Un certificato per investire su Enel ed Intesa Sanpaolo

Negli ultimi giorni mi è stato chiesto di indicare un certificato di investimento che si caratterizza per quotare sotto la pari pur avendo tutti i sottostanti attualmente sopra Strike, oltre che per essere a barriera discreta, con cedole che godono dell'effetto memoria e con un rendimento cedolare potenziale interessante.

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Negli ultimi giorni mi è stato chiesto di indicare un certificato di investimento che si caratterizza per quotare sotto la pari pur avendo tutti i sottostanti attualmente sopra Strike, oltre che per essere a barriera discreta, con cedole che godono dell'effetto memoria e con un rendimento cedolare potenziale interessante.

Un certificato che sintetizza al suo interno tutte queste caratteristiche è il "cash collect" con isin CH1163997955, emesso da Leonteq e costruito sui titoli Enel, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Fonte Eikon Refinitiv

Entrando nel dettaglio del prodotto:

  • Il nome commerciale è Express certificate. Questo certificato, in quanto Express, appartiene alla categoria Acepi dei certificati a capitale condizionatamente protetto.
  • L’Emittente è Leonteq
  • Il codice isin è CH1163997955
  • Obiettivo finanziario: entrata periodica
  • Tipologia: capitale condizionatamente protetto
  • La quotazione attuale del certificato è in area 967 euro e quindi inferiore alla pari (1.000 euro di valore nominale)
  • La scadenza naturale è prevista il 16/03/2026, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato
  • Il prodotto è quotato sul segmento Cert-X dell'Eurotlx
  • Il sottostante sono i titoli  isin Enel, Intesa Sanpaolo e Unicredit
  • Lo Strike è posto rispettivamente a 1,8432 per Intesa Sanpaolo, a 5,561 per Enel e a 8,497 per Unicredit
  • La "barriera capitale a scadenza" è “discreta” (attiva solo a scadenza) ed è posta rispettivamente a 1,1059 per Intesa Sanpaolo, a 3,3366 per Enel e a 5,0982 per Unicredit
  • La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole periodiche
  • L'importo della cedola ammonta al 2,50%
  • La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 10%
  • Tutte le cedole godono dell'effetto memoria
  • È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla seconda data di rilevazione (settembre 2022) con trigger decrescente nel corso degli anni
  • Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.

Analisi della struttura del certificato

In occasione della prima data di rilevazione non è attiva l'opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:

  • tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola del 2,50% e si va alla successiva data di rilevazione;
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell'effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.

A partire dalla seconda data di rilevazione e fino a scadenza si attiva l'opzione autocall per cui si potranno verificare tre scenari:

  • tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore allo Strike: in questo caso scatta l'opzione autocall per cui il certificato rimborsa in anticipo 1.000 euro, mantenendo la protezione del capitale e pagando la cedola del 2,50% (grazie all'effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto allo Strike ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso non scatta l'opzione autocall, il certificato paga la cedola del 2,50% (grazie all'effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera premio: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell'"effetto memoria", e si va alla successiva data di rilevazione.

È opportuno sottolineare come il livello della trigger per determinare l'autocall sia decrescente e si riduca 95% nel giugno 2023, al 90% nel giugno 2024 e al 85% al giugno 2025.

Salvo richiamo anticipato (attivazione dell'opzione autocall), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel marzo 2026.

A scadenza si potranno verificare due scenari:

  • tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 1.000 euro e la cedola del 2,50%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate;
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione e rimborsa la performance negativa del titolo. Entrando nel dettaglio, il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formula (prezzo finale/Strike)*100.

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