Adn
Adnkronos è un’agenzia di stampa con sede a Roma, nata nel 1963. Rappresenta un multicanale di informazione e comunicazione italiana, che ha avuto il pregio di ricevere tre riconoscimenti ufficiali. Nel 1980 ha ottenuto l’esclusiva per l’Italia di “Washington Post” e “Los Angeles Times”. L’anno seguente diviene la prima agenzia al mondo in grado di diffondere le immagini dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Ischia per la sezione Agenzie di Stampa, nel 2006 ha ottenuto il Premio Ischia per l’Informazione Scientifica e Adnkronos Salute, ottenendo il medesimo riconoscimento nel 2009. Ad oggi, cura molte sezioni d’informazione: dalla cultura alla cronaca, dalla scienza all’attualità internazionale.
Adnkronos è un’agenzia di stampa con sede a Roma, nata nel 1963. Rappresenta un multicanale di informazione e comunicazione italiana, che ha avuto il pregio di ricevere tre riconoscimenti ufficiali. Nel 1980 ha ottenuto l’esclusiva per l’Italia di “Washington Post” e “Los Angeles Times”. L’anno seguente diviene la prima agenzia al mondo in grado di diffondere le immagini dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Nel 2002 ha ricevuto il Premio Ischia per la sezione Agenzie di Stampa, nel 2006 ha ottenuto il Premio Ischia per l’Informazione Scientifica e Adnkronos Salute, ottenendo il medesimo riconoscimento nel 2009. Ad oggi, cura molte sezioni d’informazione: dalla cultura alla cronaca, dalla scienza all’attualità internazionale.
Studio svela ruolo chiave del sistema immunitario in Sla di tipo 4
di AdnCentro Nemo Milano protagonista di una ricerca internazionale pubblicata su Nature
Studio svela ruolo chiave del sistema immunitario in Sla di tipo 4
di AdnCentro Nemo Milano protagonista di una ricerca internazionale pubblicata su Nature
Ucraina: ucciso un secondo combattente francese
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - Un secondo combattente francese è morto in Ucraina. Adrien D., un giovane di 20 anni, è morto per le ferite riportate sul fronte di Kharkiv all'inizio di giugno, nello stesso fuoco di artiglieria russa che ha ucciso Wilfried Blériot, un altro combattente francese.
Gravemente ferito, in coma, Adrien D. era in cura in un ospedale da campo nella regione di Kharkiv. Faceva parte della legione internazionale che combatteva in Ucraina insieme ai soldati ucraini contro la Russia.
Studio svela ruolo chiave del sistema immunitario in Sla di tipo 4
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos Salute) - A pochi giorni dalle celebrazioni dello Sla Global Day, segna un nuovo traguardo la ricerca sulle cause della sclerosi laterale amiotrofica. Uno studio pubblicato su Nature rileva come anche il sistema immunitario, insieme al sistema nervoso centrale, possa svolgere un ruolo fondamentale nella diagnosi e nel trattamento della Sla cosiddetta di tipo 4, una forma giovanile e lentamente progressiva della malattia, causata da mutazioni nel gene della senataxina (Setx). Il lavoro, coordinato da un gruppo di ricercatori italiani del Dipartimento di microbiologia dell'Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York - si legge in una nota dei Centri clinici Nemo - vede come unico partner italiano il Centro clinico Nemo di Milano, che nel 2010 aveva diagnosticato la prima famiglia in Italia con Sla-4, iniziando a comprendere come la risposta acquisita del sistema immunitario, fondamentale nel proteggere il nostro organismo contro l'attacco di agenti patogeni, può essere coinvolta in alcune forme di Sla.
Il team dell'area Sla del Nemo di Milano, con la collaborazione del Laboratorio di genetica medica dell'Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano, ha infatti identificato la prima famiglia italiana con diversi membri affetti da Sla con mutazione della senataxina. Dalla diagnosi del primo paziente, effettuata dopo 15 anni di convivenza con la malattia, è stata ripercorsa la storia genetica parentale, ricongiungendo tutti i 7 familiari, di diverse età e residenti fino in Germania, che hanno potuto dare così un nome alla patologia di cui sono affetti. I dati raccolti dal lavoro del Centro Nemo hanno permesso di iniziare a mettere a sistema la correlazione tra la mutazione della senataxina e la disfunzione del sistema immunitario nella Sla, contribuendo così a fornire razionale scientifico per lo studio condotto in laboratorio sul modello animale.
"Sappiamo che i meccanismi infiammatori giocano un ruolo chiave nello sviluppo e nella progressione della Sla - afferma Christian Lunetta, neurologo, referente area Sla del Centro clinico Nemo di Milano al momento dello studio e oggi all'Irccs Maugeri di Milano - e questo studio permette di compiere un passo importante nel confermare che, nel sottotipo di Sla di tipo 4, il processo neurodegenerativo è legato a una risposta disfunzionale di una specifica popolazione di linfociti, cellule del sistema immunitario, che si attivano per difendere l'organismo dall'attacco di patogeni, ma che risultano particolarmente attive sia nei pazienti affetti da Sla tipo 4 sia sul modello animale associato a mutazione con senataxina".
