Ulteriore proroga allo smart-working: ecco i fortunati!

Scatta un'altra proroga allo smart-working! Non per tutti, ma solo per alcuni fortunati! A chi si rivolge? Vieni a scoprirlo qui.

Ebbene sì, oggi torniamo a parlare della modalità di lavoro che ha maggiormente contrassegnato questi ultimi anni. 

Esatto, stiamo parlando dello smart-working, chiamato anche lavoro agile e solitamente contrassegnato con il lavoro da remoto. In realtà, lo smart-working significa nella pratica lavorare per obiettivi e non solo in base all’orario lavorativo. 

Insomma, si tratta di una modalità di lavoro che ha preso piede durante il periodo contrassegnato dal Covid-19 in maniera obbligata e che inizialmente ha suscitato non pochi problemi. Infatti, durante il lockdown forzato del 2020, sono state molte le persone che si sono ritrovate a lavorare dalle loro case. 

Eppure, con il passare del tempo, sempre più persone hanno apprezzato i benefici che lo smart-working può portare, sia dal punto di vista economico (minori spese per carburante o pasti fuori) sia dal punto di vista sociale (maggior tempo da dedicare alla propria famiglia o alle proprie passioni). 

Ebbene, dopo l’approvazione definitiva del Governo Draghi al Decreto Riaperture, abbiamo assistito ad un’ulteriore proroga dello smart-working! Ma questa come funziona? E, soprattutto, chi sono i fortunati che potranno usufruire? Andiamo a scoprire le ultime in questo articolo!

Proroga dello smart-working: le ultime del Decreto Riaperture!

Ma quindi, quali sono state le novità in fatto di smart-working approvate nel corso del decreto Riaperture? Andiamo a scoprirle nel dettaglio insieme. 

Insomma, devi sapere che, per mezzo di questo decreto, lo smart-working ha subito un’ulteriore proroga, per alcuni fortunati. 

Infatti, il decreto si è soffermato particolarmente sulle misure relative al lavoro da remoto legate alla pandemia, prima tra tutte lo smart-working. 

Inoltre, nella Legge numero 52 del 19 maggio 2022 abbiamo assistito anche ad una disposizione relativa alla salute ed alla sicurezza sul lavoro, sia in presenza che a distanza. 

Insomma, anche il lavoro da remoto, come abbiamo potuto constatare in questi anni, presenta alcuni rischi legati alla salute, specie quella mentale. 

Dato che la salute mentale dev’essere intesa di pari importanza di quella fisica, è necessario predisporre delle misure ad hoc anche per lo smart-working. 

Per queste decisioni si attende l’applicazione definitiva dopo la conferenza Stato-Regioni che avrà luogo entro e non oltre il 30 giugno 2022. 

Eppure, la legge in questione ha deciso di prorogare lo smart-working per alcune categorie di soggetti.

Vuoi scoprire chi sono i fortunati che potranno beneficiare dello smart-working ancora per un po’ di tempo? Andiamo a scoprirlo nel dettaglio nel prossimo paragrafo. 

Proroga dello smart-working: ecco chi sono i fortunati che ne beneficiano!

Prima di scoprire chi saranno coloro che beneficeranno della proroga dello smart-working, dobbiamo fare una piccola specifica. 

Infatti, lo smart-working non è nato con il Covid-19, anche se in questo periodo ha avuto la sua più vasta diffusione. 

Tuttavia, anche se la misura esisteva da tempo, la procedura necessaria per poter aderire a questa modalità di lavoro è tutt’altro che semplice. 

Infatti, i numerosi “inghippi” burocratici rendono la richiesta di accesso allo smart-working davvero complessa e, pertanto, quando si parla di proroga dello smart-working non si intende nel dettaglio una proroga della misura, ma una proroga all’accesso semplificato a questa modalità di lavoro agile. 

Ora che abbiamo chiarito questo primo punto fondamentale, andiamo a conoscere chi saranno i fortunati che beneficeranno della proroga dello smart-working. 

