Un certificato per investire su Eni e Intesa Sanpaolo

Un certificato interessante per chi desidera investire su Eni e Intesa SanPaolo è il "Express Certificate on Eni, Intesa Sanpaolo" con codice isin CH0594781269, emesso da Leonteq, che si caratterizza per avere i sottostanti che quotano entrambi sopra lo Strike ma una quotazione inferiore al prezzo di emissione.

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Un certificato interessante per chi desidera investire su Eni e Intesa SanPaolo è il "Express Certificate on Eni, Intesa Sanpaolo" con codice isin CH0594781269, emesso da Leonteq, che si caratterizza per avere i sottostanti che quotano entrambi sopra lo Strike ma una quotazione inferiore al prezzo di emissione.

Entrando nel dettaglio del prodotto:

  • Obiettivo finanziario: entrata periodica
  • Tipologia: capitale condizionatamente protetto
  • Il nome commerciale è Express Certificate on Eni, Intesa Sanpaolo
  • Il codice ISIN è  CH0594781269
  • L'Emittente è Leonteq
  • La quotazione attuale del certificato è in area 986 euro per cui quota sotto la pari (ad un valore inferiore rispetto al valore nominale di emissione di 1.000 euro)
  • La scadenza naturale è prevista il 29/08/2025, salvo si verifichi l’opzione “autocall”
  • Il prodotto è quotato sul segmento Sedex di Borsa Italiana che è un mercato regolamentato e può essere negoziato (acquistato e venduto) in tempo reale in qualsiasi momento con la liquidità garantita dal Market Maker
  • I sottostanti sono Eni e Intesa SanPaolo
  • Lo Strike (prezzo del sottostante al momento dell’emissione) è posto a 9,424 euro per Eni e 2,112 euro per Intesa SanPaolo
  • La barriera è “discreta” (attiva solo a scadenza) ed attualmente dista un 53% dalla quotazione attuale del sottostante worst of che è Intesa SanPaolo
  • La barriera è posta a 4,712 euro per Eni e 1,056 euro per Intesa SanPaolo
  • La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole condizionate
  • L'importo della cedola è del 1,25%
  • La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale (potenziale rendimento cedolare annuo del 5%)
  • Le cedole godono dell'effetto memoria
  • È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla seconda data di rilevazione (agosto 2021)
  • Le cedole e le eventuali plusvalenze (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.

Analisi della struttura del certificato

Acquistando questo certificato, in occasione della prima data di rilevazione (maggio 2021), dal momento che non è attiva l'opzione autocall, un investitore si troverà di fronte a due ipotesi:

  • entrambi i due sottostanti quotano ad un valore uguale o superiore alla barriera: in questo caso,  si percepisce la cedola del 1,25% e si va alla successiva data di rilevazione;
  • almeno uno dei due sottostanti quota ad un valore inferiore rispetto alla barriera: in questo caso, non si percepisce la cedola e si va alla successiva data di rilevazione.

Dal momento però che la cedola gode dell'effetto memoria, in caso di mancato pagamento, la cedola non è persa ma può essere recuperata qualora in una successiva data di rilevazione si verifichino nuovamente le condizioni per il pagamento della cedola.

A partire dalla seconda data di rilevazione (agosto 2021) si attiverà l'opzione autocall per cui ad ogni data di rilevazione si potranno verificare 3 scenari:

  • entrambi i sottostanti quotano ad un livello superiore allo Strike: in questo caso scatta l'opzione autocall per cui il certificato mantiene la protezione del capitale e rimborsa in anticipo rispetto alla naturale scadenza. Questo significa che il certificato paga la cedola dello 1,25% e rimborsa 1.000 euro;
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un prezzo inferiore allo Strike ma entrambi quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso non scatta l'opzione autocall, il certificato paga la cedola e si va alla successiva data di rilevazione;
  • almeno uno dei due sottostanti quota ad un prezzo inferiore alla barriera: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però gode sempre del'effetto memoria, e si andrà alla successiva data di rilevazione.

Attenzione ad un dettaglio: a partire dalla quinta data di rilevazione (maggio 2022) la trigger diminuirà passando dal 100% al 95%.

In seguito la trigger diminuirà con cadenza annuale: scenderà al 90% a maggio 2023, poi all'85% a maggio 2024 ed infine all'80% a maggio 2025.

Salvo richiamo anticipato (attivazione dell'opzione autocall), lo scenario appena descritto si verificherà ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel agosto 2025.

A scadenza si potranno verificare 2 scenari:

  • entrambi i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa 1.000 euro e paga l’ultima cedola del 1,25%;
  • almeno uno dei sottostanti quota ad un valore inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione e rimborsa la perfomance negativa del sottostante, calcolata atraverso la formula (prezzo finale / strike)*100.

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