Un lavoro a più mani, che si è intrecciato con le storie di vita di pazienti e ricercatori, come ricorda Lorena Mosca, biologa della Genetica medica di Niguarda: "Nel 2010 - ricorda - l'analisi del gene Setx, eseguita nei nostri laboratori grazie al lavoro della dottoressa Silvana Penco, è risultata fondamentale per l'identificazione della prima famiglia italiana affetta da Sla-4, permettendo così la diagnosi di malattia. Inoltre, nel 2021 la raccolta e la processazione di nuovi campioni provenienti dalla stessa famiglia hanno permesso di confermare nell'uomo gli interessanti dati precedentemente ottenuti nel modello animale mutato nel gene Setx. Questi importanti risultati sono stati raggiunti grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione tra il Centro clinico Nemo e il nostro laboratorio, che da sempre caratterizzano il nostro operato".
Il nuovo studio, dopo un lungo lavoro di approfondimento - prosegue la nota - non solo conferma quanto già si conosce rispetto all'influenza di diversi geni associati alla Sla sulle funzioni immunitarie di chi ne è affetto, ma introduce un'informazione importante nella storia della Sla di tipo 4, per la quale sono le stesse caratteristiche immunitarie specifiche del paziente che ne definiscono il sottotipo.
"Nello studio - sottolinea Laura Campisi, assistant professor che ha co-diretto il progetto insieme a Ivan Marazzi, professore associato, entrambi del Mount Sinai di New York - abbiamo osservato che la perdita delle capacità motorie avviene solo se la mutazione del gene Setx è espressa sia nelle cellule del sistema nervoso centrale che in quelle del sistema immunitario. Non solo, abbiamo riscontrato anche delle anomalie del sistema linfocitario che caratterizza la Sla di tipo 4, sia nel modello animale che nei pazienti. Infatti, un'alta concentrazione di cellule linfocitarie T CD8, che in genere svolgono un ruolo nell'eliminazione di cellule tumorali o infettate da patogeni, è presente nel midollo spinale e nel sangue, sia del modello animale che dei pazienti affetti da Sla-4. In particolare, l'aumento di una sotto-popolazione di linfociti T CD8 chiamati Temra correla direttamente con la progressione della malattia".
Un secondo aspetto rilevato dalla ricerca, infine, potrebbe avere ricadute concrete nella pratica clinica. I dati rilevano infatti come la disfunzione delle cellule linfocitarie T CD8 sia osservabile nel sangue periferico sia nei modelli animali che nei pazienti, e ciò permetterebbe una procedura di raccolta molto meno invasiva per il paziente, rispetto alla raccolta del liquido cerebro-spinale.
"La continuità tra conoscenza e cura è il valore che esprime appieno il significato del fare ricerca nei Centri Nemo che, solo per la Sla, li vede impegnati oggi con 34 studi clinici attivi - dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri clinici Nemo - E questo progetto scientifico è l'espressione di come le sinergie tra i gruppi di ricerca sia fondamentale per continuare a conoscere sempre di più patologie come la Sla, per le quali ancora non vi è cura. La multidisciplinarietà anche nell'attività di ricerca non può che contribuire ad avere una visione sempre più chiara delle nostre patologie, per arrivare a ricadute concrete per la comunità dei pazienti neuromuscolari".
Continuare a comprendere il comportamento del sistema immunitario nella Sla - conclude la nota - rappresenta un obiettivo di ricerca importante, perché potrebbe avere in prospettiva ricadute fondamentali non solo per pensare a biomarcatori specifici per la diagnosi precoce delle diverse forme della Sla, ma anche per pianificare una presa in carico personalizzata, sulla base della storia di malattia di ciascuno.
Piunti (Conou): "Tasso di rigenerazione degli oli minerali al 98%"
di AdnEconomia circolare e rinnovabili, i vantaggi secondo gli italiani
di AdnPresentati all'Ecoforum i dati del sondaggio Ipsos
Economia circolare e rinnovabili, i vantaggi secondo gli italiani
di AdnPresentati all'Ecoforum i dati del sondaggio Ipsos
Art. 1: festa nazionale 14-18 luglio a Bologna, al centro programma campo progressista
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - "Torna a Bologna, al Parco Cevenini di Borgo Panigale, dal 14-18 luglio, Unica, la Festa, la Festa nazionale di Articolo Uno. Il titolo, 'Un mondo nuovo, una sinistra grande', è lo stesso del nostro congresso nazionale di aprile scorso. Unica, la Festa riparte quindi dall’importante passaggio che abbiamo condiviso quest’anno e in un certo senso ci proietta verso l’anno elettorale che si aprirà dopo l’estate". Si legge in una nota di Articolo Uno.
