Fondi comuni: in arrivo un'importante riforma

Nel corso di questa settimana la Commissione Affari Costituzionali del Senato esaminera' un provvedimento che dovrebbe portare a un significativo cambiamento nel mondo del risparmio gestito. Si tratta infatti del disegno di legge n. 1784 di conversione in legge del decreto legge 135/2009 di attuazione di obblighi comunitari.Il ddl contiene infatti un norma volta a risolvere una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea a causa del diverso trattamento fiscale applicato in Italia ai fondi esteri non armonizzati e a quelli armonizzati. In pratica ai proventi derivanti da fondi esteri non armonizzati si applica sempre la ritenuta del 12,50% a titolo di acconto, mentre per quelli armonizzati la ritenuta e' a titolo di acconto solo per i proventi conseguiti nell'esercizio di imprese commerciali.L'esecutivo italiano ha fatto notare che esiste anche un'altra differenza riguardante il criterio con cui si applica l'imposta sostitutiva: si utilizza il principio della maturazione dei proventi per i fondi armonizzati, mentre per i fondi non armonizzati l'imposta viene applicata nel momento della realizzazione degli stessi.Si tratta di una differenza piu' di immagine che sostanziale, dato che a conti fatti per il percettore non cambia niente. Cambia qualcosa invece per le performance esibite dagli asset manager, in quanto i risultati dei fondi esteri armonizzati scontano la tassazione in "tempo reale", mentre quelli dei fondi esteri non armonizzati sono al lordo della stessa.In ogni caso l'articolo 14 del ddl 1784 contiene le norme per eliminare entrambe le differenze tra i due tipi di fondi. Il Senato della Repubblica dovrebbe riunirsi martedi' prossimo per la conversione in legge del ddl. (SF)