Il gas naturale ha recuperato 9 punti visto che i trader hanno scelto di comprare gas a poco prezzo a 4.214 in attesa del rapporto sulle scorte di domani. I prezzi all’ingrosso del gas sono calati di quasi il 7% da metà giugno. I prezzi sono calati dell’11.7% da giugno 12, abbastanza da indurre l’analista Jim Ritterbusch a suggerire ai suoi clienti di non rincorrere gli spread relativi ai prezzi in aumento. Una sola negoziazione ha messo sul mercato 6.000 contratti in vendita, segnale che una società ha scelto di liquidare le sue posizioni.
Tim Evans, analista presso Citi Futures Perspective, ha riferito: “i money manager pensavano di liquidare le loro posizioni, nelle ultime settimane hanno accelerato i tempi”. Ha aggiunto: “Quello che veramente si nota nelle ultime settimane, è che comunque c’è stato qualche progresso in relazione alla rifornitura delle scorte”.
Il record di produzione e gli aumenti delle scorte hanno nettamente influenzato il mercato per almeno un mese. I trader stanno cominciando a sentirsi fiduciosi che i produttori potrebbero rifocillare le riserve per toccare un minimo di 11 anni dopo un pesante inverno. I manager che prima avevano sostenuto il mercato scommettendo su prezzi in aumento si sono gradualmente tirati indietro nel corso delle ultime 8 settimane di aumenti di riserve superiori a 100 miliardi di piedi cubici.
Il tempo ha sostenuto il trend negativo. Le previsioni di una-due settimane di temperature fresche nel Midwest, posticipano l’arrivo del caldo.