"Abbiamo pensato quest’appuntamento come un evento centrato sul programma del Campo progressista, un’occasione per affrontare tematiche importanti – dalle pari opportunità al lavoro, alla transizione ecologica, alla nuova Europa e naturalmente alla pace – sui quali riflettere insieme ai nostri interlocutori politici e sociali. Per settembre invece, è già in cantiere un appuntamento politico e culturale, un 'Unica Festival' di tre giorni che si svolgerà a Roma alla fine di quel mese".
"Dunque, ritorno a Bologna un anno dopo, grazie al solido contributo dei volontari della città e di tutta la regione. Saranno cinque giorni di politica e non solo: musica, buon cibo, compagnia e sorprese. Il ristorante Pier&Mirè, come l’anno scorso, spazierà tra i piatti della tradizione e la cucina di pesce. La novità di quest’anno è il Bettolino, il bar della Festa aperto per gli aperitivi e il dopo dibattiti. Venerdì, sabato e domenica musica con il djset a cura di Radio Città Fujiko", si legge ancora nella nota.
Questo il programma degli eventi politici. Giovedì 14, alle ore 19.00 Apertura della Festa con Lanfranco De Franco, Vladimiro Ferri, Elettra Pozzilli, Arturo Scotto. Ore 19.30 La pandemia della fame. Le conseguenze della guerra e dei cambiamenti climatici, con Loredana De Petris, Maurizio Martina, Stefano Patuanelli, Elly Schlein, Federico Fornaro. Coordina Jessica Cugini. Ore 21.00 Le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani (Far finta di esser Bersani): Pier Luigi Bersani intervistato da Luca Bottura.
Venerdì 15 alle ore 18.00 Sostanze, nuovi approcci dopo la Conferenza nazionale sulle dipendenze con Fabiana Dadone dialoga con Denise Amerini, Sara Contanessi, Riccardo De Facci, Leonardo Fiorentini, Valentina Mancuso, Maria Pia Scarciglia, Carlo Rutigliano. Coordina Irene Bregola. Ore 19.00 Pari diritti, pari opportunità. La società della cura con Viola Ardone, Fabiana Dadone, Andrea Furegato, Maria Cecilia Guerra. Introduce Roberta Agostini. Coordina Eleonora Capelli. Ore 21.00 Fedeli agli ideali. Un secolo di Berlinguer con Emily Clancy, Andrea Orlando, Nico Stumpo. Coordina Luca Telese.
Sabato 16 alle ore 18.00 La fabbrica della felicità: pubblico e Terzo settore alleati per il benessere delle persone con Massimo Bugani, Erika Capasso, Miriam Ducci, Daniele Lorenzi, Francesca Maletti, Eleonora Vanni, Fausto Viviani, Maria Cecilia Guerra. Introduce Federico Amico. Ore 19.00 Un mondo nuovo, una sinistra grande con Maurizio Landini e Roberto Speranza. Ore 21.00 Automotive, gli anni della svolta. Una transizione giusta con Stefano Bonaccini, Michele De Palma, Alessandra Todde. Introduce Piero Latino. Coordina Matteo Pucciarelli. Domenica 17 alle ore 19.00 L’Europa. la pace, il multilateralismo. Cambiare i trattati dopo l’austerità con Enzo Amendola, Susanna Camusso, Alfredo D’Attorre. Introduce Anna Colombo. Coordina Nello Scavo. Ore 21.00 Ringraziamento ai volontari di Unica, la Festa. Lunedì 18 alle ore 19.00 Prima di tutto il lavoro. Il programma del Campo progressista con Alessandro Genovesi, Matteo Lepore, Vasco Errani. Introduce Igor Taruffi. Coordina Lina Palmerini. Ore 21.00 Costruttori di pace. Un dovere politico Andrea Riccardi intervistato da Chiara Geloni. Introduce Arturo Scotto.
Diabete, FreeStyle Libre 3 nuovo sensore per monitoraggio glucosio
di AdnAbbott, 'disponibile in Italia il dispositivo più sottile, piccolo e accurato al mondo'
Diabete, FreeStyle Libre 3 nuovo sensore per monitoraggio glucosio
di AdnAbbott, 'disponibile in Italia il dispositivo più sottile, piccolo e accurato al mondo'
Diabete, FreeStyle Libre 3 nuovo sensore per monitoraggio glucosio
di AdnMilano, 5 lug. (Adnkronos Salute) - Abbott, azienda health-tech leader mondiale nella tecnologia di monitoraggio del glucosio con sensori, ha presentato oggi a Milano 'FreeStyle Libre 3', nuovo sensore per il monitoraggio in continuo del glucosio. Quasi invisibile grazie alle dimensioni ridottissime, inferiori a quelle di una monetina da 5 centesimi, e incredibilmente accurato - così viene descritto il dispositivo - il nuovo sensore rappresenta un ulteriore passo avanti nella rivoluzione della gestione del diabete alla quale da anni lavora l'azienda.
