Piazza Affari sperimenta una seduta boom, pochi giorni dopo un crollo altrettanto eccezionale. Gli esempi storici di questo colpo di reni sono prevedibilmente pochi; ma tutti ben situati in prossimità di giunture strategiche di mercato. L’importanza di conoscere la storia per anticipare il futuro.
Wall Street trova il denaro per festeggiare nel modo migliore il 13esimo anniversario del minimo del 2009. Un exploit suggerito con tempestività dal setup proposto lunedì mattina, e che ieri ha premiato le società che più di altre avevano perso terreno dai massimi di inizio anno.
Ha premiato, inoltre, chi aveva puntato sul rimbalzo dopo il “dip” delle recenti settimane: il pubblico retail che, stando a quanto riporta Bloomberg, ha conferito denaro fresco per la nona settimana consecutiva, mentre di converso la speculazione professionale ha liquidato a più riprese, stando alle testimonianze fra gli altri di JP Morgan e Morgan Stanley. Bisognerà rivedere la definizione di smart money?
Di sicuro l’atteso exploit della volatilità è risultata la previsione più facile ed allo stesso tempo più rispettata di questo inizio d’anno. Il VIX si è attestato sopra i 30 punti per sette sedute di fila. Soprattutto, negli Stati Uniti un saldo a fine seduta superiore all’1.5%, in valore assoluto, è stato conseguito ben 16 volte (praticamente, una ogni tre giorni): quanto in tutto il 2021. Se lo scorso anno al peggio abbiamo sperimentato una limatura del 5% in 5 settimane, quest’anno lo S&P ha formalizzato una correzione, il Nasdaq è entrato in bear market, ed il 43% delle società di Times Square hanno perso la metà del loro valore dai massimi. Di sicuro non ci si sta annoiando.
Nella ipotesi non infondata che sia partito il tanto sospirato rally correttivo, per lo S&P500 a questo punto sarà vitale riuscire a superare la resistenza risultata fatale una settimana fa prima dell’ultima gamba di ribasso. Il modello di asset allocation si mantiene cauto, ma allo stesso tempo non getta la spugna, lasciando aperta la possibilità di una reazione nelle settimane a venire.
Dopo una formale capitolazione, e dopo la sollecitazione del primo target di questo downtrend, anche Piazza Affari partecipa al rimbalzo. Attivamente, a dir poco, con la performance più vistosa da marzo 2020, che contribuisce a cancellare il record specularmente opposto della recente debacle.
Tale comportamento è senza dubbio eccezionale, ma non unico. Abbiamo ricercato tutti i casi di rimbalzo superiore al 5%, preceduto da un calo di entità analoga nei quattro giorni precedenti. L’episodio più recente è senza dubbio confortante, ma allargando la visuale fino al 2008, si scorge una dinamica su cui gli investitori devono opportunamente riflettere.