Difendersi dall’inflazione con il lusso: oltre il 15% annuo

La crescente inflazione può essere gestita investendo sul settore del lusso.

Partiamo da un post di qualche mese fa dal titolo “nuove opportunità sul settore della Difesa”. In tale articolo affermavo: “Negli ultimi tempi mi sono sempre più fatto l’idea che dopo più di 10 anni di politiche monetarie ultra espansive e trent’anni di sbornie di libero commercio (in primis l’entrata della Cina nel WTO) avrebbe da un lato spinto ad ampliare la domanda di beni degli stati dall’altra avrebbe fatto nascere conflitti più o meno latenti.”

Quello che stiamo vivendo in questi giorni è proprio la realizzazione di quanto scritto sopra: da un lato le tensioni Stati Uniti – Russia, dall’altro la crescita molto importante dei prezzi delle materie prime dovuta all’aumento repentino della domanda. Ciò che molti catalogano come semplice inflazione in realtà è un fenomeno leggermente più complesso chiamato stagflazione. Per tale motivo continuo a ritenere che malgrado in gestione sia momentaneamente la Banca Centrale Europea non alzerà i tassi per tutto il 2022. Il motivo è molto semplice: aumentare i tassi di interesse non influirebbe minimamente sulle cause attuali dell’aumento dell’inflazione, al contrario soffocherebbe sul nascere l’inizio di ripresa dopo la pandemia (che ricordo a tutti non è ancora finita).

Ad ogni modo la nuova dinamica dei prezzi comunque tenuta in considerazione allocando così il capitale in quei settori che non risentono dell’aumento dell’inflazione o che addirittura ne beneficiano.

Uno di questi è sicuramente il settore del lusso, dove l’aumento di pezzi non ricade assolutamente in una diminuzione dei ricavi. Per dirla in maniera più semplice in questo settore gli acquirenti non sono sensibili ai prezzi ma continuano ad acquistare a prescindere dai sì. Il certificato di oggi è proprio su questo settore:

  • Tipo: Memory Cash Collect
  • Scadenza: 19/12/2023
  • Cedola: 0,6€ Mensile
  • Barriera: 153,465€ / 468,715€ / 471,965€

I tre sottostanti non hanno certo bisogno di presentazioni e solo leggendo i nomi capite come l’aumento dei prezzi sia totalmente indifferente. Per chi si può permettere una Ferrari non è sicuramente un problema pagarla il 5% in più o in meno.

Il certificato è molto semplice: è un classico Cash collect in cui mensilmente si riceve una cedola pari a €0.6 a patto che tutti e tre i sottostanti si trovino sopra la barriera. Anche in caso di un mese o più senza ricevere le cedole, esse non sono perse, bensì grazie all’effetto memoria saranno accumulate fin quando tutti e tre i sottostanti torneranno sopra la barriera.

Tra i tre, due sottostanti si trovano più o meno sulla stessa posizione: Ferrari e Kering, vediamone l’analisi tecnica:

Ferrari:

Ferrari140222

Kering:

Kering140222

Notate come entrambe si trovino vicino a dei supporti (linea blu) e che la barriera si trovi proprio in coincidenza di un altro importante supporto (linea rossa). Altro motivo che rende interessante tale certificato è il prezzo: infatti è acquistabile sotto gli 87€, implica un rendimento cedolare annuo del 8,27% ed un potenziale rendimento da capitale pari al 14,82% in poco meno di due anni, ciò porta ad un rendimento potenziale complessivo annuo di circa il 15,68%.

Per tali ragioni penso che questo sarà il mio prossimo acquisto.

Tengo infine a precisare che, come tutti i post di questo blog, questo non vuole essere assolutamente un invito all’acquisto, bensì un’analisi indipendente fatta in questi giorni dal sottoscritto.

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