari.

I dati macro e gli eventi in Europa

In Europa si guarderà alla Germania, dove sarà diffuso l’indice IFO che ad aprile dovrebbe salire da 87,8 a 88,9 punti.

In Italia conosceranno la fiducia dei consumatori e la fiducia delle imprese relative al mese di aprile.

Da seguire in Germania l’asta dei titoli di Stato con scadenza a 10 anni per un ammontare massimo di 4 miliardi di euro.

I titoli e i temi da seguire a Piazza Affari

A Piazza Affari si segnala il pagamento dei dividendi staccati ieri da Banca Mediolanum (0,42 euro), Banco BPM (0,56 euro), Campari (0,065 euro), Ferrari (2,443 euro), Iveco Group (0,22 euro), Prysmian (0,7 euro), Stellantis (1,55 euro), Unicredit (1,8029 euro), BFF Bank (0,541 euro), Maire (0,197 euro), Banco di Desio e Brianza (0,2634 euro), BasicNet (0,15 euro), Edison risp. (0,105 euro) e Culti Milano (0,1 euro).

A presentare i conti del 2023 saranno EEMS, It Way, Mitell, SIT, expert.ai, e Poligrafici Printing.

A svelare i risultati del primo trimestre saranno Moncler, ENI, Maire, Webuild, Next RE, RedFish e LongTerm Capital.

In agenda le assemblee di varie società per l’approvazione dei dati di bilancio dell’esercizio 2023 e si tratta di: A2A, Amplifon, Azimut Holding, DiaSorin, FinecoBank, Generali, IntesaSanpaolo, Moncler, Unipol, Credem, Industrie De Nora. Technoprobe, Tod’s, Webuild, Banca Sistema, Cellularline, Elica, Esprinet, illimityBank, Mondadori, TXT e-Solutions, Civitanavi Systems, Exprivia, Safilo Group, Valsoia, Allcore; Defence Tech Holding, Energy, ESI; Franchetti, Gambero Rosso, Gibus, Grifal, IDNTT, Intermonte Partners SIM, Italian Wine Brands, Lucisano Media Group, Magis, Marzocchi Pompe, Medica, MIT SIM, OSAI Automation System, Powersoft, Radici Pietro Industries & Brands, Redelfi, Saccheria Franceschetti; Tecma Solutions, Telesia, Websolute.

Da seguire in mattinata l’asta dei titoli di Stato, visto che saranno offerti i BOT con scadenza il 13 luglio e il 14 agosto 2024, per un ammontare pari a 1,5 miliardi di euro per ciascuno, mentre i BOT con scadenza 14 novembre 2024 saranno messi all’asta per 3 miliardi di euro.

STM risale grazie all’aiuto di Berenberg

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Seduta all’insegna del rimbalzo per STM che, dopo tre giornate di fila con il segno meno, ha trovato gli spunti giusti per risalire la china.

STM risale dopo tre cali di fila

Il titolo, lasciatasi alle spalle la sessione di ieri con un frazionale calo dello 0,03%, oggi ha guadagnato terreno, fermandosi a 37,26 euro, con un vantaggio dell’1,53% e circa 2,4 milioni di azioni passate di mano, in linea con la media degli ultimi 30 giorni.

STM promosso da Berenberg

STM oggi ha beneficiato della positiva intonazione del Ftse Mib, ma anche della promozione arrivate da Berenberg, i cui analisti hanno riservato una promozione al titolo, con un cambio di strategia da “hold” a “buy”, con un prezzo obiettivo ridotto da 53 a 49 euro.

Gli analisti hanno deciso di rivedere la loro strategia su STM perchè credono che la debolezza del mercato finale sia già riflessa nelle quotazioni correnti.

Le attese sono per un miglioramento degli ordini nel secondo trimestre, in previsione di una stabilizzazione dei mercati finali entro metà anno.

Inoltre, il broker ritiene che l’esposizione di STM a Tesla e ad Apple, al momento su livelli più bassi di quelli del 2022, possa potenzialmente aiutare il titolo a rivalutarsi da una prospettiva di multipli.

