Banche europee sottocapitalizzate per 400 miliardi di euro. È l’allarme lanciato venerdì dall’Ocse che, però, nasconde una sorpresa: la sottocapitalizzazione riguarda soprattutto Paesi come Francia e Germania, i quali vantano economie nazionali più “solide” rispetto a Italia e Spagna che non sembrano soffrire più di tanto di tale sindrome. Il rapporto dell’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico arriva in un momento di particolare euforia per i mercati, in conclusione delle prime collocazioni di Bot (giovedì) e Btp italiani e dopo la notizia che le piazze finanziarie non avevano mai brillato tanto negli ultimi mesi, con uno spread sotto i 250 punti.
Secondo il rapporto Ocse i 400 miliardi indicati corrispondono al 4,25% del Pil dell’intera Eurozona. La sottocapitalizzazione va a colpire sulla decisione dei leader europei che, per impedire il verificarsi di eventi sistemici (come quelli avvenuti dal 2007 a oggi), hanno concordato come le banche, appunto,a rischio sistemico debbano avere un capitale Core Tier 1 equivalente ad almeno il 9% degli asset ponderati per il rischio. Però, osserva l'Ocse, tale valutazione si fonda sul giudizio delle medesime banche ed è basato sull'assunto che non vi sia alcun rischio collegato al possesso di bond dei governi dell'eurozona.
Secondo l'organizzazione di Parigi invece le banche dovrebbero avere un capitale pari al 5% di tutte le attività, in linea con gli standard americani. Su questa base, l'Ocse ritiene che le banche francesi siano sottocapitalizzate per un importo pari al 7,5% del Pil francese mentre per le banche tedesche la percentuale è del 5,5% del Pil tedesco. Praticamente nulla invece la sottocapitalizzazione delle banche italiane e di quelle spagnole.