Alert di portafoglio: ottava di consolidamento

Ottava di consolidamento quella appena archiviata dal Ftse Mib, che non ha comunque negato la buona intonazione rialzista che si e' venuta a delineare grazie al rialzo partito dai minimi di luglio.

Per provare gratuitamente il servizio per una settimana in email e sms entra in MyTREND e registrati. Il servizio clienti risponde anche al Numero Verde 800.911.799. SITUAZIONE PORTAFOGLIO FTSE MIB: Ottava di consolidamento quella appena archiviata dal Ftse Mib, che non ha comunque negato la buona intonazione rialzista che si e' venuta a delineare grazie al rialzo partito dai minimi di luglio. Il portafoglio è rimasto invariato soffrendo la flessione dell'indice nella prima parte della settimana per poi riprendersi parzialmente nelle ultime due sedute. Restano dunque in lista Prysmian, Buzzi Unicem, Finmeccanica e Intesa Sanpaolo. La settimana entrante potrà fornire maggiori indicazioni sulle possibilità di un recupero a breve da parte di questi titoli. Nuove flessioni porterebbero invece alla riduzione della componente azionaria del portafoglio. Tra gli altri titoli da seguire con attenzione segnaliamo Atlantia, Autogrill, Fondiaria-Sai, Telecom Italia e Unicredit.L'INDICE FTSE MIB: Il Ftse Mib ha archiviato la prima settimana di ribasso dopo una fase rialzista durata quasi due mesi. La flessione per il momento non ha intaccato il trend principale, quello in evoluzione da marzo, ma ha violato la linea di tendenza tracciata dal minimo di luglio. Una correzione di questa porzione dell'ascesa diventa quindi ora probabile. Sotto area 21000 tale rischio diverrebbe concreto, con i prezzi diretti verso il supporto di area 20000, media mobile a 100 sedute e linea che sale dal minimo di marzo. Alla base del mutato sentiment dei mercati sembra esserci l'aumento dei timori sulla possibilità che il settore finanziario, in particolare quello statunitense, non possa uscire dalla crisi senza andare incontro ad una ulteriore dieta dimagrante. Insomma, la stagione dei fallimenti potrebbe non essere finita ed i mercati si domandano se il comparto, che ha trainato le borse al rialzo dai minimi di marzo, non sia al momento sopravvalutato. Il nervosismo nato da voci di nuovi fallimenti a catena ha alimentato la voglia di correzione che c'era dopo quasi due mesi di rialzo ininterrotto portando i principali indici azionari e relativi derivati al di sotto dei supporti critici di breve. Ad evitare un vero e proprio crollo hanno contribuito invece dati macro positivi, come l'indice Ism manifatturiero di agosto, che mostra una espansione per la prima volta da un anno e mezzo riportandosi al di sopra della soglia dei 50 punti, e come le vendite di case relative al mese di luglio, salite ai massimi da oltre due anni. Se da un lato quindi nel breve termine è probabile, a causa della discesa sotto la trend line tracciata dal minimo di luglio, il proseguimento della fase correttiva avviatasi con i massimi del 28 agosto a 22908, dall'altro è probabile che tale ripiegamento si dimostri solo una fisiologica correzione, incapace di mettere seriamente a rischio la tenuta del trend rialzista di fondo che solo sotto i 20000 punti risulterebbe compromessa. La tenuta di area 21000 e la rottura di 23000 rilancerebbero invece l'azione rialzista prospettando movimenti in area 24000/100 e 24600, quest'ultimo livello primo dei ritracciamenti di Fibonacci calcolati per il ribasso dal top del 2007 e quindi resistenza critica anche in ottica di lungo termine.