PRENOTA IL TUO POSTO per l'incontro gratuito che si terrà Mercoledì 27 Febbraio alle ore 18.00 dal titolo: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE PER CHI INVESTE NEL FOREX, relatore Renato Decarolis, clicca qui per leggere il programma.
Operare in Spread significa costruire una posizione Long su uno strumento e Short sull’altro: quando, ad esempio, si compra un contratto Future Dax e si vendono simultaneamente 5 contratti Futures Eurostoxx si sta operando in spread. Spesso, quando costruiamo strategie con le Opzioni, stiamo operando in Spread: un Calendar Spread, ad esempio, implica l’acquisto, sullo stesso sottostante, ed usando lo stesso strike, di una opzione con scadenza lontana e la vendita di una opzione con scadenza più vicina. Le motivazioni per costruire posizioni in Spread sono più di una: c’è chi fa Spread Trading per cercare di neutralizzare la propria esposizione al mercato, puntando sulla sovra-performance dello strumento che sta comprando rispetto a quello che sta vendendo, ma cercando, appunto, di mantenere una certa neutralità rispetto alle dinamiche del mercato. Una notizia che dovesse giungere, inattesa, su un cambiamento delle politiche monetarie di una Banca Centrale, tema abbastanza attuale oggi, che facesse crollare tutti i mercati, non impatterebbe sulla posizione in spread, dato che guadagneremmo su uno dei due lati – quello short - qualcosa di analogo a quello che perderemmo sull’altro.…ma c’è anche chi fa Spread Trading secondo logiche più quantitative e meno discrezionali: è il caso di quanti fanno arbitraggio statistico (quindi un convergence pair trading) o di chi adotta strategie con le opzioni come il Calendar Spread di cui abbiamo accennato poco sopra (dove si cerca di approfittare di una diversa velocità di erosione dei premi delle opzioni comprate e vendute, così come di una diversa sensibilità alle variazioni della volatilità implicita di opzioni con scadenza differenti).