Ftse Mib: analisi del titolo per capire il mercato italiano

Ftse Mib esce fuori da un periodo turbolento, lasciandosi alle spalle il 2020 con una performance invidiabile del 2021

Nonostante alcune società italiane abbiano sede all’estero, le principali sono quotate nel Ftse Mib e sono letteralmente il riflesso dell’economia del Bel Paese.

Tutti siamo a conoscenza del fatto che la pandemia ha inciso in modo globale sull’economia e noi siamo stati tra gli Stati più colpiti.

Nessuno del settore potrebbe dimenticare il ribasso dei primi mesi del 2020 in cui l’indice ha toccato quasi i 15.000 punti. Si può tranquillamente parlare di un terremoto che ha fatto crollare le azioni dell’indice di Piazza Affari ai minimi storici.

Firstonline scriveva di una delle giornate nere peggiori della Borsa di Milano:

Una timida risposta giunge nei mesi estivi con l’attenuarsi della pandemia, ma la ripresa della caduta dura poco perché purtroppo il ritorno del COVID-19 fa breccia nuovamente.

A ottobre si è avuto infatti un ulteriore crollo all’immediata risposta rialzista che si era verificata dopo aver toccato il suddetto minimo in un arco di tempo piuttosto ampio, considerando la nascita dell’indice, attestato nel 2009.

Infatti nell’autunno 2020, Borsainside scriveva:

La notizia ha ovviamente tormentato il mercato, ma fortunatamente la nuova risposta rialzista ha avuto maggiore forza rifacendosi velocemente sulle perdite precedenti e facendo puntare l’indice italiano molto in alto.

Nonostante un anno fortemente ribassista infatti, Ftse Mib oggi si attesta al valore di 27.759, uno dei valori più alti di sempre dopo aver toccato proprio il suo massimo assoluto nell’ultimo periodo.

Il 2022 comincia in modo superlativo per la Borsa di Milano.

Delle 40 società che compongono l’indice, infatti, solo 4 hanno chiuso in rosso il 2021, un risultato invidiabile che We-wealth testimonia:

Insomma cosa dobbiamo aspettarci dal mercato italiano?

Ftse Mib alle porte del 2022

L’avvento del nuovo anno è stato accolto con un clima di entusiasmo non da sottovalutare.

La crescita del 23% del Ftse Mib ha fatto sì che gli investitori non si perdessero d’animo, cosa che era più che possibile data la crescita esponenziale del pericolo Omicron, ormai arrivato dall’Europa alle porte dell’Italia.

L’Italia ad ogni modo regge, è degna di fiducia e i mercati non hanno paura, premiando gli investitori.

In uno degli articoli di Trend online, Lorenzo Raffo precisa la crescita percentuale dei dividendi che aspettano gli speculatori:

Un anno allietato da ritorni non da poco, che serve probabilmente a rallegrare gli azionisti in tempi incerti dopo le ultime dichiarazioni della Fed.

USA spaventa: perché?

Nella giornata di giovedì 6 gennaio 2022, le Borse mondiali hanno sofferto le notizie della banca centrale americana, la Fed.

Oltre alla variante Omicron che ormai sta dilagando, ma continua ad essere in qualche modo “messa in panchina” dai governi di tutto il mondo, c’è l’inflazione che preoccupa moltissimo.

In particolare gli USA hanno fatto presente come perfino le stime già preoccupanti per il 2022-23 fossero da rivedere e di come servisse un intervento ancora più immediato ed efficace rispetto a quello gi dichiarato.

Tra l’altro il bilancio della Fed è in calo, dopo l’esplosiva crescita del periodo pandemico che ha portato il dollaro americano ai massimi più alti dell’ultimo periodo.

Molte sono le dichiarazioni che preoccupano gli investitori e non si con esattezza come reagire, ma Il Sole 24 Ore puntualizza:

Si è addirittura parlato di quattro rialzi, non più tre, con il primo a marzo 2022.

La decisione spaventa i mercati mondiali e porta le Borse ad una risposta di sell-off a catena, indice della paura per un’economia che potrebbe rallentare ulteriormente una volta inasprita la politica delle banche e il diffondersi delle possibili varianti del COVID-19.

Dati sul crollo di Ftse Mib e altri indici mondiali

Le Borse rispondono in modo marcatamente ribassista, senza eccezioni straordinarie.

Wall Street non accoglie bene la notizia, preoccupata già dalle possibili chiusure e deficit economici che attanagliano i Paesi senza distinzione.