Ftse Mib salirà ancora? Strategie su BPM, Bper e altri

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Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.

Il Ftse Mib ha risalito la china, recuperando circa 1.000 punti dai minimi toccati nei giorni scorsi. Il rimbalzo in atto è destinato a durare?

In questo momento misuro la possibilità che il Ftse Mib possa recuperare ancora terreno, malgrado la correzione non sia stata perfetta dal punto di vista grafico.

La vera area target era zona 33.000 punti, ma tutto si è fermato prima, quindi ora entriamo in un’area di trading range, in cui abbiamo una base supportiva in zona 33.150 punti e viceversa una bella resistenza in zona 35.700 punti.

FTMIB 2024 04 23 15 46 30

In questo momento sono più propenso a pensare a una prosecuzione del recupero che a un eventuale innesco del ribasso, ma va monitorata area 33.150, che è un po’ la discriminante per la prosecuzione del rialzo.

La view su Banco BPM e Bper Banca

Banco BPM e Bper Banca sono stati tra i titoli più gettonati dai buy oggi. Cosa può dirci di entrambi?

Bel recupero di entrambi i bancari da lei citati, con dinamiche di prezzo un po’ neutrali.

Su Banco BPM si può intravvedere che forse in area 5,78 euro c’era una zona supportiva, ma mi sembra tutto dovuto a dinamiche esterne più che a situazioni grafiche o tecniche particolari.

Il titolo rimane straordinariamente long, ma è evidente che il recente doppio massimo in zona 6,42 euro non sarà facile da superare e rappresenta un po’ lo spartiacque tra una potenziale fase rialzista o l’avvio di una zona di stabilizzazione.

E’ probabile che Banco BPM ritorni a testare i recenti massimi, fermo restando che non era facile comprare in zona 5,78 euro.

BAMI 2024 04 23 15 48 28

Molto simile il ragionamento per Bper Banca che ha mostrato una dinamica pi+ violenta di recupero.

La fase ascendente prosegue dopo il favoloso breakout di zona 3,6 euro, vero segnale rialzista scattato a inizio anno.

Da lì è stato difficile inseguire questa tendenza e vedo ora un grande supporto in zona 4,2 euro, mentre al rialzo il prossimo target è individuabile in area 4,8 euro.

A dimostrazione di quanto sia robusta la forza di questa tendenza, segnalo che cambia continuamente angolo di ascesa, diventando sempre più verticale.

Teoricamente ciò è più pericoloso, ma al momento per me è una conferma dello straordinario stato di salute di Bper Banca che rimane long e non sembra ci siano al momento possibilità di vederlo decelerare.

BPE 2024 04 23 15 49 52

Stellantis e Ferrari sotto la lente

Stellantis e Ferrari hanno ritracciato un po’ dai recenti massimi. Questa flessione è un’occasione per comprare?

Su Stellantis avevo consigliato con buon esito uno short dopo la perdita del supporto dinamico in zona 26,5 euro.

Da lì in poi è iniziata una decelerazione abbastanza evidente che al momento non ha raggiunto il target in zona 22/21,9 euro.

Mi rendo conto che il mercato in generale sta rimbalzando e che il ribasso probabilmente è stato abbastanza violento, ma prima di area 22 euro non vedo livelli tecnici interessanti e consigliabili.

Il rimbalzo di Stellantis è da legare a quello generale del Ftse Mib e avrei preferito una discesa fino ai 22 euro, ma fino a ora non è successo.

STLAM 2024 04 23 15 51 23

Per Ferrari la soglia supportiva dei 378 euro sembra tenere, quindi in caso di chiusura settimanale sotto tale area il titolo potrebbe scendere.

Diversamente si può pensare a un’accumulazione, con prossimi obiettivi in area 420 euro, fermo restando che Ferrari è decisamente long.

RACE 2024 04 23 15 52 07

Saipem supera la prova dei conti. Cosa dicono gli esperti

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La seduta odierna si è conclusa in positivo per Saipem, che ha ritrovato la retta via dopo ben sei giornate consecutive in calo.

