Iniziano i saldi ed è subito boom di…? Difficile a dirsi, specie in un contesto in cui non si sa se e quanti soldi ci siano da spendere.
La sostanza dell’acquisto sta in una sola cosa, che non è né il conto in banca, né il portafoglio: prima di tutto, viene la psiche. Saldo: una parola che da alla testa di molte donne e, in tempi recenti, anche ad una consistente schiera di uomini. Saldo: una parola che apre delle opportunità ed offre l’illusione di una convenienza, tale per cui più acquisti, più risparmi. Verità o menzogna? Forse è il caso di aprire gli occhi su quello che effettivamente accade con l’inizio dei saldi.
La situazione economica italiana oggi
Analizzando la situazione economica italiana, attualmente il debito pro capite tocca quasi i 35.650 euro, il tasso di disoccupazione è al 13,20% e la crescita annua del PIL è negativa, a -0,5%. L’inflazione non raggiunge lo 0,2% ed il rapporto nazionale debito/PIL è pari al 132,6%. La crescita dei salari è bloccata, le agevolazioni in ambito lavorativo (se effettivamente ve ne sono state) non hanno ancora iniziato a far fruttare i propri benefici e il mondo dell’impresa, come una serie di tasselli, vede cadere le realtà aziendali medio piccole dietro effetto domino.
Dati, questi, che è bene tenere a mente, soprattutto in considerazione di una costrutto economico finanziario in cui da anni (anni, non mesi) si ripete l’importanza e la priorità di una riattivazione del ciclo degli acquisti, che faccia leva sui prezzi e riattivi il tessuto industriale ed economico.
2015: arrivano i saldi…e le solite difficoltà
Arriva il 2015, arriva gennaio e, pur non arrivando cambiamenti sostanziali di forma, arrivano i saldi. Mediamente si spenderanno (stime dell’associazione dei commercianti) dai 165 ai 179 euro a persona, per un totale di 435 milioni di euro, in calo del 2 per cento rispetto al precedente anno (ed una partecipazione del 36% della popolazione).