Pensioni, l’Inps ti regala 930 euro? Attento è una truffa!

Non c'è assolutamente nessuna pace per le persone che sono in pensione e vogliono godersi il meritato riposo. L'Inps regala 930 euro.

Non c’è assolutamente nessuna pace per le persone che sono in pensione e vogliono godersi il meritato riposo. L’Inps regala 930 euro. Ma attenzione, siamo davanti all’ennesimo tentativo di truffa, per il quale l’istituto nazionale di previdenza sociale non c’entra proprio per niente. Anzi, in un certo senso, ne è addirittura una vittima.

L’Inps ha infatti provveduto a denunciare – ad utenti ed a quanti stiano percependo una pensione – che in questi giorni è in atto l’ennesimo tentativo di truffa, che sta procedendo tramite smishing. Un inganno vero e proprio, che starebbe arrivando in questi giorni tramite sms o email, che continuano ad essere tra i principali mezzi prediletti dai cyber criminali. Attraverso questi mezzi, i truffatori di turno, tentano di accedere ai dati sensibili delle loro inconsapevoli vittime, per poi mettere mano ai loro risparmi.

Inps, la comunicazione via social

L’Inps si è mosso molto velocemente ed ha allertato quanti stiano ricevendo la pensione e gli utenti in generale di questo nuovo tentativo di truffa. Attraverso un allarme lanciato sulle proprie pagine social ha spiegato come si stanno muovendo i cyber criminali per truffare gli ignari cittadini. Il sistema utilizzato è collaudato da tempo e prevede l’invio di un sms alla vittima presa di mira, che scoprirà in questo modo che l’Inps ha effettuato un accredito di 930 euro sul suo conto corrente. I truffatori sperano, in questo modo, di convincere il soggetto a seguire pedissequamente le istruzioni che gli sono state fornite, in modo da riuscire a carpire tutte le informazioni necessarie per riuscire ad accedere al suo conto corrente. 

Il messaggio, tra l’altro, trae molto in inganno. Il testo è, infatti, il seguente:

Inps: Pagamento di 930 euro fallito per mancanza di aggiornamento dei dati bancari, aggiorni subito.

La malcapitata vittima viene, in questo, invitata ad aggiornare i propri dati per correggere l’errore, che avrebbe impedito il corretto accredito dell’importo. Stando a quanto indicato nell’avviso, l’intoppo potrebbe essere risolvo molto velocemente, cliccando su un link appositamente fornito. E qui sorgono i veri problemi per le vittime: chi dovesse cliccare sul link sarà connesso ad un sito creato apposta per l’occasione, ideato graficamente simile a quello dell’Inps. L’utente, in questo modo, provvede a fornire tutti i propri dati sensibili, che vengono immediatamente carpiti dai malviventi per trafugare i risparmi dei malcapitati.

Inps, pensioni e le truffe ai danni dei risparmiatori

Purtroppo quello appena scoperto e segnalato dall’Inps è solo una delle tante truffe messe in atto dai criminali, per carpire i dati dei risparmiatori e di quanti stiano percependo una pensione. Ricordiamo che non bisogna mai consegnare i propri dati sensibili via mail o attraverso un sms: in caso di dubbi è sempre opportuno chiamare la Polizia Postale, i Carabinieri o la Guardia di Finanza. È sempre importante tenere a mente che nessun istituto di credito, ma nemmeno l’Inps, richiede l’invio dei propri dati online, ma nemmeno invita gli stessi a fornire le proprie credenziali per accedere al conto corrente.

Non importa se sia una persona che riceve ogni mese la propria pensione o meno: per tutti vale sempre lo stesso consiglio. Non si deve mai cliccare su dei link la cui provenienza sia dubbia. Ma nemmeno scaricare degli allegati che siano eventualmente presenti in questo tipo di email. Se si hanno dei dubbi che la mail possa essere autentica, il consiglio è quello di contattare telefonicamente l’ente o la banca che l’avrebbe inviato. Nel caso in cui si avesse già commesso l’errore di inviare il tutto, il suggerimento è quello di modificare al più presto ogni singola chiave di accesso.

Truffe: a farla da padrone è la guerra in Ucraina!

Verrebbe da dire che i cyber criminali stanno sempre sul pezzo. Nelle settimane sono aumentate le truffe legate alla guerra in Ucraina, che ha registrato uno spiacevole primato tra spam e phishing. È quanto emerge da un recente rapporto appena presentato da Bitdefender Labs. Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus, spiega che

quanto emerge dal rapporto Bitdefender non sorprende qualunque evento ad alto interesse mediatico rappresenta una opportunità unica per qualunque categoria di attaccante.

Negli ultimi giorni c’è stata una campagna avente come oggetto Sostenete il popolo dell’Ucraina. Ora accettiamo donazioni in criptovaluta. Bitcoin, Ethereum e USDT proveniente da indirizzi IP in Cina, ha registrato decine di migliaia di caselle di posta elettronica, solo il 2 marzo. Il 25% delle email truffaldine era diretto verso il Regno Unito, il 14% negli Stati Uniti, il 10% in Corea del Sud, l’8% in Giappone, il 7% in Germania, il 4% in Romania, e il 2% in Grecia, Finlandia e Italia. Ovviamente, tutte hanno un comune denominatore: truffano ignari utenti, invitandoli a fornire falsa assistenza economica.

In passato – spiega Paganini – abbiamo visto campagne di phishing e malware sfruttare l’interesse degli utenti online per eventi come la pandemia o disastri naturali È facile prevedere che un crescente numero di attori malevoli possa lanciare campagne di malspam e phishing che utilizzano notizie sul conflitto in corso come esca.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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