Saipem chiude in positivo una seduta volatile

Dopo aver chiuso la sessione di ieri con un ribasso di quasi un punto percentuale, il titolo ha avviato gli scambi in salita oggi, per poi passare in territorio negativo.

Raggiunto un minimo a 2,014 euro, Saipem ha risalito la china e ha virato in positivo, terminando le contrattazioni a 2,256 euro, con un vantaggio dell’1,53% e volumi di scambio vivaci, visto che sono transitate sul mercato oltre 70 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 56 milioni.

Saipem: i conti del primo trimestre

Saipem ha mostrato un andamento volatile dopo la diffusione dei risultati del primo trimestre e ha perso inizialmente terreno in conseguenza dell’assenza di riferimenti alla guidance 2024 nel comunicato stampa sui conti.

In seguito però il titolo ha ritrovato il sorriso dopo che l’AD del gruppo ha confermato le indicazioni per l’anno in corso, anticipando che il secondo trimestre potrebbe essere chiuso in anticipo rispetto alla tabella di marcia.

Saipem ha archiviato il primo trimestre con un utile netto pari a 57 milioni di euro, rispetto al pareggio dello stesso periodo del 2023.

I ricavi sono saliti del 18% a 3,047 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted è cresciuto del 40% a 268 milioni di euro.

La generazione di cassa è stata pari a 68 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario netto è calato di 52 milioni a 209 milioni di euro.

Il portafoglio ordini ha riportato una contrazione del 4% su base trimestrale a 28,756 miliardi di eruo, contro il record di 29,8 miliardi di fine 2023.

Saipem: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che i risultati del primo trimestre di Saipem hanno mostrato una crescita sostenuta del fatturato e dell’Ebitda, grazie alla performance delle attività offshore, mentre la redditività della parte onshore resta prossima al breakeven.

A livello di generazione di cassa operativa, la performance è in forte crescita e in linea con le attese degli analisti, mentre il miglioramento del debito oltre le stime è motivato da una velocità di esecuzione degli investimenti e leasing repayments inferiori rispetto al budget di Saipem per l’anno.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che i risultati siano coerenti con l’outlook 2024 che prevede ricavi pari a 12,7-13,3 miliardi di euro e un Ebitda di circa il 10%.

Il primo trimestre è stagionalmente più debole e il risultato non è “annualizzabile”, ma la crescita dei principali indicatori è coerente con la guidance.

Gli esperti della SIM milanese si attendono quindi che il set di risultati non abbia implicazioni rilevanti per le nostre stime, confermando così la raccomandazione “hold” su Saipem, con un prezzo obiettivo a 2 euro.

Saipem: cauta anche Mediobanca

Non si sbilanciano neanche i colleghi di Mediobanca Research, che oggi hanno reiterato il rating “neutral”, pur riconoscendo che la società ha registrato una performance robusta nel primo trimestre.

Saipem al vaglio di Morgan Stanley

A scommettere su Saipem è Morgan Stanley, che oggi ha ribadito l’invito a sovrappesarlo in portafoglio, con un target price a 2,75 euro.

Secondo gli analisti, i risultati dei primi tre mesi dell’anno sono stati sostanzialmente in linea con le attese, dopo un quarto trimestre molto ricco di eventi, e mostrano il naturale progresso del piano industriale presentato lo scorso trimestre.

Saipem: la view di Banca Akros e di Jefferies

Bullish anche la view di Banca Akros, che oggi ha lasciato invariata la raccomandazione “buy”, con un fair value a 3 euro.

Per gli analisti, la trimestrale di Saipem ha mostrato un forte miglioramento in termini di ricavi e margini.

A caldeggiare l’acquisto del titolo è anche Jefferies, con un prezzo obiettivo a 2,75 euro, sulla scia dei conti definiti migliori delle aspettative.

Chi è Marco Cucolo: carriera e vita privata del fidanzato di Lory Del Santo

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Tante le curiosità riguardo la vita privata di Lory Del Santo e, tra queste, vi sono quelle legate alla sua dolce metà, Marco Cucolo.

