Il titolo Unipol dopo aver raggiunto un massimo importante nell’aprile 2014 (area 5,80 euro) ha subito uno storno che ha riportato le quotazioni in area 3,40 euro. Da allora, nel novembre 2014, il titolo sembra aver voglia di risalire perché i prezzi stanno creando un buon canale rialzista.
Venerdì 20 febbraio 2015 il titolo ha chiuso in rialzo con un +0,33% (4,244 euro) e poi, sebbene sia da diverse sedute che si muove lateralmente, si è appoggiato sulla linea di tendenza inferiore rialzista del canale suddetto.
L’analisi delle medie mobili ci fa vedere che i prezzi permangono con decisione sopra la media mobile lenta a 100 periodi ma che, per quanto riguarda la media mobile esponenziale veloce a 10 sedute, si è avuta una rottura al ribasso già da alcuni giorni. Sul breve periodo, invece, abbiamo che la media mobile esponenziale a 3 giorni, dopo la rottura al ribasso di quella a 15, sta “pensando” di ripenetrare quella lenta al rialzo.
Il MACD è in posizione short e, per ora, non sembra intenzionato ad invertire la rotta. Lo stocastico lento, si contro, è in posizione di ipervenduto per cui è possibile che vi sia una reazione al rialzo.
Dall’analisi del momentum non sembra vi siano divergenze.
Analizzando i prezzi con un grafico a candele giapponesi aventi una cadenza settimanale sembra che la fase correttiva del titolo si sia arrestata.
Nonostante le varie analisi non mostrino ancora segnali positivi, la mia visione sul titolo è decisamente positiva. Ritengo che un primo target si possa collocarlo in area 4,50 euro, per via del gap ribassista apertosi tra le sedute del 10 ed 11 febbraio scorso e non ancora richiusosi. In seguito al raggiungimento di quest’area esiste ancora spazio per ulteriori rialzi ma solo in seguito al superamento della resistenza dinamica originantesi dal massimo dell’aprile 2014. Lo stop loss lo metterei abbastanza stretto ma, in ogni caso, non sotto i 3,70/3,80 euro.