Fino ad ora si è parlato per lo più di Brics, Eagle, come potenziali focolai di crescita o, recentemente, con il selloff derivato dalla necessità di un tapering (ammesso che un giorno arriverà) di contagio globale.
E qui nasce un altro neologismo, le 5 “fragilità” ovvero lo spettro che parte da Brasile , Indonesia, India , Turchia e Sud Africa e la cui esistenza è stata rivelata dagli analisti di Morgan Stanley, così come a suo tempo Jim O’Neill coniò il termine BRICS dal quale i 5 Fragili in un certo senso nascono. Infatti i BRICS avevano dalla loro una serie di vantaggi tra cui una popolazione giovane, numerosa e con un livello di vita piuttosto basso, grandi margini di crescita che permettevano dunque un costo del lavoro minimo. Venendo a mancare uno di questi fattori, e per la precisione proprio i più importante, quello del costo del lavoro appunto, si è creato un mix micidiale tra le aspettative (negative) post tapering e quelle degli investitori che, visti vanificati i margini di guadagno hanno avuto un argomento in più per abbandonare i lidi finora tanto amati. E che fino ad ora avevano potuto beneficiare di comodi capitali esteri.
Eppure tutto rientra in quel grande spettro di valutazione che restano gli emergenti, a dimostrazione, ulteriore di un mancato andamento uniforme circa questo settore. Perciò a fronte di un lato “fragile” c’è chi invece può permettersi di snobbare il tapering. Approfittando della recente stabilizzazione nata da una tregua per il ritiro della Fed dai mercati, le economie emergenti potrebbero dare qualche sorpresa e tra questi una in particolare: le Filippine. "Anche se c'è un deflusso di capitali , la bilancia dei pagamenti sarebbe comunque registrare un saldo positivo” ha dichiarato Amando Tetangco , governatore della banca centrale delle Filippine. Non solo, ma lo stesso stato può vantare un debito ampiamente gestibile.con stime di un rialzo del Pil che oscillano tra un 6 e un 8 per cento dal precedente 4-5 per cento a riprova di un terreno fertile, dinamico e che può reggere in modo “elastico” gli urti di elementi esogeni.