Quando un pipistrello della giungla manda in tilt le Borse

A 12 anni dalla crisi Lehman Brothers le piazze finanziarie di ogni latitudine tornano a mostrare il loro ventre molle.

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A 12 anni dalla crisi Lehman Brothers le piazze finanziarie di ogni latitudine tornano a mostrare il loro ventre molle, dopo una lunga cavalcata rialzista che ha impettito un po’ tutti i comparti finanziari, dispensando sicurezza e ottimismo a iosa nel partito dei positivi ad oltranza, garantiti dal riparo dalle intemperie finanziarie fornito da mamme chiocce, le Banche Centrali.

Poi il pipistrello guastatore della giungla ─ o qualcosa d’altro di similmente accidentale e remoto, poco cambia ─ che, a sua insaputa, ha acceso la miccia dell’instabilità sistemica, che autorevoli economisti ci spiegano consistere in una contestuale crisi della Domanda e dell’Offerta, tale per cui il giro di giostra del 2020 si prospetta diverso rispetto alle crisi del 2001 e 2008.

Il pipistrello della giungla, dicevamo, che suo malgrado si è trovato all’apice di una piramide di criticità che la globalizzazione degli ultimi due decenni ha pervicacemente e capillarmente diramato nel tessuto economico e finanziario di tutte le latitudini, per l’appunto.

Che il momento sia topico, ce l’ha detto la FED, che ha ritenuto di effettuare il primo taglio tassi d’emergenza dal 2008.

Altri esperti si cimentano a questo punto sulla previsione dell’andamento delle piazze borsistiche internazionali, che subiranno un temporaneo strappo a V per i più ottimisti, o una evoluzione a U per quelli un po’ più scettici. Noi diciamo che l’evoluzione attesa è la solita, cioè di tipo Boh!, vale a dire che sarà l’osservazione di ogni nuova candela mensile a fornirci progressione dell’evidenza in continuazione ovvero in inversione dell’aspettativa strategico-operativa, su indici borsistici, titoli, commodity e valute.

Nella sintetica panoramica che segue, andiamo in osservazione della dinamica osservata sulle candele mensili su taluni indici e titoli bancari domestici, in censimento del Trend/Segnale strategico-mensile, bussola per il posizionamento strategico elaborato con la tecnica Candle Model, che alla chiusura di febbraio 2020 ha rilevato un trasversale passaggio di testimone nell’aspettativa strategica.

Figura 1: Indici S&P 500 (a destra) e FTSE MIB (a sinistra), Trend/Segnale strategico, in grafico mensile  – Fonte grafico Visual Trader

La candela mensile rilasciata in chiusura di febbraio 2020, ha contribuito alla configurazione di un Modello denominato di InverTrend ribassista sugli indici FTSE MIB e S&P 500 (in figura 1), così come su altri indici borsistici internazionali.

In dettaglio di commento di figura 1, l’osservazione utile è fornita dalla sequenza delle 3 ultime candele mensili (dicembre 2019, gennaio e febbraio 2020), in cui si disegna il cambio di scenario strategico, con il passaggio di testimone dal precedente Trend/Segnale strategico-mensile rialzista ad uno ribassista, relativamente modulato a seconda del contesto grafico di lungo in cui compare.

L’osservazione della struttura grafica degli ultimi 10 anni del FTSE MIB ha proposto area 24000/25500 di resistenza statica e di respingimento di reiterati tentativi di allungo al rialzo. Anche il passaggio superiore della prima metà di febbraio 2020 è infine risultato effimero, risucchiato a 22000 a fine mese, con una dinamica utile per stimare l’uscita dal precedente long strategico ed aprire ad un Trend/segnale strategico ribassista (vedi video-analisi del primo marzo: w.traderlink.it/youvideolive/index.php?hash=8b46006dbea8ec1622b60a87198a156e ), suffragato dalla constatazione che i livelli dinamici pertinenti al quadro mensile hanno abdicato senza riserve alla loro naturale funzione di significativo contenimento del rigurgito di debolezza di fine febbraio.

Nel caso del maggior indice americano, l’S&P 500 (a sinistra in figura 1), la struttura grafica di lungo periodo riferisce di un apprezzamento di lungo corso, solo a tratti interrotto, in cui il contingente (a fine febbraio 2020) Modello mensile di InverTrend ribassista si propone in territorio grafico ancora presenziato dai livelli dinamici di periodo, testimoni di una qualche resilienza da spendere nel sopravvenuto scenario di debolezza strategica.

La traduzione, in termini operativi, è di una propensione alla debolezza che sul Ftse Mib si può estendere anche in area 18000-19000, in prima battuta, mentre sull’S&P 500 va osservata la capacità drenante di area di 2700-2800, prima di abbracciare l’ipotesi di ulteriore declino, che metterebbe nel mirino area 2400. Spetta tuttavia all’osservazione di ciascuna nuova candela mensile ri-dipingere via via il quadro strategico atteso, utilizzando il carattere adattivo che contraddistingue la tecnica Candle Model, tanto più apprezzato nell’attuale contesto di alta volatilità.

Figura 2: Titoli UNICREDIT (a sinistra), UBI BANCA (al centro) e FTSE MIB indice del settore bancario (a destra) in grafico mensile, in rilevazione Trend/Segnale strategico-mensile a fine febbraio 2020  – Fonte grafico Visual Trader

Facendo una incursione a Piazza Affari, segnatamente al comparto bancario (ma evidenze simili si troveranno in maniera diffusa su una buona parte dei titoli del listino osservato in grafico mensile), l’osservazione della dinamica mensile sull’indice del settore bancario italiano e su due titoli di esso rappresentativi, mostra l’avvenuta comparsa a fine febbraio 2020 di una trasversale configurazione  ribassista (un Modello di InverTrend ribassista, anche qui), ha mandato in epilogo il precedente Trend/segnale strategico rialzista rispettivamente affiorato a fine estate 2020 (nel numero in prossima uscita del SIAT Magazine tutti i dettagli e le delucidazioni del caso, insieme con alcuni dettami delle linee guida dell’analisi Candle Model), al quale è subentrato il ritorno di un segnale strategico di debolezza, dunque a fine febbraio 2020, elaborato con il computo delle ultime 3 candele mensile nel caso dell’indice Ftse Mib settore bancario e del titolo Unicredit, mentre per il titolo UbiBanca il riconoscimento della configurazione di debolezza strategica passa per il computo dell’area grafica esplorata a ritroso con la tecnica Candle Model sino all’aprile 2018.

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