POS rotto: i clienti cacciati dal ristorante. È legale? Ecco cosa c’è da sapere

È legare cacciare i clienti dal ristorante, a causa del POS rotto? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sulle tutele dei clienti al ristorante.

È da qualche giorno che tra le notizie che hanno fatto più scalpore di recente, si parla dell’episodio accaduto a Roma riguardante il tema del POS.

Stiamo parlando della situazione che ha visto coinvolto il giornalista Giancarlo Loquenzi e una sua ospite, i quali sono stati cacciati da un ristorante, una bisteccheria di Roma.

Il motivo? Il ristorante pare abbia cacciato i clienti in quanto sprovvisto di POS.

Da qui, emerge una domanda: è legale che i clienti siano cacciati dal ristorante a causa del POS rotto o addirittura nei casi di assenza del POS? Quali sono le tutele nei confronti dei clienti in queste situazioni?

In questo articolo, quindi, racconteremo la vicenda riguardante il giornalista Loquenzi, cacciato dal ristorante a Roma a causa dell’assenza del POS e vediamo quali sono le tutele per i clienti e i consumatori quando il POS è rotto.

Clienti cacciati dal ristorante per il POS

Dunque, l’episodio di due clienti cacciati da un ristorante romano a causa dell’assenza del POS, che ha visto coinvolto il giornalista Giancarlo Loquenzi e una sua ospite ha sin da subito destato non poche polemiche.

Effettivamente, si tratta di un racconto incredibile che sottolinea, ancora una volta, l’importanza di chiarire come la legge tutela clienti e consumatori per quanto riguarda il metodo del pagamento con il POS.

A sollevare ancor più proteste e lamentele è stata la reazione del ristoratore, ed il trattamento che egli ha riservato nei confronti dei suoi ospiti, scegliendo di cacciarli per l’assenza del POS nella sua attività.

Il problema di base in questa vicenda è che il ristoratore ha deciso di allontanare e cacciare i clienti dal ristorante a causa del POS rotto, dopo che gli ospiti avevano già ordinato.

Effettivamente, i clienti sono stati avvertiti riguardo al problema del POS soltanto dopo aver già effettuato l’ordine del menù.

A questo punto, il gestore della struttura ha cacciato i clienti dal ristorante, senza dare loro la possibilità di consumare i piatti già ordinati e che erano stati anche già serviti al tavolo.

Leggi anche: Pos e commissioni più basse per i pagamenti elettronici: cosa cambia col piano del governo.

Cacciare i clienti per il POS rotto

Ma è legale cacciare i clienti dal ristorante per il POS rotto? È questa la domanda che si sta ponendo negli ultimi giorni l’opinione pubblica, dopo aver ascoltato la vicenda che ha coinvolto il giornalista Giancarlo Loquenzi e una sua ospite in un ristorante romano.

In linea generale, la risposta a questo quesito è che non è affatto legale cacciare i clienti dal ristorante, senza una motivazione valida.

Ciò vuol dire che, una volta concesso agli ospiti di accomodarsi all’interno del locale, il ristoratore può decidere di cacciare un clienti dal suo ristorante, esclusivamente nei casi in cui vi siano specifiche condizioni.

Ad esempio, nei casi in cui un ospite diventa violento nei confronti del ristoratore oppure del personale della struttura, o ancora nei casi in cui un ospite disturba gli altri clienti nel ristorante.

In tutti i contesti, a prescindere dalle motivazioni alla base della decisione di un ristoratore di cacciare il cliente, è chiaramente vietato l’utilizzo della forza, ed il ristoratore è tenuto a fare richiesta per un intervento delle forze dell’ordine.

Ma, occorre nuovamente sottolinearlo, l’episodio che ha coinvolto il giornalista Loquenzi, cacciato dal ristorante a causa del POS rotto, non rientra in nessuna delle casistiche prima citate.

POS rotto: quali sono gli obblighi del ristorante

Dunque, in questo caso, nel momento in cui al cliente viene concessa la possibilità di accomodarsi al tavolo e di ordinare, prende avvio un contratto di ristorazione, di tipo verbale.

Il contratto in questione, dunque, vincola il ristorante ad occuparsi del servizio di tutte le pietanze ordinate, e, di conseguenza, ai clienti di eseguire il pagamento di quanto dovuto.

Per quanto riguarda la questione del POS occorre poi evidenziare che i ristoranti sono tenuti a rispettare per legge, l’obbligo di mettere a disposizione il metodo di pagamento del POS verso tutti i clienti, senza alcun limite e senza alcun sovrapprezzo da pagare.

A questo obbligo, si aggiunge poi il rischio di sanzione per i ristoranti che invece si rifiutano di accettare i pagamenti elettronici tramite POS.

Ma cosa succede nei casi in cui il POS si rompe all’improvviso? Se si verificano episodi di malfunzionamenti del POS, il ristoratore può non consentire il pagamento tramite POS soltanto temporaneamente, ma deve comunque rispettare due obblighi specifici nei confronti dei propri clienti.

In primo luogo, non può cacciare i clienti dal ristorante che vogliono pagare tramite POS, e al contempo, il ristorante non può pretendere che il clienti paghi in contanti.

Il ristoratore, dunque, è tenuto ad avviare i clienti tempestivamente del fatto che il POS sia rotto, proponendo ai clienti metodi diversi da questo. Ad esempio, il pagamento in contanti, ma anche altri mezzi come il bonifico, l’home banking o Satispay.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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