Nella morsa del greggio

Prosegue la fase di volatilità a Piazza Affari, anche se con minimi e massimi meno estesi dei precedenti; il trend rialzista di medio si è arenato, tuttavia si rimane ancora saldamente sopra i 26.000 punti.

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Prosegue la fase di volatilità a Piazza Affari, anche se con minimi e massimi meno estesi dei precedenti; il trend rialzista di medio si è arenato, tuttavia si rimane ancora saldamente sopra i 26.000 punti.

Dallo spread arrivano segnali non certo confortanti, ma il vero driver in questa fase è il greggio, che fa da capofila per tutte le materie prime, in ottica inflazione.

Le tensioni geopolitiche in Ucraina mantengono l’oro nero a quotazioni troppo elevate per non minare le economie importatrici come la nostra, ma d’altro canto una repentina discesa impatterebbe sulle quotazioni del comparto energetico, che ha un peso non trascurabile sul nostro paniere.

Alla luce di queste considerazioni, si crede difficile una nuova fase rialzista a breve che riporti l’indice sopra 28.000, mentre è più probabile una discesa verso il supporto a 26.000, con possibile estensione a 25.000 in caso di forte correzione degli indici americani.

Operativamente si è tornati al ribasso sull’indice per il raggiungimento sul rimbalzo del primo livello a 27100, niente da fare invece a al momento per il secondo a 27.500 di Ftse Mib; il target viene posizionato in area 26.000, dove si valuterà anche l’ingresso su qualche titolo. La strategia di fondo per le prossime settimane sarà quella di costruire gradualmente un portafoglio sfruttando un’eventuale discesa dai 26.000 ai 25.000 punti di indice.

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