Wall Street: vince la fiducia e termina in rialzo

Caterpillar, Chevron, Microsoft e Cisco i migliori. Giù Merck e JPM. Sul Nasdaq va in orbita Google dopo conti stratosferici, scende invece Citi.

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Alla fine a Wall Street hanno prevalso i rialzi, e questo è ciò che conta. Certo la partenza delle contrattazioni aveva forse illuso molti che si potesse assistere ad una seduta esplosiva, così non è stato, ma occorre accontentarsi.

Nella roulette dei listini borsistici, a New York, tra il verde ed il rosso oggi ha prevalso il verde, non era andata così in Europa dove la sola Francoforte aveva segnato al fixing un inconsistente rialzo, per il resto tante frecce rosse, ed in particolare per la nostra Piazza Affari il ribasso era stato superiore al punto percentuale.

Non sembra proprio aver aiutato Wall Street l'esito degli stress test sulle Banche del Vecchio Continente, i risultati, migliori delle attese, hanno confermato che, nell'Europa che conta (Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia), non ci sono “mele marce”, si può sempre migliorare, ma la base di partenza sembra abbastanza solida.

Al di là dell'Atlantico invece il fine settimana sarà decisivo, a nostro avviso, per trovare un intesa sul tetto del debito pubblico, il mini recupero finale degli indici a stelle e strisce riteniamo possa essere letto in quest'ottica: una “puntata” sulla soluzione della crisi.

Portarla alle lunghe non conviene a nessuno, il tempo ci sarebbe (la scadenza reale è fissata al 2 agosto), ma concludere in anticipo un accordo è senza dubbio un segnale dato ai mercati di indubbia efficacia.

Non si può dire, inoltre, che oggi a Wall Street sia girato tutto nel verso giusto, all'inizio le attese erano elevate, per il Nyse la trimestrale di Citigroup pareva più che soddisfacente, e si è rimasti senza parola, sul Nasdaq, per i conti di Google, il nuovo Ceo, Larry Page, non poteva presentarsi meglio, il successo di Android è andato oltre ogni più rosea aspettativa.