Prima di tutto dobbiamo citare i lavoratori fragili, per i quali il Decreto Riaperture ha prorogato la possibilità di lavorare da remoto fino alla data del 30 giugno 2022

Attenzione: coloro che adotteranno tale sistema potrebbero essere adibiti a mansioni differenti, nel caso in cui il loro lavoro non potesse essere svolto da remoto. 

Inoltre, è importante sottolineare che, sempre fino al 30 giugno 2022, resta possibile equiparare l’assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero. 

Ma non abbiamo finito qui! Chi sono gli altri beneficiari dello smart-working che potranno usufruire ancora? Andiamo a scoprirlo insieme!

Altri beneficiari della proroga dello smart-working: ecco chi sono!

Come abbiamo visto, coloro che presentano delle fragilità avranno la possibilità di accedere alla modalità di smart-working semplificato fino alla data del 30 giugno 2022. 

Eppure, ci sono altre categorie di lavoratori che potranno ricorrere a tale modalità di lavoro per un tempo maggiore. 

Infatti, le attuali disposizioni restano in vigore fino alla data del 31 luglio 2022 e, di conseguenza, anche i genitori di figli di età inferiore ai 14 anni possono proseguire con lo smart-working. 

Attenzione: ci teniamo a specificare che questo vale per coloro che sono lavoratori dipendenti del settore privato. 

Infatti, per la Pubblica Amministrazione, la procedura semplificata per accedere allo smart-working è stata dismessa nel corso del 2021 dal Ministro Renato Brunetta

Infine, sempre per quanto riguarda il settore privato, la data ultima che segna la possibilità di accedere allo smart-working semplificato è stata prorogata fino al 31 agosto di quest’anno. 

Nel dettaglio: proroga dello smart-working al 30 giugno per i lavoratori fragili!

Dunque, ora che abbiamo capito chi saranno coloro che potranno beneficiare dell’automatica proroga dello smart-working, come voluto dal Decreto Riaperture, andiamo a vedere i due casi nel dettaglio. 

Prima di tutto abbiamo la casistica relativa ai lavoratori fragili che, secondo quanto stabilito dalla Legge numero 52, potranno accedere allo smart-working fino alla fine del mese corrente. 

Questo vuol dire che tutti coloro che presentano delle patologie croniche riconosciute dal Ministero della Salute, avranno la possibilità di lavorare da remoto. 

Ovviamente, per poter accedere a questo beneficio sarà fondamentale presentare una certificazione utile ad attestare il rischio che il lavoratore corre recandosi a lavorare in ufficio. Inoltre, il periodo di assenza del lavoratore sarà ancora equiparato al ricovero ospedaliero, sempre fino alla data del 30 giugno 2022. 

Infine, come abbiamo affermato in precedenza, qualora il lavoro svolto in sede dal lavoratore fragile non dovesse essere compatibile con lo smart-working, verranno svolte mansioni diverse da remoto. Oppure, sarà possibile svolgere attività specifiche di formazione professionale, anche in questo caso in modalità agile, quindi da remoto. 

Prorogato anche lo smart-working per i genitori con figli sotto i 14 anni! Ultime!

Come abbiamo visto in precedenza, non sono solo i lavoratori fragili coloro che potranno usufruire della proroga dello smart-working grazie al Decreto Riaperture. 

Infatti, anche coloro che lavorano nel settore privato ed ganno figli di età inferiore a 14 anni potranno accedere allo smart-working fino alla data del 31 luglio 2022. 

Allo stesso modo, anche tutti i dipendenti che risultano essere maggiormente esposti a rischi di contagio possono richiedere la sorveglianza sanitaria entro la stessa data. 

Ma ci sono delle regole da rispettare? Ebbene, per quanto riguarda i genitori con figli minori di 14 anni, la risposta è affermativa. 

Infatti, per poter accedere allo smart-working non dovrà essere presente un altro genitore che beneficia di prestazioni reddituali a seguito di sospensione o cessazione dell’attività oppure, semplicemente, un altro genitore che non lavora. 

Attenzione: ricordiamo ancora una volta che questa possibilità riguarda solo i lavoratori del settore privato in quanto nella Pubblica Amministrazione la modalità semplificata di accesso allo smart-working è stata dismessa nel 2021. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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