Bonus prima casa under 36: addio tasse!

Acquistare la prima casa é emozionante ma non lo è altrettanto il pagamento di tutte le spese che precedono la compravendita. Ecco perché il governo ha stanziato il Bonus prima casa under 36, una misura che consente ai giovani di godere di agevolazioni e detassazioni davvero interessanti. Come funziona? Leggi qui sotto.

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Il sogno di ogni giovane coppia è quello di acquistare la prima casa, il luogo dei sogni dover poter mettere radici e creare la propria famiglia.

Non è facile trovare al primo colpo quella che fa per noi.

Tutte le case costruite di recente vengono vendute a prezzi esorbitanti pur essendo al grezzo, quelle “datate” hanno sempre qualche problemino di progettazione.

Non è semplice neppure la parte burocratica che sembra trovare cavilli ovunque pur di non portare a realizzazione la compravendita.

I costi per accedere al mutuo sono alti, le tempistiche lunghe e i tassi di interesse non fanno che aumentare.

Tutte queste difficoltà scoraggiano i giovani acquirenti già in sede di consulenza.

Quando l’agente immobiliare stila su carta i passaggi principali uno ad uno e cerchia per bene la cifra totale che sono dovuti a dare come preliminare d’acquisto, iniziano i brividi.

Il cuore inizia a battere forte, le mani sudano e i pensieri si infittiscono.

Come fare per acquistare la prima casa senza dover sborsare tutti quei soldi?

C’è un modo per risparmiare il più possibile?

In un articolo redatto da me qualche mese fa, vi parlavo di come si possa ottenere il mutuo al 100% se si ha meno di 35 anni, un lavoro fisso e delle garanzie aggiuntive.

In questo invece, vi darò delle novità piuttosto interessanti sia in termini di agevolazioni che in termini di detassazione.

Non vi resta che scoprirle!

Perché acquistare ora la vostra prima casa:

Non c’è nulla da fare per il mercato immobiliare, nemmeno quest’anno ha trovato uno spiraglio di luce.

Quando si pensava che potesse risollevarsi dalla crisi che lo ha colpito tempo addietro, la pandemia Covid-19 è arrivata come una delle piaghe d’Egitto.

Le restrizioni, i lockdown e il conseguente disagio economico hanno messo in ginocchio un settore che ha sempre fatto fatica a riprendersi e che continua ad annaspare pur di sopravvivere.

Secondo i dati raccolti negli ultimi mesi, l’Italia ha subito un calo impressionante degli acquisti immobiliari e nessuna delle regioni ne è esclusa.

Per questo motivo si è pensato di introdurre ulteriori agevolazioni in materia di “prima casa”.

Non solo per dare la possibilità ai giovani di avere un mutuo che altrimenti sarebbe inaccessibile, ma anche per detassare l’atto di acquisto e dare un nuovo impulso all’intero settore.

In più, grazie a tutti i bonus di riqualificazione edilizia messi a punto dal governo, si può ben sperare in una ripresa economica e ad un miglioramento complessivo degli investimenti.

A rafforzare questa positività è l’analisi del modello econometrico di Giulio Breglia, dottorando in Urban Studies and Regional Science al Gran Sasso Science Insitute dell’Aquila.

Il grafico mostra una panoramica dei momenti più importanti vissuti dal mercato immobiliare dal 1980 ad oggi.

Spiega idealista.it:

“La previsione che si ricava da questa analisi è che i prezzi immobiliari saranno senz’altro in calo quest’anno, ma una forte ripresa è attesa per il prossimo quinquennio”

quindi se siete interessati ad acquistare la vostra prima casa, fatelo ora prima che i prezzi inizino a risalire.

Approfittate dei bonus che continuano a cresere come funghi.

Quali spese devi pagare quando acquisti la tua prima casa:

Se siete giunti al tavolo dell’agente immobiliare significa che siete pronti a conoscere gioie e dolori dell’acquisto della vostra prima casa.

Poiché le agenzie immobiliari lavorano molto sul compenso in percentuale, vi occorre sapere che ve ne sono alcune che pensano solo alle proprie tasche ( recensioni negative su: L’arte di abitare) ed altre che desiderano fare solo il vostro interesse.

È giusto anche sapere come destreggiarsi davanti alla lista delle spese preliminari che vi verranno indicate, per capire quale agenzia fa al caso vostro.

Gli elementi da considerare sono:

  • il preliminare: permette di assicurarsi l’immobile qualora vogliate accedere ad un mutuo, il costo si aggira intorno a € 200.00 più l’imposta di bollo variabile,
  • la provvigione: 2% del costo dell’immobile,
  • le spese di perizia sull’immobile,
  • le spese di istruttoria,
  • le spese di imposta sostitutiva,
  • le spese notarili

Quanto costano le spese notarili senza il Bonus prima casa:

Quando ci acccingiamo a comprare la nostra prima casa ciò che più ci spaventa sono proprio le spese notarili.

Ancor prima delle spese notarili effettive, a fungere da potere esecutivo è la firma del notaio, di fondamentale importanza ai fini della riuscita della compravendita.

La revisione e l’approvazione del notaio certifica in tutto e per tutto lo stato giuridico dell’immobile oltre che assicurare la banca e l’acquirente sull’assenza di ipoteche precedenti.

La sua funzione quindi non è solo di garanzia ma anche di assistenza legale in quanto prende la parte del creditore e fa valere il suo titolo qualora il debitore non paghi il mutuo.