"Il sistema FreeStyle Libre 3 è dotato della più recente e innovativa tecnologia con sensori, progettato pensando alle persone con diabete con esigenze di gestione più complesse. Il sistema permette una gestione ancora più semplice, fornendo un quadro continuo dell'andamento glicemico in tempo reale e la tendenza nel tempo", spiega Massimiliano Bindi, Regional Director Abbott Diabetes Care South East Europe. I sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio (Cgm) di Abbott (FreeStyle Libre e FreeStyle Libre 2 e 3) - sottolinea l'azienda - permettono alle persone con diabete di visualizzare i propri livelli di glucosio con semplicità e velocità e di verificare l'andamento della glicemia nel tempo ovunque siano e con discrezione. Il portfolio FreeStyle Libre sta cambiando la vita di circa 4 milioni di persone con diabete in oltre 60 Paesi nel mondo, e FreeStyle Libre 3 è stato recentemente premiato fra le Best Health & Wellness Innovation all'edizione 2022 del Consumer Electronics Show di Las Vegas (Ces), l'evento di hi-tech più grande e influente al mondo.
Una delle novità introdotte dalla terza generazione dei dispositivi per il controllo in continuo del glucosio di Abbott, che amplia la gamma di prodotti disponibili per le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2, è rappresentata dalla connessione tra sensore e cellulare del paziente, che permette di ricevere direttamente sullo schermo dello smartphone, tramite l'App FreeStyle Libre 3, i dati relativi all'andamento della glicemia, senza nemmeno dover scansionare il dispositivo. Ciò rende ancora più semplice e agevole la lettura della glicemia per i pazienti di tutte le età, dai bambini agli adolescenti fino agli anziani, migliorando l'aderenza terapeutica e la qualità della vita.
"Questi dispositivi bio-indossabili, permettendo un controllo accurato e continuo dei valori, possono aiutare il medico e le persone con diabete, in particolare di tipo 1, a interpretare meglio l'andamento delle glicemie ed evitare episodi di ipoglicemia - dichiara Riccardo Schiaffini, diabetologo dell'ospedale Bambino Gesù di Roma - I pazienti ora possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare, senza necessità di scansionare il sensore, e possono prendere decisioni più informate e più velocemente".
Evidenzia Emanuele Bosi, diabetologo dell'ospedale San Raffaele di Milano: "I dispositivi medici per il monitoraggio del diabete con sensori entrano sempre più nella nostra pratica clinica, anche tra i pazienti con diabete tipo 2 in terapia insulinica, con evidenti vantaggi rispetto ai sistemi convenzionali. Lo conferma anche un nostro recente studio condotto in 16 centri italiani su persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica multi-iniettiva. I pazienti che utilizzavano il sensore indossabile per il monitoraggio flash della glicemia avevano un miglior controllo sull'emoglobina glicata rispetto ai pazienti che adottavano il metodo convenzionale di auto-monitoraggio glicemico mediante glicemia capillare. Con queste tecnologie le persone acquisiscono maggiore consapevolezza, e avere la propria glicemia sempre sotto controllo aiuta a gestire meglio il diabete".
"Il diabete è un esempio perfetto di come la tecnologia digitale possa aiutare nel migliorare la gestione e contribuire anche a un beneficio sugli esiti clinici - rimarca Cesare Berra, diabetologo dell'Irccs MultiMedica di Milano - Grazie all'impiego di soluzioni sempre più connesse e semplici da usare anche per persone non particolarmente 'digitali', l'utilizzo di FreeStyle Libre consente di caricare automaticamente sul cloud i dati relativi alla glicemia, permettendo al medico di visualizzarne i dati da remoto in telemonitoraggio e, tramite il servizio di telemedicina, il paziente e il diabetologo possono comunicare e interagire anche a distanza, con la possibilità di alternare visite sia da remoto che in presenza nel corso dell'anno. Tutti strumenti che, se correttamente impiegati, possono davvero permettere di gestire meglio una patologia cronica e complicata come il diabete".
L'App FreeStyle Libre3 si integra con l'ecosistema digitale FreeStyle Libre, come LibreView e LibreLinkUp, che permette agli utilizzatori di condividere i dati del glucosio con il proprio medico e i caregiver. Inoltre, FreeStyle Libre 3 è progettato per essere più sostenibile anche per l'ambiente con un sensore più piccolo, riducendone il volume totale di oltre il 70%, e con il 41% di plastica e il 43% di materiale di imballaggio in meno.
Piunti (Conou): "Tasso di rigenerazione degli oli minerali al 98%"
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - Nell'economia circolare dell'olio minerale usato, in Italia, "siamo ad un tasso di rigenerazione superiore al 98%. Abbiamo avuto tante fortune: abbiamo cominciato per primi e questo ci ha aiutato, avevamo gli impianti che sono nati negli anni '60 e poi si sono evoluti". Così Riccardo Piunti, presidente del Conou, Consorzio Nazionale degli Oli Usati, nel suo intervento all'Ecoforum a Roma.
