Piazza Affari chiude in ribasso. Sotto pressione CIR e Ubi Banca

Buona performance per Tenaris (+1,9%) e bene Telecom Italia (+0,7%) dopo che Goldman Sachs ha confermato la raccomandazione buy e alzato il prezzo obiettivo da 1,37 a 1,64 euro.

Il FTSE MIB ha terminato a -0,81%, il FTSE Italia All-Share a -0,78%, il FTSE Italia Mid Cap a -0,19% e il FTSE Italia STAR a -0,28%.Giornata da dimenticare per CIR (-4,5%), appesantita dai negativi dati delle controllate Sorgenia e Sogefi. Sorgenia nei primi nove mesi del 2009 ha accusato un calo dei ricavi del 2,4% a/a, mentre i profitti si sono quasi dimezzati a 21,1 milioni di euro dai 39,8 milioni dello stesso periodo del 2008. Sogefi (+1,5%) nel terzo trimestre ha conseguito un utile netto 2 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti ma in calo del 78% rispetto allo stesso periodo del 2008.Netto ribasso per Ubi Banca (-2,9%) che e' scesa a testare i sostegni di area 10,50 euro. Marcate flessioni al di sotto di detto riferimento annullerebbero le ambizioni rialziste createsi con il rally visto all'inizio della scorsa settimana. Non solo: i prezzi a quel punto rischierebbero di scivolare verso 10,20, con target successivo sui fondamentali 9,90. Segnali positivi solo al ritorno oltre 10,65, operazione che anticiperebbe un attacco ai recenti massimi a 10,99.In forte flessione Prysmian (-2,2%) che ha rotto con decisione il supporto dinamico fornito dal lato basso del canale ascendente attivo da marzo, avvicinandosi pericolosamente al minimo di inizio mese a 12,31 euro. In giornata la Consob ha comunicato che Barclays Global Investors e' salita poco sopra il 2% del capitale della societa' produttrice di cavi.In netto calo Sadi Servizi Industriali (-7,4%) dopo la notizia dell'arresto dell'a.d., Giuseppe Grossi, e di tre suoi collaboratori nell'ambito dell'indagine su alcune fatturazioni fasulle e riciclaggio nelle operazioni di bonifica dell'area Santa Giulia.