Dal lavoro all’amore con la donna dello spettacolo: scopriamo chi è il compagno di Lory Del Santo.

Chi è Marco, il compagno di Lory Del Santo?

Le avventure di Lory Del Santo vissute nel corso della sua vita sono molteplici e, negli ultimi anni, può contare sul sostegno del suo compagno, Marco Cucolo, il quale legame sembra sempre più forte.

Il rapporto con la showgirl dura infatti da più di sette anni e, nel corso del tempo trascorso insieme, il compagno di Lory Del Santo si è fatto conoscere dal pubblico del piccolo schermo, divenendo protagonista assieme alla sua compagna di una delle prime edizioni di Pechino Express.

Il loro amore è sbocciato sui social nel 2015 e da quel momento i due non si sono più lasciati, dimostrando come il loro legame sia in grado di resistere alle intemperie e, soprattutto, alla loro differenza d’età.

Quanti anni ha Marco Cucolo?

Uno dei primi ostacoli che la coppia ha dovuto superare è stato legato alla differenza d’età: Marco infatti è nato nel 1992 e aveva solo 21 anni quando ha conosciuto Lory Del Santo.

È stata proprio la mamma di Marco a rivelare la difficoltà iniziale di accettare questa relazione, rendendosi però successivamente conto della felicità provata dal figlio grazie alla vicinanza alla showgirl.

Che lavoro fa Marco Cucolo?

Dopo aver rivelato le curiosità su Giulio Fratini, fidanzato di Elisabetta Gregoraci, non resta che scoprire alcuni dettagli sulla vita di Marco Cucolo.

Prima ancora di conoscere Lory Del Santo, Marco era già entrato a far parte del mondo dello spettacolo, iniziando la carriera come modello.

A questo percorso è seguito il suo ingresso nel mondo televisivo, prima con Pechino Express e poi all’Isola dei Famosi.

Non è finita qui, in quanto Marco Cucolo è anche influencer, videomaker, attore e regista, lavorando dietro le quinte della web serie The Lady.

Cosa fa ora Lory Del Santo

Tanti i successi ottenuti da Lory Del Santo nel corso della sua carriera e, tra questi, vi sono quelli che l’hanno resa nota al pubblico del piccolo e del grande schermo.

L’Isola dei Famosi, Pechino Express e Il Grande Fratello Vip sono solo alcuni dei reality a cui la showgirl ha preso parte negli ultimi anni, senza dimenticare la web serie che l’ha resa famosa, The Lady.

Ai momenti davanti la telecamera, si alternano però anche dei periodi in cui Lory Del Santo preferisce allontanarsi dallo schermo, dedicando del tempo alla cura personale e lontano dai riflettori.

Leggi anche: Chi è Rosanna Lodi, la nuova concorrente dell’Isola dei famosi

Bonus busta paga, arriveranno questi 80 o 100 euro in più? Tutti i dettagli

La possibilità di un bonus busta paga di circa 80 o 100 euro è sempre più concreta. L’ipotesi è stata studiata nei minimi dettagli nel nuovo decreto legislativo in materia di IRPEF e IRES che sarà presentato in Consiglio dei Ministri oggi pomeriggio, 23 aprile 2024. Scopriamo tutte le novità e chi potrà usufruire di questo eventuale bonus.

Bonus busta paga: quali sono le opzioni da presentare in Consiglio dei Ministri

Al momento bisogna usare ancora il condizionale perché si tratta di una semplice ipotesi contenuta in una bozza a cui sta lavorando anche il ministero dell’Economia e delle Finanze. L’idea generale è quella di aumentare la tredicesima e dunque tale bonus andrebbe a gonfiare la busta paga relativa allo retribuzione aggiuntiva che coincide con il periodo natalizio.

Anche le cifre non sono state ancora ben definite. Si sta decidendo tra 80 e 100 euro ma non si esclude che si possa usufruire di entrambe le cifre in alcuni casi particolari.

