In questi anni di studio abbiamo riscontrato 2 cose che riguardano le notizie macroeconomiche:
- influiscono sui mercati, ma solo in parte.
- favoriscono l’aumento della volatilità, ma non la direzionalità.
Per un breve periodo posso influenzare i mercati, ma quello che succede all’interno di uno specifico mercato è determinato da altri fattori, con periodi di tempo stabiliti in anticipo.
In riferimento alle immagini allegate, possiamo vedere che negli ultimi 15 giorni abbiamo incassato un bel “gancio destro” dal mercato. Il prezzo ha perso 2.000 punti, che in termini percentuali rispetto al valore attuale è del 10%, a nostro avviso siamo arrivati nelle prime aree di arresto, ma non ha ancora raggiunto il minimo di periodo che per ora rimane a 21.625(minimo relativo), ma come potete vedere il prezzo si è fermato nel nulla, in soldoni, senza supporti o resistenze.
Il vero livello o area che possa fare da supporto è intorno ai 19.500, che è stata una zona di prezzo in cui vi sono stati fatti diversi accumuli (nel suo storico) e è anche il 50 % di fibonacci del movimento grosso partito lunedì 27 luglio 2016, in aggiunta guardando il tempo (mensile, per i fan dell’analisi ciclica), c’è ancora la possibilità di rimanere in basso per qualche giorno.
Dopo un primo tentativo di rimbalzo nella giornata di ieri (infrantosi immediatamente), ci sta dimostrando la volontà di bucare il minimo relativo (21.625) e proseguire la sua corsa verso i 19.500 in cui potrebbero riprovare una ripartenza. L’entità di quest’ultima, attualmente, non ci è dato saperla, molto dipenderà dai ritracciamenti di Fibonacci e dai livelli.