Indicazioni negative dal Ftse Mib

Settimana difficile per l'indice Ftse Mib, che proprio in chiusura di ottava ha inviato un duplice segnale negativo violando la linea di tendenza che sale dal minimo di luglio, passante a 23000 circa, e completando la figura a doppio massimo disegnata in area 23700 a partire da metà settembre. In particolare la presenza di una configurazione ribassista potrebbe condizionare negativamente non solo il breve termine ma segnare anche l'avvio di una correzione estesa di tutto il rialzo dai minimi di marzo. Solo discese sotto area 21500, dove passano la media mobile a 100 sedute e la linea che sale dai minimi di marzo, segnalerebbero comunque un deteriorarsi del quadro grafico con conseguente approfondimento del ribasso. In quel caso sarebbe opportuno valutare una riduzione della presenza della componente azionaria anche in portafogli costruiti con un'ottica di ottenere risultati nel medio periodo. Il rialzo dai minimi di marzo e' stato infatti molto esteso, con una rivalutazione dell'indice di circa il 90%, ed una correzione di questa ascesa potrebbe essere proporzionale rispetto al movimento precedente. Per dare una idea del rischio potenziale, uno storno che andasse a ritracciare il 50% del rialzo da area 12330 riporterebbe le quotazioni sui 18000 punti. In caso di violazione di area 21500 meglio quindi alleggerire le posizioni e cercare nuovi livelli di ingresso in prossimità di supporti significativi. La tenuta di 22000, primo supporto sulla via del ribasso, e la rottura di 23750, negherebbero il rischio di cali prospettando il test dei 27000 punti, lato superiore del canale tracciato dai minimi annuali. Prima resistenza oltre i massimi di settembre a 24500, poi a 24850.