Wall Street: la settimana termina col botto!

Nessun segno negativo sul DJ, Pochi ed insignificanti quelli sullo S&P500 e sul Nasdaq. Un ottimismo che ha contagiato tutti. Finché dura ...

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Ci sono momenti in cui guardare un grafico vale molto più di mille parole, cosa sia accaduto nei cinque giorni di quest'ottava su tutti e tre i principali listini statunitensi lo possiamo riassumere così: cinque rialzi, cinque prezzi di chiusura superiori a quelli di apertura, circa cinque punti e mezzo percentuali guadagnati dagli indici Dow Jones e S&P500, oltre sei per il Nasdaq.

Sembra che sia cambiato il mondo, o questo è il canto del cigno (siete tutti autorizzati a fare gli scongiuri) oppure davvero il secondo semestre di questo “strano” 2011 può portarci piacevoli sorprese.

Alla crisi greca si è messa una toppa, ma si è ben distanti da una soluzione reale, tutte le economie del mondo hanno i loro problemi ed anche chi sta crescendo a ritmi vertiginosi deve guardarsi dalle scorie che accompagnano solitamente i boom economici (leggasi inflazione).

Quindi consigliamo vivamente tutti i nostri lettori di mantenere i piedi ben piantati per terra e non lasciarsi prendere da facili entusiasmi.

L'indice Dow Jones (+1,42%) termina “all green”, si va dal +2,84% di Alcoa al +0,04% di Microsoft. Da segnalare il rialzo di Caterpillar (+2,03%) che, come tutti sanno, è spesso visto come un “trend detector” cioè un rilevatore di tendenza.

Passiamo allo S&P500 (+1,51%), tornano a volare le società emittenti carte di credito dopo il balzo di due giorni fa e le prese di beneficio della vigilia, oggi termina in testa (per una incollatura) Visa (+4,40%), seguita da Mastercard (+4,36%).

A seguire troviamo il comparto bancario, con Morgan Stanley (+3,26%) e Citigroup (+2,98%), tra i due colossi bancari si inserisce Unitedhealth (+3,01%) che, con il rialzo, odierno stabilisce l'ennesimo massimo di periodo, il trend rialzista della società del comparto medicale con sede a Minneapolis è semplicemente impressionante, sta guadagnando oltre il 48% da inizio anno e il 228% dai minimi del marzo 2009.