"Siamo al 98% anche perché la gestione della qualità nella raccolta è importante: non si arriva al 98% se non si fa una gestione della qualità del rifiuto attenta: noi lavoriamo sui produttori del rifiuto e sui raccoglitori", spiega.
Dall'olio raccolto e rigenerato a nuove basi lubrificanti. "Le basi rigenerate, facciamo dei test periodici, sono dello stesso livello di qualità dell’altro olio - aggiunge - Vogliamo evitare che si creino finti rigeneratori, gli impianti che rigenerano l'olio sono sofisticatissimi. È un lavoro serio e che produce un prodotto tal quale come quello che si ottiene dal settore petrolifero col vantaggio che l’abbiamo tirato fuori da un rifiuto".
Fusione nucleare, l'Europa a caccia di elettricità pulita
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - L'Europa e l'Italia vanno a caccia di energia elettrica e con una produzione pulita. Con questo obiettivo è iniziata la progettazione della prima centrale a fusione Demo che promette di produrre - intorno alla metà del secolo - 300-500 MW di energia elettrica, una quantità in grado di soddisfare i consumi annuali di circa 1,5 milioni di famiglie. L'annuncio è stato dato oggi a Bruxelles dal Consorzio Eurofusion, di cui fanno parte 21 organizzazioni italiane coordinate da Enea, tra cui Istituto per la scienza e tecnologia dei plasmi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istp) e Consorzio Rfx. L'annuncio è arrivato in occasione della conferenza di lancio di Horizon Eurofusion, il nuovo programma europeo di ricerca sulla fusione cofinanziato dalla Commissione europea tramite Euratom. Il reattore dimostrativo Demo sarà il successore dell’impianto sperimentale Iter, attualmente in costruzione nel sud della Francia, a Cadarache. L'obiettivo degli scienziati è replicare sulla Terra la produzione di energia che arriva dal Sole e dalle Stelle, una energia pulita e inesauribile.
Nel Sole e nelle stelle, il processo di fusione dei nuclei di idrogeno produce infatti elio e libera energia, il cui irraggiamento consente la vita sulla Terra. Scienziati di tutto il mondo stanno quindi lavorando per replicare reazioni analoghe con isotopi di idrogeno, che fondendosi rilasciano un’enorme quantità di energia. Lo scopo della ricerca è realizzare impianti nucleari a fusione per la produzione di energia elettrica su larga scala, sicura, a costi competitivi e nel rispetto dell’ambiente. In termini di resa, a parità di quantità, gli scienziati indicano che la fusione genererà circa 4 milioni di volte più energia rispetto a quella prodotta bruciando carbone, petrolio o gas.
Dunque l'annuncio di oggi è stato accolto con particolare favore dalla comunità scientifica anche italiana. "Si tratta di un passo importante che traghetterà la ricerca sulla fusione da un ambito puramente sperimentale alla produzione vera e propria di energia elettrica. Per farlo Demo dovrà adottare le più avanzate tecnologie per ‘controllare’ il plasma e generare elettricità in modo sicuro e continuo operando con un ciclo del combustibile chiuso" sottolinea Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento Enea di Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare. "A questo scopo - aggiunge Dodaro - stiamo realizzando, con i nostri partner, il super laboratorio Divertor Tokamak Test (Dtt) presso il Centro Ricerche di Frascati. Qui testeremo nuove e diverse configurazioni e materiali per il divertore, il dispositivo che avrà il compito di smaltire il calore residuo all’interno dei reattori a fusione con flussi di potenza superiori a 10 milioni di Watt per metro quadrato, confrontabili a quelli della superficie del Sole".
Per Daniela Farina, direttrice dell’Istituto per la scienza e tecnologia dei plasmi del Cnr, "questo passo conferma la roadmap europea che si pone come scopo la produzione di energia elettrica da reazioni di fusione". "Per conseguire questo obiettivo con successo è importante che la ricerca della comunità scientifica prosegua attivamente sui temi scientifici e tecnologici tuttora aperti in un’ottica più ampia possibile, sui quali il Cnr sta lavorando in sinergia con gli altri enti e istituzioni italiani e nel quadro di una straordinaria collaborazione mondiale. È uno sforzo globale che non può attuarsi senza un sostegno convinto nel lungo termine" afferma Farina.
"La decisione di sviluppare il progetto di Demo, un reattore a fusione dimostrativo in Europa, è il naturale sviluppo del costante impegno europeo, da sempre all’avanguardia a livello globale, nella promozione della ricerca di risorse energetiche a basso impatto ambientale di cui la fusione dell’idrogeno rappresenta uno degli ingredienti del paniere di fonti rinnovabili ed eco-sostenibili" sottolinea Piergiorgio Sonato, presidente del Consorzio Rfx, i cui soci sono Cnr, Enea, Infn, Università degli Studi di Padova ed Acciaierie Venete.
