E' stata una seduta euforica quella di ieri a Wall Street che ha visto l'indice Dow Jones tornare oltre quota 10.000 punti dopo più di un anno tra gli applausi sul floor del Nyse. Nonostante i dati macroeconomici in chiaroscuro diffusi nel corso del pomeriggio (a settembre i prezzi delle importazioni sono aumentati dello 0,1% in misura inferiore al +0,2% atteso, le vendite al dettaglio sono diminuite dell'1,5%, meno del consensus, fissato a -2,1%, mentre le scorte di magazzino in agosto hanno registrato una flessione dell'1,5% a fronte del -0,8% previsto dagli analisti), i listini hanno sin da subito imboccato la strada del rialzo, confortati dalle notizie giunte dal mondo societario, non lasciandosi intimidire neanche dalle indicazioni giunte dalle minute dell'ultima riunione del Fomc. Pur confermando una buona dose di ottimismo relativamente alla ripresa economica, Bernanke e i suoi colleghi non si sono mostrati allineati sui programmi da attuare a sostegno del mercato immobiliare e per favorire la riduzione dei tassi sui mutui ipotecari. Ciononostante, come detto, gli indici hanno mostrato forza, chiudendo non lontani dai massimi di seduta: il Dow Jones ha guadagnato l'1,47%, l'S&P 500 l'1,75% mentre il Nasdaq Composite ha terminato le contrattazioni in progresso dell'1,51%.Ottima performance per Bank of America (+4,38%) che, in attesa dei risultati trimestrali che verranno resi noti domani, è stato sostenuto da quelli di Jp Morgan (+3,29%) che hanno visto gli utili crescere oltre le attese, a 3,6 miliardi di dollari, con un risultato per azione di 0,82 dollari, ben oltre i 49 centesimi del consensus.Molto bene anche DuPont (+3,66%) e Pfizer (+3,52%) così come Caterpillar (+3,36%).