Nella notte i ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea hanno approvato la fine della vendita di veicoli con motori a combustione in Europa entro il 2035.
Auto diesel e benzina: stop alle vendite dal 2035 in Europa
Viene di fatto confermata la proposta avanzata a luglio 2021, sancendo il passaggio completo ai motori elettrici e il definitivo abbandono di quelli alimentati a benzina e diesel.
Su richiesta di Paesi tra cui Germania e Italia, l’UE-27 ha anche deciso di prendere in considerazione un futuro via libera per l’uso di tecnologie alternative come combustibili sintetici o ibridi plug-in, se possono ottenere la completa eliminazione delle emissioni di gas serra.
Emendamento Ferrari: in cosa consiste?
Equita SIM evidenza che è stata approvata anche una proroga di 5 anni dell’esenzione dagli obblighi di CO2, concessa ai produttori cosiddetti “di nicchia”, ovvero quelli che producono meno di 10mila veicoli all’anno fino alla fine del 2035, il cosiddetto “emendamento Ferrari”. Queste misure devono ora essere negoziate con i membri del Parlamento europeo.
Ferrari soffre a Piazza Affari
Intanto, la notizia della proroga per i produttori di nicchia non è di alcun aiuto per Ferrari che oggi finisce sotto pressione a Piazza Affari.
Dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di oltre mezzo punto percentuale, il titolo oggi è tra le peggiori blue chip, con una evidente sottoperformance rispetto al Ftse Mib.
Negli ultimi minuti Ferrari passa di mano a 173,75 euro, con una flessione del 2,85% e oltre 124mila azioni scambiate fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 350mila.