Borse in rialzo, ma rischi in agguato in questo inizio 2023?

Le Borse sono già salite un bel po' dai recenti minimi: quali le attese per questo primo scorcio del nuovo anno?

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

Le Borse europee viaggiano in salita in questa prima seduta del 2023. Quali le attese per questo primo scorcio del nuovo anno?

Quella di oggi è una seduta un po’ particolare, visto che Wall Street è chiusa per festività, mentre in Europa sta vivendo un week-end più lungo del solito la Borsa londinese, chiusa anch’essa oggi.

I mercati azionari quindi torneranno a muoversi da domani, tenendo presente che questo è un inizio d’anno abbastanza decisivo.

Avremo subito i dati sui pay-rolls statunitensi e sappiamo che peso hanno sull’andamento delle Borse.

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Borse: quali scenari per l’inizio del 2023?

A mio avviso è importantissimo capire subito cosa c’è nella testa degli investitori americani, perché tutti danno per scontato che le Borse debbano scendere fino a marzo.

Sui fondamentali io la penso così e ho già detto nelle scorse settimane che le azioni bluffavano nella salita.

E’ pur vero che abbiamo bisogno di carta in vendita per far scendere il mercato, non basta che non ci siano i compratori, devono esserci anche i venditori.

L’appeal lo da anche il rendimento obbligazionario che sale, quindi la sequenza logica può essere: maggiore propensione delle Banche Centrali a liquidare asset, quindi rendimenti obbligazionari in salita, quindi operatori che da un lato potrebbero essere un po’ spaventati dagli utili prospettici in calo delle aziende, dall’altro attratti da rendimenti obbligazionari di nuovo in salita e molto interessanti.

Mercati e recessione: a cosa guardare?

Quando si potrebbe accentuare questa sequenza di fattori da lei appena citati?

Sicuramente potrà avvenire ogni volta che ci sarà un tema che spingerà i mercati a pensare che la recessione è più vicina.

Uno dei temi può essere quello dei payrolls, se dovessero sorprendere in negativo.

I mercati azionari scendono solo se si mettono gli occhiali della recessione e durante una fase di questo tipo a mettere sotto pressione le Borse è una disoccupazione che sale e poi gli utili prospettici delle aziende corretti al ribasso.

Le Banche Centrali non faranno certo l’elemosina, ma terranno duro per combattere l’inflazione e sanno che se porteranno l’economia più vicina a una recessione veloce, i prezzi scenderanno più rapidamente e loro faranno meglio il proprio mestiere.

Borse: ribassi in vista?

Quali le prospettive quindi per questa prima parte del 2023?

Parlando di aspettative per questa prima parte del 2023 possiamo dire che i prezzi delle azioni sono già risaliti di un bel po’ dai minimi.

Gli utili prospettici, specie se arriverà un po’ di recessione, andranno rivisti ulteriormente al ribasso e siccome i rendimenti delle obbligazioni sono comunque molto interessanti, è palese che la carta in lettera sull’azionario può arrivare, perché può essere di quelli che lo vendono per uno switch sull’obbligazionario.

Ad accelerare questo processo possono essere dei dati macro che raccontano di una recessione che arriva: un dato può essere la disoccupazione in salita, ma anche tagli di posti di lavoro e warning sugli utili.

Dopo di ciò le Banche Centrali diventeranno un elemento chiave: se faranno rapidamente retromarcia i mercati reagiranno bene, ma credo che la Borsa dovrà andrà molto giù per pregare le Banche Centrali.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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