L’annuncio di Demo arriva dopo il risultato record ottenuto da Eurofusion presso l’impianto europeo Jet (Joint European Torus) a Culham, nel Regno Unito, che ha prodotto 59 megajoule2 di energia totale da fusione utilizzando lo stesso mix di combustibili di deuterio-trizio (plasma) che sarà impiegato in Iter, in Demo e nelle future centrali elettriche a fusione. Il record è stato possibile creando e sostenendo plasmi stabili in grado di generare elevati valori di potenza di fusione, circa 11 MW, per 5 secondi, a fronte di circa 33 MW di potenza di riscaldamento immessa dall’esterno. Il Consorzio Eurofusion coordina le attività di ricerca europee nel campo dell’energia da fusione in linea con la roadmap Ue. La sua rete comprende circa 4.800 scienziati provenienti da istituzioni di 29 Stati (26 membri Ue, Svizzera, Regno Unito e Ucraina). Eurofusion può contare su un finanziamento di oltre 1 miliardo di euro per gli anni 2021-2025 (Second Grant), che comprende un contributo Euratom di oltre 550 milioni di euro. L’Italia, secondo partner più importante del Consorzio dopo la Germania, riceverà il 16% del contributo europeo, pari a circa 90 milioni di euro.
La crisi delle sale approda in Parlamento
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - La crisi delle sale cinematografiche approda in Parlamento. È stata presentata a firma dei senatori Gasparri (Forza Italia), Zanda (Pd), De Petris (Misto Leu), Quagliariello (Misto Italia al centro), Di Nicola (Ipf), Cangini (Fi), Marcucci, Rampi e Iorio (Pd), una mozione tesa a tutelare l'attività delle sale cinematografiche, messe a dura prova dall'emergenza Covid e anche dalla trasformazione del sistema di distribuzione. In particolare, la mozione, la prima ad occuparsi della materia, chiede che si garantisca una adeguata finestra temporale, di 180 giorni, a protezione dell'uscita dei film in sala nei prossimi tre anni. Ciò per evitare che il passaggio immediato dei film sulle piattaforme o su altri canali distributivi accentui la difficoltà drammatica delle sale cinematografiche. Il cinema in sala rappresenta un fatto di rilevanza sociale e culturale fondamentale, che dà identità alla vita delle città e che rappresenta anche un'occasione di incontro e di socialità. I contenuti di questa mozione, che sarà discussa in senato domani, sono stati illustrati oggi dai senatori firmatari presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, a Palazzo Giustiniani.
"I cinema sono esausti e noi non li possiamo far morire per un fatto sia culturale che sociale - ha spiegato il primo firmatario Gasparri - Abbiamo deciso di raccogliere l'appello pubblicato il 30 aprile sul Corriere della Sera dal Paolo Del Brocco di Rai Cinema e Giampaolo Letta di Medusa e portare la questione all'attenzione del Parlamento con questa mozione, che ha trovato l'adesione di esponenti di quasi tutti i gruppi parlamentari. Il tema delle finestre di programmazione in sala che si sono azzerate o ridotte moltissimo chiama in causa l'intera industriale culturale italiana. Le piattaforme vanno benissimo ma non può vincere solo la loro logica, perché ci porterebbe ad avere film sempre più standardizzati a livello globale. E allora magari titoli d'arte cinematografica come 'La Grande Bellezza' di Paolo Sorrentino o 'Dante' di Pupi Avati non verrebbero più prodotto perché troppo legati all'immaginario e alla cultura italiana? Il tema ha trovato largo interesse nelle forze parlamentari e anche il presidente Mattarella ha sollevato il problema della crisi delle sale nel suo discorso in occasione dei David di Donatello. Ci sono tutti i presupposti per arrivare ad un risultato concreto", ha concluso Gasparri.
Nella mozione si evidenzia come i numeri degli incassi degli ultimi anni delle sale cinematografiche appaiano "molto preoccupanti anche nel confronto con quanto accade nel resto d'Europa, dal quale emerge che: l'Italia è l'unico dei grandi Paesi europei ad evidenziare un segno negativo negli incassi 2021 rispetto al 2020 con un meno 7 per cento; c'è stato un calo del 50-60 per cento degli incassi nel periodo di piena apertura rispetto al triennio 2017-2019; si stima una perdita del fatturato complessivo di circa 700 milioni di euro con una previsione per il 2022 di un calo del 60 per cento, pari a 600 milioni". Nella mozione si ricordano anche le parole del presidente Mattarella, che nel corso della cerimonia al Quirinale di presentazione dei candidati ai Premi "David di Donatello", ha ribadito che "le sale del cinema richiedono attenzione e non possono essere trascurate. Il loro ruolo sociale è importante, nelle città più popolate come anche nei centri minori. Le sale sono centri di aggregazione. La crisi delle sale cinematografiche da noi si presenta superiore a quella di altri Paesi europei. Questo spinge a interventi e ad aver cura di questo patrimonio civile. Risorse destinate a cinema e teatri per migliorare l'ecoefficienza degli ambienti e consentire di abbellirli, di renderli più funzionali e sicuri riguardano una questione di grande rilievo".
