ENI al top sul Ftse Mib: giudizi bullish dopo i conti

ENI sotto la lente delle banche d'affari dopo i numeri del primo semestre e del secondo trimestre.

Buon avvio di settimana per ENI, che oggi sta calamitando l’attenzione degli acquirenti, mostrando una maggiore forza relativa rispetto al Ftse Mib.

ENI tra i migliori del Ftse Mib

Il titolo, dopo aver ceduto circa mezzo punto percentuale venerdì scorso, ha ripreso la via dei guadagni oggi, posizionandosi da subito in territorio positivo.

Negli ultimi minuti ENI si presenta a 13,942 euro, con un vantaggio del 2,08% e oltre 9 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 11,5 milioni.

ENI sale con il petrolio

ENI occupa una delle prime posizioni nel paniere delle blue chip, beneficiando in primis della salita del petrolio, che continua a spingersi in avanti, presentandosi a 81,45 dollari, con un rialzo dell’1,1%.

ENI: il giudizio di Equita SIM

Il titolo intanto resta sotto la lente sulla scia dei risultati del primo semestre diffusi venerdì scorso.

Gli analisti di Equita SIM in una nota hanno evidenziato che i conti del secondo trimestre di ENI sono stati abbondantemente sopra le attese grazie ai forti risultati GGP, mostrando una certa resilienza al calo del prezzo degli idrocarburi.

Alla luce delle nuove guidance di ENI che hanno uno scenario molto simile alle ipotesi 2023 di Equita SIM, gli analisti di quest’ultima hanno deciso di migliorare le stime CFFO adjusted 2023 del 7% a 16,2 miliardi di euro, poco sopra il nuovo range 15,5-16 miliardi.

A livello di EBIT adjusted/Net Income adjusted, le variazioni sono meno apprezzabili.

ENI: alcune indicazioni hot dalla call

Gli analist di Equita SIM si sono focalizzati anche su sui messaggi più rilevanti dalla call, evidenziando che il miglioramento della guidance della divisione GGP è per metà dovuto alla rinegoziazione/aggiornamento di contratti di fornitura su base più favorevole e per la restante parte dall’attività di trading che ha beneficiato di spread più ampi sui prezzi del gas oltre all’ottimizzazione degli asset.

ENI ha ribadito il target di flusso positivo di 1 miliardo di euro dall’attività di M&A nell’arco di piano 2023-2026 dopo le recenti operazioni che hanno riguardato Neptune Energy, gli asset di Chevron in Indonesia e Novamont.

Plenitude sarebbe in fase avanzata nelle negoziazioni circa la vendita di una quota di minoranza della società.

ENI al vaglio di Equita SIM

Dall’annuncio del piano industriale, che prevedeva un aumento degli investimenti di circa il 15%, il budget è stato ridotto nei due trimestri successivi e ora si prevede che sia inferiore a 9 miliardi di euro.

Equita SIM conferma il buy su ENI, con un prezzo obiettivo a 19,5 euro, evidenziando che la remunerazione è molto competitiva e pari a circa l’11%, come risultante del 6,8% del dividend yield e del 4,5% del rendimento del buy-back.

ENI: il giudizio di Bernstein

A puntare sul titolo è anche Bernstein, che ha una raccomandazione “outperform”, con un target price a 19 euro.

Il broker richiama l’attenzione sugli utili superiori al consenso riportati da ENI, ma anche sui volumi upstream che hanno mantenuto intatta la guidance 2023.

ENI: i giudizi di Barclays e Banca Akros

Ad accogliere con favore la trimestrale di ENI è stata Barclays, che da una parte ha reiterato il rating “overweight” e dall’altra il fair value a 17 euro, mentre banca Akros rinnova l’invito ad acquistare, con un prezzo obiettivo a 19 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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