Telecom: Fossati dice la sua, ma l'impasse continua

Gli equilibri in Telecom Italia traballano sempre di più. È toccato a Marco Fossati stamane fare delle precisazioni al Corriere della Sera e mettere altra carne al fuoco. La sua Findim controlla il 5% del capitale della compagnia telefonica, ma è fuori da Telco, la holding che ne controlla il 23,595% e che, a sua volta, è divisa tra Telefonica e diversi partner finanziari italiani. Secondo Fossati una scissione della rete, il grande tabù degli spagnoli di Telefonica e di Franco Bernabè, magari con una sua cessione allo Stato, può anche essere auspicabile.La scissione che però Fossati propone vedrebbe una creazione di una nuova società controllata comunque da Telecom Italia e con delle minorities in mano ad enti pubblici. Sicuramente è chiaro a tutti che le cessioni aiutano l'abbassamento del debito di Telecom Italia, un po' meno chiaro il perché di un ingresso dello Stato per finanziare la rete di nuova generazione se questa rimane in mano a un privato che probabilmente finirebbe anche per prendersi gli utili futuri di tali investimenti. Sembrerebbe insomma una spartizione poco bilanciata di oneri e onori, anche se la situazione è tanto intricata e paralizzata da tempo da non lasciare molte alternative. La presenza forte di Telefonica fra gli azionisti di Telecom Italia e la sua netta opposizione alla cessione dell'unica rete di telecomunicazioni italiana che può rendere verosimile da un punto di vista economico un investimento nella rete di nuova generazione appaiono come ostacoli ormai insormontabili.L'acquisto della tedesca Hansenet per cui Telefonica sta trattando e i vari monopoli o cartelli veri o presunti del Sudamerica sono poi casi in cui l'azionista spagnolo appare non poco ingombrante. Il fatto che Fossati proponga uno scorporo della rete e una fusione di ciò che rimarrebbe di Telecom Italia con Telefonica appare senz'altro come un progetto tanto nuovo quanto inverosimile. Le paventate sinergie fra le due società non le ha infatti viste ancora nessuno, al massimo sembra che il partner possa mostrarsi come un cliente nuovo delle attività in vendita di Telecom Italia (con il rischio che influenzi a proprio favore il prezzo).