Più che “House of Cards” occorre dire che l’atmosfera nello studio ovale è sempre più da Casa degli Spiriti con i coniugi Trump che si aggirano in perfetta solitudine date le continue defezioni dei consiglieri presidenziali: dal portavoce dello stesso Presidente, alla Commissione per le arti e la cultura, sino ai Ceo dei due comitati economici.
La regola ferrea, anche se non scritta, della Casa Bianca è quella di non cambiare lo status quo di clientele varie e attività lobbistiche che dominano Washington. Ovviamente Trump si era illuso di scardinare un impianto che negli anni ha accompagnato ogni Amministrazione Presidenziale, nel bene e nel male, imponendo il rispetto di certi equilibri per il funzionamento di una encomiabile “macchina governativa”.
Così anche il consueto appuntamento tra le montagne di Jackson Hole si tinge di giallo di fronte all’impossibilità di Trump di portare a termine nessuno dei punti della sua agenda elettorale. Come risultato, i mercati finanziari americani - che sino ad ora hanno vissuto sui risultati positivi delle trimestrali e sulle aspettative di una certa moderazione sul ciclo rialzista dei tassi - si trovano quindi di fronte a un nulla di fatto sulle riforme promesse.
Anche i fatti di Charlottesville unitamente agli ingenti finanziamenti degli avversari di Trump, Clinton compresi, per soffiare sul fuoco dell’impeachment hanno suggellato un’impasse dove anche il buon avvio sui temi di politica estera dopo l’ultimo dietrofront sull’Afghanistan pare vanificato. Il cross EUR-USD è così rientrato rapidamente su quota 1.18 e il comparto small cap inizia a perdere i colpi.