Wall Street frenata dal recupero del dollaro

Apertura d'ottava in rosso per Wall Street che ha proseguito la flessione accusata venerdì scorso, lasciando nuovamente campo libero ai ribassisti ieri.In assenza di dati macroeconomici rilevanti, a pesare è stato il recupero messo a segno dal dollaro che ha spinto al ribasso il prezzo delle commodities (incluso il petrolio), ma anche la debolezza evidenziata dal comparto finanziario, sul quale ha gravato l'annuncio di nuove bancarotte da parte di alcuni istituti bancari regionali. Dopo un tentativo di reazione visto nelle prime ore di contrattazione, i listini si sono dunque piegati alle vendite che hanno tenuto banco fino alla chiusura. Gli indici si sono così presentati al suono della campanella tutti in calo: il Dow Jones ha ceduto l'1,05%, l'S&P 500 l'1,17% mentre ha tentato di limitare i danni il Nasdaq Composite, sceso dello 0,59%.Pesante Bank of America (-5,06%), penalizzato anche da alcune indiscrezioni di stampa che vorrebbero il gruppo prossimo all'uscita dal programma Tarp, ipotesi questa che implicherebbe un nuovo aumento di capitale per fronteggiare eventuali nuovi perdite.Male anche Jp Morgan (-3,12%) mentre si è opposto alle vendite American Express (+0,87%), grazie alla promozione di Stifel Nicolaus,la cui raccomandazione sul titolo è passata da 'hold' a 'buy' con prezzo obiettivo fissato a 50 dollari.In discesa Alcoa (-3,28%), appesantito dalla flessione dei prezzi delle materie prime, ma anche Boeing (-3,21%) e DuPont (-2,44%).Vendite su At&t (-1,63%) mentre si è difeso Verizon (-0,73%) sulla scia dei risultati trimestrali che hanno evidenziato un utile per azione pari a 60 centesimi, leggermente superiore alle attese. Male anche Caterpillar (-0,92%) dopo l'annuncio che entro fine anno riassumerà più di 500 persone licenziate in precedenza.