Più credibile il raggiungimento di obiettivi ambiziosi per il mercato

se si dovrà segnare un nuovo massimo di tutta evidenza, non è che vi siano molte strade da seguire. Anzi, ve n’è una sola: quella seguita dal mercato oggi! Di E.Macallé

Riprendiamo quel che s’è scritto ieri:In buona sostanza, nel “Periodo dell’Atteso” (14 settembre – 9 novembre) dovrebbe concretarsi una fase correttiva segnata da un primo massimo (che dovremmo segnar giusto in questi giorni), un successivo minimo e quindi un nuovo massimo, inferiore però al precedente. Evidentemente, questa è da considerarsi soltanto un’ipotesi di percorso che dovrà trovar poi conforto nei fatti: utile, insomma, per cercar d’immaginare “quel che potrebbe accadere”, ma che non deve essere affatto confusa con “quel che certamente accadrà”. Dovrete perdonar la nostra cautela, ma la stessa, al momento, è una necessità: facciamo sincera fatica, infatti, a sposar “tempi” e “prezzi”, in questa fase, a causa dell’attuale volatilità. Quest’ultima, ancor oggi, manifesta un andamento a singhiozzo, con impennate repentine e successive cadute, ma nel giro di qualche settimana dovrebbe assumere un convincente aspetto rialzista (seppur moderato) e così il calcolo dei tempi potrebbe diventare, anche per noi, un po’ più semplice. Non è un caso che noi s’è dovuto scrivere: “Il mercato, prima, dovrebbe smetter di salire, segnando così un evidente “ultimo” massimo e, solo successivamente, correggere al ribasso con altrettanta evidenza”. Ora, non è certo da noi indicare un “massimo” senza precisarne il livello, avendone poi uno a disposizione da gran tempo, perché indicato più volte in passato: area 24250p per il FTSE MIB ed area 1120p per lo S&P500. Non è da noi, ma rappresenta una necessità, quando non v’è alcuna fiducia nel raggiungimento di tale livello… per tempo (ed i tempi, nel caso, sono davvero stretti). Quel che però più conta, e che vorremmo oggi sottolineare, è “l’evidenza di quel che dovrebbe accadere”: non ci attendiamo, insomma, una fase caratterizzata da grande incertezza, quanto una in cui gli eventi siano sufficientemente chiari da poter essere colti “dai più”.