Continua il crollo verticale delle Borse, i ribassi si aggirano attorno al 3%, con minimi testati nella scorsa ora anche a -4%.
Tutti gli indici si avvicinano a livelli di prezzo significativi dal punto di vista tecnico, il FTSE MIB si muove circa 1000 punti dai minimi visti nel picco della crisi di marzo 2009, tutti i titoli bancari sono ormai a prezzi estremamente bassi.
Dax a 5.000 punti, Cac 40 sotto i 3.000 punti a 2.850.
La paura di un Default pilotato della Grecia accende i riflettori sulle banche francesi, le più esposte al debito del paese ellenico.
Moody’s ha messo sotto revisione il rating di alcune banche e minaccia un taglio.A Parigi BNP perde l’11%, Axa il 10% Ntixis e Credit Agricole il 9%.
Nessun titolo in verde.
Anche sul Dax crollano i finanziari con Deutsche Bank a -10%
A Milano Unicredit è il titolo peggiore a -6%, molto vicino ai minimi dei 2009, male anche Intesa a -5%.
Nel complesso il settore finanziario tiene meglio, i più penalizzati sono ancora i titoli ciclici e delle costruzioni, molto male Buzzi e Fiat, nonostante la conferma dei target da parte di Marchionne, il mercato non crede molto alle parole del CEO.
Meglio del mercato fanno i titoli legati al lusso con Tod’s e Luxottica con ribassi inferiori al punto e mezzo percentuale.
Resiste Diasorin in ribasso di un punto.
Cala il petrolio a 85 dollari, sulla parità l’oro a causa della forza del dollaro sui massimi a 6 mersi.