Ftse Mib: bel segnale rialzista. Che succede ora? I titoli buy

Il Ftse Mib si è riportato sopra dei livelli importanti, aprendo le porte ad ulteriori salite: ecco fin dove. L'analisi di Alessandro Cocco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Dopo la pausa di ieri il Ftse Mib ha ripreso con decisione la via dei guadagni oggi, spingendosi oltre quota 20.000 punti. Cosa aspettarsi nelle prossime sedute?

Il Ftse Mib oggi ha aperto le contrattazioni in gap-up in area 19.900 e ha allungato ulteriormente il passo, dando vita ad un bel rally.

La cosa interessante è che l'indice si è riportato sopra i 19.913 punti, minimi del 14 agosto 2019 e questo a mio avviso è un segnale rialzista.

Mi aspetto che il Ftse Mib possa allungare ulteriormente il passo ora con target finale in area 22.000, previo superamento dei 21.000 punti, dove troviamo i minimi del 3 ottobre dello scorso anno.

La mia view su Piazza Affari resta positiva e mi aspetto una prosecuzione del rialzo per il Ftse Mib, il cui trend si sta mostrando piuttosto solido.

L'indice sta vivendo una serie di sedute positive dal 20 maggio e si sta approssimando però a delle soglie di prezzo da cui potrebbe anche ritracciare.

Se andiamo a tracciare una trendline dal minimo del 22 maggio a quello dell'1 giugno, vediamo che il Ftse Mib è in un trend molto solido.

La violazione dei massimi di ieri, seguita oggi da quella dei 19.913 punti, potrebbe far allungare l'indice con un po' di volatilità verso area 21.000.

Un ritracciamento non sarà da escludere a priori, vista la strada percorsa al rialzo fino ad ora. Guardando verso il basso segnalo in primis per il Ftse Mib i 19.531 punti e in seguito i 19.000/18.994 punti.

Questa seconda soglia di prezzo deve essere assolutamente difesa per far sì che l'indice continua a salire visto che diversamente si tornerà sui massimi di fine aprile in area 18.300.

Bper Banca e Banco BPM oggi sono stati i due migliori bancari, con un rally poderoso. Cosa può dirci di questi due titoli?

Bper Banca oggi ha violato con forza la resistenza a 2,38 euro e ora bisognerà fare attenzione all'area dei 2,68/2,8 euro che bisognerà violare se si vorrà assistere ad un ritorno sui massimi del 25 maggio a 3,13 euro, principale target per il titolo ora.

I volumi di scambio oggi sono stati molto forti e questo di fatto ha avvalorato la bontà della rottura della resistenza a 2,38/2,4 euro.

Questa soglia sarà da monitorare ora come supporto chiave da non abbandonare per evitare che Bper Banca rischi di tornare in area 2 euro.

Banco BPM ora sta seguendo bene il Ftse Mib dopo essere rimasta indietro in una congestione che lo ha tenuto bloccato a ridosso dei minimi storici.

La svolta si è avuta con la rottura al rialzo dei 2,18 euro che ha permesso un approdo in area 1,25 euro, mentre oggi Banco ha violato i massimi del 25 marzo a 1,38 euro.

A questo punto ci aspettiamo la chiusura del gap-down del 9 marzo a 1,5 euro, oltre cui si guarderà a quello del 6 marzo a 1,55 euro.

Una volta superati questi due ostacoli Banco BPM potrebbe anche salire ancora, ricordando però che a 1,55 euro si troverà già nei pressi dei minimi del 13 agosto, del 28 maggio e dell'1 febbraio dello scorso anno.

L'area degli 1,55 euro sarà quindi difficile da superare e non dovrà stupire quindi un ritracciamento da quei livelli. Al ribasso la prima soglia da monitorare è a 1,33/1,31 euro, sotto cui Banco BPM tornerebbe verso 1,16/1,12 euro.

Saipem ha brillato oggi a Piazza Affari ed è riuscito a fare meglio di ENI. Qual è la sua view su questi due titoli?

ENI sta beneficiando della ripresa del petrolio e del buon rialzo del Ftse Mib, tirandosi così fuori dalla negatività che lo aveva portato a disegnare sul grafico una bandiera.

Il titoo oggi ha rotto i 9,14 euro, massimi del 30 aprile, oltre cui potrà allungare il passo verso i 10 e i 10,2 euro, arrivando quasi a chiudere il gap del 9 marzo a 10,23 euro.

Simile il discorso per Saipem che a differenza di ENI subito dopo il crollo ha reagito meno, rimanendo fermo tra i 2,07 e i 2,59 euro, dove aveva segnato i massimi il 3 aprile.

Il titolo oggi si è riportato su questi top, violati i quali Saipem andrà a chiudere il gap del 9 marzo a 2,83 euro. Per Saipem sarà importante non scendere sotto i minimi di oggi a 2,38 euro, la cui rottura aprirà le porte ad una discesa verso i 2,2 euro prima e i 2,1 euro in seguito.

Anche Fca oggi ha performato molto bene, mostrando più forza del Ftse Mib grazie all'attesa per gli incentivi alla rottamazione. Ci sono le condizioni per ulteriori salite?

Fca ha rotto quota 8,5 euro e ha accelerato con decisione al rialzo, candidandosi ad ulteriori salite a patto che il Ftse Mib continui a performare bene.

Il titolo può puntare ora al massimo del 10 marzo a 9,8 euro, resistenza da violare per andare a chiudere il gap del 9 marzo intorno a 10,5 euro.

Personalmente vedo un target ancora più alto a 11 euro, dove Fca troverà i minimi del 16 agosto e del 3 ottobre 2019.

Questo sarà il livello che potrà bloccare ulteriori salite dei corsi almeno in prima battuta.

Al ribasso, sotto gli 8,5 euro, massimi del 30 aprile, si potrebbe compromettere la view rialzista con il rischio di discese verso quota 8 euro prima e in seguito in direzione di area 7,5 euro.