Complice l’estrema forza di Unicredit, il nostro FtseMib registra ancora un massimo poco sotto quota 28.000, tuttavia il listino sta perdendo soprattutto in profondità.
I buoni dati occupazionali, se da un lato limiteranno il più possibile una fase recessiva in questo 2023, dall’altro lato obbligherà la Fed (e poi di riflesso la Bce) a mantenere i tassi alti per un periodo più lungo del previsto.
Tecnicamente una discesa sembra essere ormai alle porte, anche se il colpo di coda finale sui 28.200 non è ancora da escludere; il ribasso, senza peraltro invertire il trend rialzista di medio-lungo, dovrebbe interessare i supporti dell’indice presenti a 26.500 e 26.000 , mentre per il forte supporto a 25.650 si passa necessariamente da una forte correzione del mercato americano.
Operativamente, sia in ottica di eventuale copertura di portafoglio che di trading, stiamo costruendo una strategia ribassista, dove, sui 4 ingressi indicati, mancherebbe l’ultimo tassello a 28.200; target sui 26.500 punti di FtseMib.
Per il rientro sui titoli, al momento si preferisce aspettare, confidando in un ritorno dell’indice nelle prox settimane nel range 26.500/25.650 dell’indice.
La suddetta analisi è una mera visione del mercato dell’analista e non costituisce sollecitazione all’investimento.
Alessio Zavarise – [email protected]