Nel fine settimana in un commento di un nostro compagno di viaggio ci si chiedeva se l’abbassamento dei sussidi di disoccupazione ai minimi dal febbraio 2008 può costituire una speranza per il futuro,o è solo un frammento di un mosaico troppo grande per poter essere valutato con ottimismo!
Come ho più volte sottolineato in passato in relazione alla media a quattro settimane nelle richieste dei sussidi di disoccupazione, ogni qualvolta il numero settimanale è sceso sotto le 400000 richieste si è avuto in passato un sostanziale beneficio in termini di nuova occupazione.
Le mie ultime analisi e ricerche però mi portano a guardare con scetticismo a quello che in realtà sta accadendo, non solo perchè negli ultimi anni le dinamiche di ripresa dell’occupazione dopo una recessione si stanno strutturalmente allungando ma anche perchè in relazione alla composizione dell’occupazione buona pare di essa è composta da lavori a tempo determinato e lavori part-time, dinamiche che stanno registrando il loro record storico.
Come potete tranquillamente osservare dal grafico qui sotto a differenza delle due precedenti recessioni, l’occupazione a tempo parziale ha oscillato tra gli otto e i nove milioni di anime per quasi tre anni. Ricordo a tutti che in America chi lavoro anche solo un’ora al giorno regolarmente viene considerato lavoratore a part-time.
Osservate quello che accadde dopo la recessione degli anni novanta con un dimezzamento della dinamica part-time e quello che è accaduto dalla recessione del marzo 2001 che ha determinato un cambiamento strutturale negativo esploso con la più grave crisi della storia.
Lo stesso è accaduto per i lavori a tempo determinato che stanno monopolizzando le incertezze delle aziende sulle prospettive economiche future.