Portafoglio Italia: i nuovi livelli operativi

Ottava interlocutoria per il Ftse Mib Indice che ha comunque inviato un segnale di distensione nella seduta di venerdi' annullando le perdite della mattinata per chiudere poi sui massimi di giornata.

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Per provare gratuitamente il servizio per una settimana in email e sms registrati qui www.trend-online.com/mtSITUAZIONE COMPLESSIVA: Ottava interlocutoria per il Ftse Mib Indice che ha comunque inviato un segnale di distensione nella seduta di venerdi' annullando le perdite della mattinata per chiudere poi sui massimi di giornata. In portafoglio abbiamo chiuso le posizioni su Tod's e Pirelli&C monetizzando due guadagni pari rispettivamente a +7,49% e +1,71%, tornando poi ad incrementare l'esposizione azionaria della nostra selezione con l'inserimento mercoledi' di Saipem, titolo salito a ridosso dei massimi storici. Restano per il momento in lista anche Luxottica, Stm ed Enel Green Power, con quest'ultimo che vanta un rialzo (potenziale) dell'8% circa dai livelli di ingresso. Tra i titoli interessanti per la prossima settimana segnaliamo A2A, Exor e Campari.L'INDICE S&P/MIB: L'indice Ftse Mib ha archiviato un mese di marzo negativo (saldo -3,29%), scendendo in concomitanza con volumi elevati. Il cambiamento di orientamento del mercato risulta evidente, i tre mesi precedenti erano infatti tutti stati archiviati con segno positivo, tuttavia per il momento non sono stati travolti supporti tali da fare temere che l'evoluzione ribassista possa proseguire indisturbata. I minimi del mese, toccati a 20801, si collocano infatti sulla media mobile a 200 giorni, buona approssimazione della tendenza di medio periodo, supporto dal quale si è sviluppato il rimbalzo. La linea tracciata dai minimi di marzo 2009 e passante per quelli di novembre 2010 transita poi ancora più in basso, in area 20400, livello corrispondente con il 66% di ritracciamento del rialzo originato dal minimo di novembre. Insomma, per quanto il ribasso subito dal picco di febbraio a 23273 abbia fatto suonare un primo campanello di allarme, per il momento la discesa non ha ancora perso i connotati di semplice correzione. Fino a che il sostegno di area 20400 rimarrà intatto le aspettative favoriranno quindi la ripresa del rialzo. Le prime conferme in questo senso verrebbero oltre i 22150 punti, resistenza superata la quale il test del top del 9 marzo a 22557 diverrebbe probabile. Alla rottura di 22550 il target si sposterebbe poi sui massimi dell'anno a 23273. Se l'indice riuscisse ad avere ragione di area 23300 il raggiungimento di area 24500 sarebbe da considerare possibile. Nel breve termine segnali negativi verrebbero inviati sotto 21500, tuttavia come gia' sottolineato solo la violazione di 20400 costringerebbe invece ad una drastica revisione delle prospettive: la discesa delle ultime settimane acquisterebbe in quel caso i connotati di un vero e proprio trend, almeno in ottica di medio termine. Sotto 20400 il target si posizionerebbe sui 19000 punti, minimo di novembre (supporto intermedio a 20000).