Analisi settimanale al 25 maggio 2012Pivot Supporti: 12.350 - 12.000 Pivot Resistenze: 14.300 - 15.000
La linea dei prezzi del derivato sull’FtseMib, continua ad essere condizionata da una politica europea che non è in grado di governare la finanza. La Germania è alle strette, ci si sta finalmente rendendo conto che due anni di sperpero sono serviti a salvare le banche tedesche, poiché non conveniva fare affondare la Grecia verso un tracollo non controllato. Ma ora occorre fare i conti con la possibilità di una fortissima recessione, dalla quale i tedeschi non uscirebbero indenni, con un possibile blocco dei mercato capitali che seguirebbe alla fuoriuscita della Grecia dall’Euro. Il quadro globale resta quindi incerto ed il downside risk resta rilevante se si concretizzassero le più nere previsioni per l’Eurozona.
E’ possibile che dagli attuali livelli di ipervenduto, si possa assistere ad un rimbalzo, specie in presenza di possibili spiragli di una soluzione politica in Europa. Intanto, come detto, per il nostro mercato siamo nei pressi di livelli di non ritorno, a differenza dell’S&P500 che dopo un test ai 1.300 punti, mostra un tentativo di ripresa laddove resta fondamentale la tenuta dell’area 1.260. Accennavamo, per il nostro future, al nuovo cross ribassista che si stava per materializzare con l’incrocio tra la 65 e la 200 che con la sessione del 23 si è puntualmente verificato, peraltro ad un accenno di ripresa dopo il minimo relativo a 12.630 di fine ottava scorsa. Occorre prima recuperare la media a breve in area 13.600 che rappresenta la prima resistenza dinamica per poi valutare un ritorno, ancora poco probabile, ai 14.300.
Resta sempre più complicata lettura di una visione a medio termine, se siamo cioè in presenza di un bottom lo capiremo probabilmente a fine mese entrante. Il flusso di notizie negative legato ai debiti sovrani dei paesi periferici e non, contribuisce alla prosecuzione della zona di sell off e poco incidono i dati macro relativi ancora a Cina ed Usa, che da soli non possono rasserenare gli operatori. L’aspettativa di consistenti misure contro la crisi in area Euro, si fa sempre più rilevante, ma un manto di pessimismo avvolge lo scenario, diversi osservatori ritengono poco probabile un intervento coordinato a livello europeo, considerata la confusione sul caso Grecia.