Milano, 18 gen. (Adnkronos) - Il riferimento al Pil come criterio per distribuire i vaccini tra le regioni non si riferisce alla "ricchezza" di un territorio (e quindi dei suoi abitanti) ma al numero delle sue imprese e quindi alla capacità di favorire "un riavvio del motore economico del Paese". E' quanto si precisa dall'assessorato al Welfare a proposito della questione del contributo al Pil in base al quale rivedere l'approvvigionamento dei vaccini, proposta avanzata da Letizia Moratti che ha sollevato alcuni dubbi tra le forze di opposizione in Lombardia. La lettera che il neo-assessore invierà domani al commissario Domenico Arcuri contiene sì la richiesta di quattro nuovi parametri per l'approvvigionamento di dosi - mobilità, incidenza della pandemia, densità della popolazione e Pil - ma l'ultimo punto, il più controverso, farebbe riferimento, spiegano dall'assessorato, alla densità delle attività produttive in una Regione. Una distribuzione dei vaccini capace di farle ripartire a pieno ritmo sarebbe funzionale a migliorare lo stato di salute dell'economia di tutto il Paese.
Coronavirus: per Moratti riferimento a Pil per densità imprese non ricchezza regioni
Tempo stimato di lettura: 2 minutiAdnKronos

Adnkronos è un’agenzia di stampa con sede a Roma, nata nel 1963. Rappresenta un multicanale di informazione e comunicazione italiana, che ha avuto il pregio di ricevere tre riconoscimenti ufficiali. Nel 1980 ha ottenuto l’esclusiva per l’Italia di “Washington Post” e “Los Angeles Times”. L’anno seguente diviene la prima agenzia al mondo in grado di diffondere le immagini dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Ischia per la sezione Agenzie di Stampa, nel 2006 ha ottenuto il Premio Ischia per l’Informazione Scientifica e Adnkronos Salute, ottenendo il medesimo riconoscimento nel 2009. Ad oggi, cura molte sezioni d’informazione: dalla cultura alla cronaca, dalla scienza all’attualità internazionale.