L’oro ha guadagnato 6.60 dollari per essere negoziato a 1323.60. Le tensioni globali rimangono sotto controllo e non sembra esserci indicazione inerente la situazione inflazionistica o comunque il recupero economico. Secondo la Fed i tassi d’interesse potrebbero essere alzati prima del previsto. Il metallo giallo è rimasto stabile, il rally del dollaro ha rallentato visto che gli investitori sembrano aspettare segnali più chiari da parte della Federal Reserve per quanto concerne l’innalzamento dei tassi dell’anno prossimi. Il palladio è ai massimi degli ultimi 13 anni. Il buon rapporto sulle bustepaga USA ha generato un po’ di pressione sul prezioso ed ha alimentato le aspettative sul fatto che la banca centrale USA innalzerà i tassi prima del 2015.
Dei tassi più elevati incoraggerebbero i trader a passare ad investire su asset che prevedono il pagamento di interessi. I mercati tengono d’occhio i verbali delle riunioni della Fed sulla politica monetaria. Intanto Jeffrey Lacker e Narayana Kocherlakota della Fed parleranno stasera.
Il dollaro ha guadagnato lo 0.1% nei confronti di una serie di valute, dopo aver toccato il suo massimo in quasi due settimane. Alcuni trader sostengono che la mancanza di supporto da parte dei mercati “fisici” possa influenzare negativamente il mercato aurifero. La domanda fisica asiatica è stata debole e il prezioso tiene sopra a quota 1.300 dollari l’oncia. Molti attendono un calo dei prezzi prima di comprare.