La mozione, quindi, impegna il Governo "ad adottare misure volte a prevedere una "finestra" di 180 giorni per tutti i film, italiani e stranieri, a protezione dell'uscita in sala per i prossimi tre anni, salvo poi tornare ai 105 giorni ante pandemia. Si tratterebbe di una misura fondamentale per incentivare la visione in sala, già adottata anche in maniera più incisiva in altri Paesi come ad esempio la Francia, che ha addirittura esteso a 15 mesi". Con la mozione si chiede inoltre al governo di "prolungare il "tax credit" al 60 per cento alla distribuzione, al fine di agevolare investimenti in materia di promozione e conseguente visibilità dei prodotti", di "rimodulare il "tax credit" alla produzione al 40 per cento per opere con prioritario sfruttamento cinematografico, al 30 per cento per quelle destinate ad altri circuiti e modalità di fruizione", di "introdurre una chiara regolamentazione sulle "uscite evento" di tre giorni che, in mancanza di regole chiare, sono state utilizzate per aggirare il periodo di tempo fissato dalle finestre e finire in tempi brevi sulle altre forme di distribuzione, al fine di restituire giusta importanza al valore delle performance dei film in sala attraverso una regolamentazione chiara che eviti ogni tipo di aggiramento" e di "promuovere iniziative a tutela e sostegno del comparto cinematografico in tutta la sua evoluzione tecnologica".
Rdc: Consulenti lavoro, ecco approfondimento su norme penali al vaglio Cassazione
di Adn-
Trent'anni da Usl ad Asl, italiani più longevi e in salute
di AdnIndagine della Fiaso sui risultati ottenuti dai manager pubblici dal 1992 a oggi
Trent'anni da Usl ad Asl, italiani più longevi e in salute
di AdnIndagine della Fiaso sui risultati ottenuti dai manager pubblici dal 1992 a oggi
Economia circolare e rinnovabili, i vantaggi secondo gli italiani
di AdnRoma, 5 lug. (Adnkronos) - L’economia circolare convince sempre più cittadini, informati, attenti al tema e consapevoli dei benefici ad essa collegati a partire dal tema occupazione. Lo rivelano i dati del nuovo sondaggio Ipsos dal titolo 'L’Italia e l’economia circolare' a cura di Conou, Legambiente, Editoriale Nuova Ecologia presentato oggi nella prima giornata della IX edizione dell’Ecoforum, la Conferenza nazionale dell’economia circolare, organizzata il 5 e il 6 luglio a Roma a Palazzo Falletti, da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club, in collaborazione con Conai e Conou e con il patrocinio del ministero della Transizione ecologica e della Regione Lazio.
Secondo lo studio, in un contesto dominato da incertezze economiche, sanitarie e geopolitiche, quasi il 70% dei cittadini intervistati ritiene che lo sviluppo dell’economia circolare e l’energia da fonti rinnovabili possono contrastare l’aumento delle bollette. Positivo anche il giudizio sui green jobs, i lavori collegati alla sostenibilità, per il 48% degli intervistati aumenteranno in futuro. I cittadini hanno poi le idee chiare anche su dove dovrebbero concentrarsi gli investimenti per aumentare la circolarità: i conoscitori (il 41%) mettono nelle prime 5 posizioni alcune azioni particolarmente drastiche come la chiusura di impianti a rischio e delle aziende inquinanti. E sulla pandemia, il 71% delle persone concorda sul fatto che la ripresa post-pandemia è un momento unico per costruire società più resistenti agli shock futuri.
“L’economia circolare - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - è un settore cruciale per il Paese, in grado di creare investimenti, occupazione, economia sul territorio, e generare importanti benefici all’ambiente. Per questo è fondamentale che l’Italia acceleri il passo in questa direzione iniziando da quelle opere che servono per farla decollare. Il primo cantiere da avviare riguarda quello della rete impiantistica su cui oggi si registra una forte disparità tra il nord, dove è concentrata la maggioranza degli impianti, e il centro sud dove sono carenti. Per avvicinarsi all’obiettivo rifiuti zero a smaltimento servono mille nuove impianti di riciclo per rendere autosufficiente ogni provincia italiana, coinvolgendo nella fase autorizzativa i cittadini, le attività produttive e le istituzioni locali attraverso una fase di dibattito pubblico. E poi bisogna lavorare al meglio sull’ottimizzazione dei sistemi di raccolta, sui progetti faro che servono al Paese, semplificando gli iter autorizzativi, e sull’innalzamento qualitativo dei controlli ambientali pubblici in tutto il Paese”.