Nella parcella notarile vengono conteggiati dunque:

  • le imposte da pagare all’Agenzia delle Entrate,
  • l’onorario e le tasse con l’aggiunta dell’iva al 22% ,
  • le somme dovute a titolo di rimborso.

Una volta scelto il notaio, dovrete chiedergli un preventito ( che vi è dovuto per legge).

Come spiega mutuionline.it:

“ la variabile da tener presente per scegliere il notaio più conveniente è l’onorario [..] solitamente oscilla tra i 1.500 e i 2.000 euro, cui si aggiungono le imposte che possono variare sensibilmente a seconda del tipo di compravendita”

ovvio che, più alti saranno i costi dell’immobile e più alti saranno i costi del notaio, quindi dovrete fare delle considerazioni mirate per spendere il meno possibile.

Bonus prima casa under 36: cos'é e cosa cambia

A stabilire le regole per la richiesta di agevolazioni per l’acquisto della prima casa è il nuovo provvedimento da 40 miliardi di euro stanziato dal Governo.

Questa misura prende il nome di “Bonus prima casa under 36” ed è un’iniziativa conveniente sotto molti punti di vista.

Il primo dettaglio che salta all’occhio dei futuri richiedenti è dato dall’espansione del confine rappresentato dall’età.

Ora si può avere un’anno in più per rientrare tra i benficiari.

Il secondo dettaglio, seppur sottinteso, viene fornito dalla proroga della scadenza del bonus.

I giovani, infatti, potranno usufruire delle agevolazioni fino al 30 giugno 2022 invece che soltanto fino a fine dicembre 2021.

Bonus prima casa under 36: quali sono le agevolazioni?

I sostegni previsti sono contenuti nella norma descrittiva contenuta nell’art. 64 commi 6-11 del Decreto Legislativo 73/2021.

Come spiega fiscomania.com:

“ prevede l’esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto della proprietà di abitazioni di prima casa, o per il trasferimento o la costituzione di nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione di abitazioni [...] ”

Il pacchetto quindi, si caratterizza di interessanti detassazioni quali:

  • l’esenzione del pagamento dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale (con un minimo di 10.000 euro): viene applicata esclusivamente agli atti traslativi a titolo oneroso o agli atti costitutivi della nuda proprietà, dell’uso e dell’usufrutto. Non sono compresi i contratti preliminari poiché concernono il piano delle obbligazioni,
  • l’azzeramento dell’imposta sostitutiva ( su finanziamenti per la costruzione, la ristrutturazione dell’immobile),
  •  il credito d’imposta spettante qualora la cessione sia soggetta ad iva: può essere scalato dall’Irpef in sede di dichiarazione dei redditi o essere utilizzato in compensazione

Bonus prima casa under 36: quali sono i requisiti richiesti?

Per ottenere tutte le agevolazioni però, si devono soddisfare determinati requisiti:

  1. l’acquirente non deve aver compiuto 36 anni nell’anno in cui intende acquistare la casa,
  2. l’acquirente non deve avere un Isee che superi i 40.000 euro annui (è prevista la garanzia dello Stato all’80%)

Inoltre è necessario che l’immobile interessato si trovi nel comune in cui il compratore ha o stabilirà la propria residenza e non rientri nelle categorie catastali A1,A8 e A9.

Cosa succede se falsifico i dati per avere il Bonus prima casa under 36?

Nel caso in cui il compratore sia titolare ( da solo o in comunione con il coniuge) di altri diritti di proprietà o sia titolare di quote in regime di comunione legale nel territorio nazionale, non sarà possibile concedergli detti benefici fiscali.

Qualora vengano comunicati dati falsificati all’atto di stipulazione del contratto di compravendita, non penso occorra ricordarvi l’ovvio ricorso a sanzioni penali.

La somma da restituire è pari all'ammontare di un recupero della tassazione che va oltre il 30%.

Bonus prima casa under 36: quali imposte  restano applicabili

Come abbiamo visto, le agevolazioni non mancano ma la domanda che ora sorge spontanea è: quali imposte restano applicabili?

Sebbene vi siano numerose esenzioni dovrete tener conto comunque del pagamento di:

  • imposte di bollo (€ 155.00),
  • tasse ipotecarie ( € 35.00),
  • tributi speciali catastali ( circa € 200.00),
  • 3% di acconto,
  • 0,50% per la caparra di conferma.

Il totale si aggira intorno a € 320.00.

Come richiedere il Bonus prima casa under 36:

Per richiedere il Bonus prima casa under 36 , spiega leggioggi.it:

“ la domanda va presentata direttamente alla Banca o all’intermediario finanziario a cui si richiede il mutuo, se aderente all’iniziativa”

I moduli da compilare sono disposti dal sito Consap e dal sito del Ministero dell’economia e possono essere inoltrati a partire dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022.

Conclusioni:

Scegliere di usufruire di questo Bonus prima casa under 36 è un'occasione da non perdere.

Se rientrate perfettamente nei requisiti e avete il desiderio di compiere un passo importante nella vostra vita, questo è il momento giusto per farlo.

Anch'io mi sto informando come voi per usufruire di queste agevolazioni e lo sto facendo ragionando bene, considerando i tempi che corrono e la variabilità di queste misure introdotte dal governo.

Le spese saranno sempre parecchi e continueranno ad essere presenti anche quando avrete in mano la carta che vi certifica come prorietario della vostra casa.

Tentare di averne meno sin da subito non è poi cosa malvagia, non credete?