AS Roma fuori dalla borsa: i possibili scenari

L'AS Roma potrebbe andare fuori dalla borsa dopo la compravendita delle azioni da parte dei Friedkin, i proprietari americani. Ecco i possibili scenari.

La stagione 21/22 per l’AS Roma è stata molto lunga e faticosa, ma si è conclusa con la vittoria della prima Conference League della storia. I Friedkin dopo aver preso Mourinho lo scorso anno come allenatore, e avergli comprato diversi giocatori, adesso attuano una strategia diversa, che vede la possiblità di portare la ‘AS Roma fuori dalla borsa.

AS Roma fuori dalla borsa

Se i Friedkin vorranno realmente portare l’AS Roma fuori dalla borsa, vorrà dire che compreranno totalmente tutte le azioni della società. Questo in gergo è detto “delisting“, e appunto serve a una o più persone rappresentanti di un gruppo o di un fondo di acquisire tutta una società, nella fattispecie il club capitolino.

Ciò ha già portato, a partire dallo scorso mese di maggio, gli americani a salire al 90% delle azioni detenute. Adesso, si punta al 100% in questo mese di giugno, così da avere più libertà sul mercato. Certo, la spesa da fare non è poca, ma i milioni non sono un problema.

Al momento mancano altri 27 milioni di euro per completare l’obiettivo che i Friedkin si sono preposti per portare fuori dalla borsa la loro AS Roma, e sembra proprio che il tempo sia giunto. Tutto ciò ovviamente ha non uno, bensì diversi motivi.

I vantaggi

Se, come sembra, i Friedkin riusciranno a portare l’AS Roma fuori dalla borsa, lo faranno per dei motivi molto validi e soprattutto vantaggiosi. Innanzitutto, ecco che dal punto di vista cosiddetto operativo, si potrà agire più facilmente e con più libertà rispetto ai vincoli imposti dalla quotazione a Piazza Affari.

Quest’ultima, infatti, porta a obblighi e controlli molto stringenti sia sullo staff, sia sulle risorse che il club detiene. Ciò, evidentemente, fa perdere tanto tempo alla proprietà, che vorrebbe invece usare lo stesso in modo migliore e a proprio vantaggio.

Ancora, inoltre, i vantaggi di uscire fuori dalla borsa per l’AS Roma sono molteplici per quanto riguarda il mercato dei giocatori. Acquisti, prestiti e vendite degli stessi potranno essere fatti con più facilità e semplicità, così come il rinnovo dei calciatori in scadenza.

Il vero obiettivo

Se lo scenario che i Friedkin vogliono dovesse essere raggiunto, cioè appunto quello di avere l’AS Roma fuori dalla borsa di Piazza Affari, ecco che allora lo scenario preferito e pensato da parte degli americani, andrebbe a comporsi con più facilità.

Stiamo parlando, ovviamente, della costruzione del nuovo stadio della squadra giallorossa. Fino a qualche anno fa, quando c’era ancora Pallotta, la questione dello stadio sembrava cosa fatta, ma poi diverse cose non sono andate per il verso giusto, e nemmeno il cambio di proprietà è servito a migliorarle.

I Friedkin si sono scontrati con vari problemi, non solo derivanti dal comune, ma anche dalle lungaggini burocratiche italiche. Per questo, si è deciso che lo stadio dell’AS Roma non poteva essere costruito. Se però, la società dovesse uscire fuori dalla borsa, gli ameriani potranno con più facilità arrivare al loro obiettivo.

Non solo stadio: i Friedkin vogliono ottimizzare

La decisione di portare l’AS Roma fuori dalla borsa e quindi dalle quotazioni di Piazza Affari, non vanno nella sola direzione della costruzione dello stadio. Ovviamente, si tratta del vero obiettivo per diventare una squadra di livello mondiale, ma è solo il centro di tutto.

Attorno all’eventuale nuovo impianto capitolino per i giallorossi, infatti, ecco che girano tutta una serie di investimenti atti a ottimizzare in pieno la struttura della società, comprese ovviamente le risorse per acquisire nuovi giocatori, e puntare a qualche trofeo pure l’anno prossimo, dopo la conquista della Conference League.

Ottimizzare, inoltre, vuol dire per i Friedkin centralizzare le disponibilità dei liquidi, così da disperderne di meno sulle attività considerate meno importanti, quelle che come suddetto fanno perdere tempo oltre che risorse. Il tutto con l’obiettivo di migliorare la posizione dell’AS Roma in Italia e nel mondo.

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La strategia dei Friedkin con i soci

Come detto, per portare l’AS Roma fuori dalla borsa, i Friedkin dovranno acquistare tutte o quasi le azioni che non posseggono. Agli americani basta il 95% per poter uscire dai vincoli della quotazione a Piazza Affari, così da avere tutti i vantaggi sopra descritti.

Per fare questo, però, c’è bisogno che i soci del club giallorosso decidano di vendere. In gran parte, essi hanno già deciso di farlo, non solo per il tornaconto economico, bensì anche per un beneficio relativo al campo. Infatti, sono stai indicati dalla proprietà come “super tifosi“.

Questo appellativo dato dalla stessa società AS ROMA ai soci, consta nel fatto di essere gratuitamente parte di una super offerta. Questa permetterà di entrare in una specie di programma tutto dedicato a loro, per il quale evidentemente ci saranno delle attività legate alla fidelizzazione. Ciò, tuttavia, solo in caso di raggiungimento del 95% delle azioni del club da parte dei Friedkin.

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