Ovviamente questo bonus non sarà messo a disposizione di tutti i lavoratori, ma esistono dei criteri minimi e severi da rispettare per poterne usufruire. In una prima bozza si parlava di un bonus aggiuntivo per i contribuenti con reddito fino a 15.000 euro, già ad oggi beneficiari del trattamento integrativo in busta paga erogato da gennaio a dicembre, tredicesima esclusa, per un valore pari a 100 euro mensili.

Il quotidiano Il Sole 24 Ore ha però riportato un’anticipazione alla vigilia del Consiglio dei Ministri: dagli 80 euro aggiuntivi in busta paga si potrebbe passare ad un bonus di Natale di 100 euro da erogare ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro con un/una coniuge e almeno un figlio/a a carico.

Chi finanzierà quest’operazione e quanto costa allo Stato

Erogare bonus, che sia facendo risparmiare sulle tasse o che sia aggiungendo direttamente denaro in busta paga, è sempre molto costoso. La premier Meloni e il ministero dell’Economia e delle Finanze lo sanno fin troppo bene e hanno chiaro il quadro della situazione.

Da un lato si potrebbe semplicemente non approvare la bozza o eliminare i provvedimenti relativi al bonus in busta paga. Dall’altro, invece, si potrebbe pensare di finanziare quest’operazione grazie alle maggiori entrate che derivano dal patto tra Fisco e Partite IVA, ossia il concordato preventivo biennale.

La spesa che dovrà sostenere lo Stato italiano non è di poco conto in quanto il costo dell’erogazione dei bonus in busta paga da 80 o 100 euro ammonterebbe a circa 100milioni di euro, motivo per cui sarà necessario valutare bene le opzioni da approvare o meno in Consiglio dei Ministri.

Leggi anche: 1° maggio in busta paga: ecco quanto è pagato e come cambia lo stipendio

Mondiale per Club 2025, Apple vicina a uno storico accordo di esclusiva per i diritti tv

Apple sarebbe vicina ad accaparrarsi i diritti tv del Mondiale per Club 2025. La società di Cupertino, infatti, parrebbe prossima a un accordo di esclusiva con la FIFA che sarebbe di portata storica, essendo anche il primo Mondiale per Club in cui sono coinvolte ben 32 squadre, di cui 12 europee, dal 12 giugno al 15 luglio 2025.

Diritti tv Mondiale per Club 2025: Apple vicina all’accordo

Mentre a DAZN e Sky sono stati assegnati i diritti televisivi della Serie A fino al 2029, nuovi accordi riguardano il Mondiale per Club, che si disputa nel 2025. Come riportato dal New York Times, infatti, Apple sarebbe vicina a stringere con la FIFA un accordo d’esclusiva per la trasmissione delle gare del Mondiale per Club del 2025. Secondo le prime indiscrezioni, il contratto si aggirerebbe attorno al miliardo di dollari, ben sotto i 4 miliardi inizialmente chiesti dalla Federazione calcistica per la messa in onda dell’evento.

Non è ancora stato precisato se le gare saranno disponibili in chiaro o, come già avviene per alcuni sport, se dovesse rivelarsi necessario sottoscrivere un abbonamento ad Apple TV per assistere alle partite. Per la FIFA, inoltre, si tratterebbe di una prima volta, in quanto quello con la società di Cupertino sarebbe un accordo a livello mondiale per i diritti della competizione. Proprio questo elemento lascerebbe perplessi alcuni dirigenti della Federazione, non proprio inclini a cedere a una sola azienda l’esclusiva sul Mondiale per Club.

Apple nel mondo dello sport

Per la Apple, tuttavia, non si tratterebbe propriamente di una prima volta. L’azienda statunitense, infatti, si è già tuffata nel mondo dello sport, anche in diretta.

Nel 2022 la casa di Cupertino ha stretto un accordo decennale con la MLS (Major League Soccer, il massimo campionato calcistico statunitense) per 2.5 miliardi di dollari. Inoltre, ha firmato un contratto con la MLB per l’emissione del Friday Night Baseball, il doppio appuntamento del venerdì con il campionato di baseball USA.