Meno di 48 h fa, Borsa italiana scriveva:

Per fare un esempio, Dow Jones ha una performance di -0,47% mentre S&P500 -0,10%, facendo arretrare il mercato borsistico americano che soffre l’attesa della prossima riunione del presidente della banca americana Jerome Powell.

In merito alle notizie della Fed anche l’indice Nikkei di Tokyo tocca -2,88%, la discesa peggiore degli ultimi sei mesi, mentre Francoforte sfiora -0,96% e Parigi -1,10%.

Inoltre i mercati più rischiosi vengono abbandonati da molti, in cerca di porti più sicuri come i titoli di Stato americani che hanno visto una risalita dei tassi d’interesse probabilmente per questa ragione.

Ftse Mib non viene risparmiato, reagendo meglio di molti altri, ma comunque in rosso con i titoli più importanti che non riescono ad evitare la leggera caduta.

Per rendere l’idea: Moncler a -2,8%, Ferrari a -2,5%, Telecom a -0,44%, Exor a -3,34% e Amplifon a -3,71.

Piazza Affari perde nel complesso dei 40 titoli circa 1,8% dopo gli ultimi mesi in costante rialzo e questo agita il mercato che si trova a viaggiare sui minimi tracciati nelle ultime ore.

Analisi tecnica di Ftse Mib

Da un punto di vista mensile, il titolo viaggia ancora a rialzo, la caduta non è bastata a far perdere al titolo l’ottima performance del 2021 e la curva sembra ancora potersi espandersi in chiave bullish.

Tuttavia, se guardiamo i grafici in ottica settimanale o giornaliera, ci accorgiamo di come Ftse Mib stia viaggiando a ridosso di un supporto che potrebbe scaturire in un breakout ribassista se le prossime notizie non dovessero essere confortanti.

L’area di resistenza estesa tra 28.096 e 28.204 è stata abbandonata a favore di uno stazionamento in un area compresa tra 27.600 e 27.837, con una possibile estensione ribassista che potrebbe portare il Mib a quota 27.000.

La situazione positiva con cui si è aperto il nuovo anno non è effettivamente compromessa al momento, ma molti si chiedono quali saranno le conseguenze del debito accumulato sul mercato, in particolare quello italiano, messo nuovamente in scacco dalla pandemia.

Il Domani infatti sottolinea:

Ftse Mib: lo specchio del mercato italiano

Dopo l’ultimo crollo dell’indice avvenuto nel 2020 a causa della pandemia globale, il suo valore ha continuato ad aumentare negli ultimi mesi di pari passo con la ripresa del Paese.

Se volessimo osservare il suo movimento nel grafico e lo paragonassimo all’andamento dell’economia italiana degli ultimi anni potremmo facilmente trovare dei parallelismi e questo ovviamente non deve stupire.

Come sappiamo Ftse Mib raccoglie circa l’80% della capitalizzazione del mercato italiano, raggruppando al suo interno le più grandi aziende che spingono l’Italia, il suo motore in poche parole.

Non a caso il momento peggiore è avvenuto in concomitanza con il diffondersi del virus e solo adesso, quando il Paese sembrava ormai aver vinto la sua battaglia, l’indice è di nuovo schizzato alle stelle. Complici sicuramente gli aiuti europei e governativi che hanno almeno per il momento salvato l’economia italiana.

Tuttavia sarà abbastanza?

All’orizzonte si cominciano ad addensare nuvole, con l’inflazione, il debito e la variante Omicron che cominciano a preoccupare sul serio, incidendo sul Mib e la fiducia degli investitori non poco.

Ftse Mib continuerà il suo rally?

Molti sono negativi a riguardo, complice l’area di resistenza raggiunta sul grafico e i volumi in calo, ma è ancora tutto da vedere. Bisogna almeno capire come si muoveranno lo Stato e le banche nei confronti dell’economia nazionale.

Nel frattempo la settimana si chiude in rosso per la maggior parte dei mercati, salvo poche eccezioni, tutti lungo la scia lasciata da Wall Street.

Market insight fa una panoramica:

Nessuno sa di preciso cosa accadrà, ma la Fed è convinta a proseguire con il rialzo degli interessi mentre in Europa la pandemia prosegue, lasciando l’Olanda in lockdown almeno per la prossima settimana e la Germania pronta a nuove restrizioni.

In questo panorama l’Italia è confusa, con prezzi in aumento e riserve di denaro che si stanno esaurendo, una variante Omicron che porta alle prime chiusure e un’economia che stenta a riprendersi, mettendo paura a investitori e famiglie sempre più insicuri.

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