Terapia citoriduttiva: cos’è il trattamento a cui si è sottoposto Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi, affetto da leucemia mielomonocitica cronica, è sottoposto alla terapia citoriduttiva. Scopriamo cos'è e i farmaci utilizzati.

L’ex premier e presidente di Forza Italia è sottoposto a terapia citoriduttiva per contenere l’anormale produzione di leucociti o globuli bianchi.

Scopriamo insieme in cosa consista questa terapia, quali sono i farmaci utilizzati e quando intervenire con questo trattamento.

Terapia citoriduttiva: cos’è e come funziona

La terapia citoriduttiva è uno dei trattamenti impiegati nella gestione della leucemia mielomonocitica cronica, con lo scopo di bilanciare la produzione cellulare a livello del midollo osseo.

Il trattamento, sfortunatamente, non serve per eliminare del tutto la malattia: funziona come terapia di mantenimento per spegnere la fase acuta di leucemia.

I farmaci citoriduttivi agiscono a livello del midollo osseo, luogo in cui vengono prodotto gli elementi costitutivi del sangue, ovvero globuli rossi, bianchi e piastrine.

In presenza di leucemia mielomonocitica cronica, ad essere iperprodotti sono i globuli bianchi: quando il midollo produce in grande quantità solo una tipologia di cellule, le altre vanno in sofferenza in quanto non trovano più posto.

Proprio in questo caso entrano in gioco le terapie citoriduttive, le quali consistono nella riduzione degli elementi non funzionanti nel circolo sanguigno, aumentando le capacità di difesa del nostro organismo.

Diversi sono i farmaci impiegati per questa terapia: scopriamo insieme tutti i dettagli.

Quali sono i farmaci utilizzati per la terapia citoriduttiva

I farmaci più comuni utilizzati nella terapia sono quattro:

  • interferoni, ovvero proteine prodotte naturalmente dalle cellule immunitarie. Questa terapia attiva il sistema immunitario per colpire e distruggere le cellule indesiderate. Gli interferoni vengono somministrati tramite iniezione;

  • idrossiurea, un chemioterapico disponibile in capsule, in grado di ridurre tutte le cellule prodotte dal midollo osseo;

  • Ruxolitinib, farmaco che ha la medesima funzione dell’idrossiurea, impiegato soprattutto quando quest’ultima non offre i benefici sperati;

  • anagrelide, solitamente somministrata in capsule, è utilizzata per la riduzione delle piastrine.

Una volta scoperti i farmaci utilizzati, bisogna segnalare che la terapia non viene applicata sempre: ci sono dei determinati casi in cui intervenire con questo trattamento.

Terapia citoriduttiva: quando intervenire con questo trattamento

La terapia citoriduttiva viene tendenzialmente applicata quando, il paziente affetto da leucemia mielomonocitica cronica, è anziano e non è in grado di sostenere il trapianto di midollo osseo.

Bisogna sempre ricordare che questa terapia non elimina del tutto la malattia, ma serve a spegnere la situazione acuta, permettendo di evitare eventuali complicanze.

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