Ieri sera c’eravamo fermati giusto sulla porta:“Al momento, non possiamo affermar nulla giacché ancor non sappiamo se la volatilità, questa notte, si fermerà sui livelli sin qui raggiunti (26.15p, N.d.R.), se varcherà gli stessi al rialzo, spingendosi ancor più in alto o, come a noi parrebbe più probabile, battuto il capoccione sul soffitto, prenderà a scivolar “lentamente”, come nei cartoni animati, verso il pavimento. Attenzione, però, che la vera sostanza di quest’ultima ipotesi è tutta nell’avverbio “lentamente”: un’ulteriore “decisa” caduta della volatilità (sulla stessa linea di quant’avvenuto nei giorni precedenti, N.d.R.) finirebbe, infatti, per aprir la strada, quasi inevitabilmente, ad un suo recupero impulsivo capace (in particolare per quel che sta accadendo nella fase in corso) di portar la volatilità ben oltre gli attuali livelli.”Oggi sappiamo che, come da attese (o speranze?…), battuto il proprio capoccione sul soffitto, la volatilità ha preso a scivolar “lentamente” verso il pavimento (area 22.5p). Molto lentamente, però,: ieri, infatti, s’era fermata a 25.62p, con un minimo a 25,26, ed ancor oggi, almeno sin qui (17.00, ora italiana), s’è mantenuta sopra i 25 punti (minimo a 25.08p). Della cosa si sono avvantaggiati un po’ tutti i mercati, a cominciar da quelli americani che oggi, seppur sobriamente, hanno ritoccato al rialzo i massimi toccati il giorno prima, subito dopo l’apertura. Un po’ meno sobria, invece, ma comunque in linea con quel che accadeva altrove, è stata Piazza Affari che, non solo ha ritoccato i massimi di ieri, ma soprattutto s’è portata, in chiusura, ancor più vicina ai massimi d’agosto (22802p contro i 22909 del 28 agosto).