"È un Paese strano il nostro: con imprese eccellenti nell'economia circolare e scelte politiche in quel campo non all'altezza della sfida. Ad esempio abbiamo il sistema di raccolta della frazione organica dei rifiuti più avanzato e facciamo invece ancora fatica a superare il Nimby e il Nimto che ostacola realizzazione dei biodigestori indispensabili per trattarlo e produrre biometano e compost. Potremmo e dovremmo emanare i decreti end of waste che consentirebbero il riutilizzo della materia e invece troppo spesso gli amministratori locali pensano di imboccare scorciatoie negative e ricorrere all'incenerimento sprecando risorse. Occorre cambiare marcia e sostenere davvero quella parte del mondo imprenditoriale, pubblico e privato, in grado di cogliere appieno la sfida dell'innovazione", ha spiegato Francesco Ferrante Vicepresidente Kyoto Club.
“L'economia circolare come soluzione ai problemi economici e climatici è una delle risposte più efficaci, viepiù nel contesto attuale caratterizzato da crisi e incertezze - ha commentato Riccardo Piunti, presidente del Conou, Consorzio Nazionale degli Oli Usati - Abbiamo bisogno di sostenere, favorendo la realizzazione di nuovi impianti di trattamento, l’innovazione tecnologica nei processi così come la semplificazione autorizzativa, tutte le iniziative che, ispirate alla circolarità, con la valorizzazione e il recupero dei rifiuti, possano contribuire al risparmio di risorse da un lato e alla salvaguardia dell'ambiente dall’altro. La realtà dei Consorzi di filiera, a partire dal Conou, dimostra ampiamente che la conversione al modello circolare non solo è possibile, ma è in grado di apportare benefici durevoli a vantaggio di tutti. Più rifiuti rigenereremo, meno rifiuti saranno dispersi nell’ambiente e meno CO2 produrremo. La posta in gioco è il nostro futuro e potremo farla nostra solo con il sostegno della cooperazione tra istituzioni, imprese e cittadini”.
Calcio: Roma, Mourinho mostra il suo ufficio, spunta la foto con la Conference League
di AdnRoma, 5 lug. - (Adnkronos) - Con un video postato nelle storie sul suo profilo Instagram, l'allenatore della Roma José Mourinho, ha mostrato il suo ufficio a Trigoria, nel quale sotto alle foto delle vittorie in Champions con l'Inter e in Europa League con il Manchester United è spuntata anche quella del successo in Conference League del maggio scorso a Tirana. Intanto la squadra giallorossa da oggi ha cominciato a ritrovarsi a Trigoria, dove i tifosi hanno chiesto a Nicolò Zaniolo di restare e di non andare alla Juventus.
SNAI – Europeo femminile: l’Italia ci prova, trionfo a 20. Comanda la Spagna di Alexia, segue l’Inghilterra
di Adn(Milano, 5 luglio 2022) - Mercoledì al via UEFA Women’s Euro, con le ragazze di Milena Bertolini che vogliono stupire come accaduto al Mondiale di tre anni fa: Olanda e Francia completano il podio delle favorite
Milano, 5 luglio 2022 – Tre anni fa, al Mondiale francese, l’Italia si innamorò della Nazionale femminile. Tre anni dopo, molte di quelle ragazze sono pronte per la missione Europeo, la prima dall’introduzione del professionismo per le calciatrici. La squadra di Milena Bertolini, arrivata da poche ore in Inghilterra, è pronta a prendere parte a una competizione di altissimo livello che vedrà in campo sette delle otto nazionali qualificate ai quarti di finale del Mondiale 2019. Ad aprire Women’s Euro sarà la sfida tra le padrone di casa dell’Inghilterra e l’Austria, con le inglesi che partono strafavorite sulla lavagna Snai: segno «1» a 1,17, pareggio a 6,75, colpo austriaco a 13.
Antepost - L’Inghilterra, nelle quote antepost per la vittoria finale (l’Europeo si assegnerà a Wembley il prossimo 31 luglio), è a 5,50, subito dietro la Spagna del pallone d’oro Alexia Putellas, che guida a 4,50. Sul gradino più basso del podio, a 6,00, la Francia – prima avversaria dell’Italia domenica a Rotherham – e l’Olanda che difende il titolo conquistato in casa nel 2017. Le azzurre, almeno in quota, partono dietro, a 25, precedute anche da Germania (8,00), Svezia (8,50) e Norvegia (15). Secondo i quotisti Snai, il risultato più probabile per l’Europeo dell’Italia è l’eliminazione nei quarti (1,85), mentre a 2,40 c’è quella dopo la fase a gironi, con la squadra della c.t. Bertolini inserita in un raggruppamento con Francia, Islanda e Belgio. E a proposito di girone, l’Italia a 5,50 è la seconda favorita per il primo posto dietro la Francia a 1,28; seguono il Belgio a 13 e l’Islanda a 14. Valentina Giacinti e Cristiana Girelli, infine, sono gli unici nomi italiani inseriti nella lavagna per il titolo di capocannoniere, entrambe a 35: a comandarla, l’inglese Ellen White a 6,00, seguita dalla francese Marie-Antoinette Katoto a 7,00.
Ufficio stampa Snaitech
E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it
Cell: 348.4963434