Agricoltura: da 900 a 2.000 euro, ecco i lavori più pagati!

Chi guadagna 5.000 euro mensili? Quanti soldi si possono fare con un azienda agricola? Qual è il lavoro che si guadagna di più? Quanto guadagna un agricoltore?

In Agricoltura gli stipendi sono molto più alti, questo perché sono commisurati ai ruoli e alle mansioni lavorative. Più lavori più guadagni! Il valore degli stipendi agricoli supera di molto le aspettative e, questo, potrebbe essere il primo segnale di cambiamento rivolto alle nuove generazioni. E, anche, il motivo che spingerebbe un maggior numero di lavoratori a inserirsi nell’agricoltura. Saranno davvero così elevati gli stipendi del 2022?

Il primo tassello che salta agli occhi è la differenza tra gli stipendi, in agricoltura tutto si muove diversamente, compreso i guadagni che cambiano in base alla tipologia della professione, dal ruolo in cui è inquadrato il lavoratore alla variabile del contratto di lavoro agricolo. 

Ecco, perché, solitamente gli stipendi degli agricoli risultano abbastanza elevati. In linea sommaria, il valore dello stipendio base non scende sotto i 900 euro, com’è possibile che superi i 2.000 euro. In ogni caso, il valore massimo retributivo per gli imprenditori impiegati nel comparto agricolo, supera anche di molto i 10mila euro mensili. 

Agricoltura: da 900 a 2.000€, ecco i lavori più pagati!

Saranno davvero così elevati gli stipendi del 2022? Una domanda che trova una base di contestazione, anche se non dovrebbe essere così. Il lavoro agricolo è forse ritornato di moda? Neanche questa domanda sembra trovare una sua giusta collocazione.

La verità è che i giovani hanno percepito il valore della natura, immagazzinato dati utili a rendere la vita agricola più semplice, veloce in un circolo progressivo di sviluppo che abbraccia dolcemente la natura. Nulla che torni di moda. Una contestazione sterile considerato che il lavoro agricolo resta uno dei mestieri più impegnativi e faticosi. Dove la passione e l’amore per la natura la fa da padrona. 

Tuttavia, c’è anche chi ha intuito un forte potenziale nell’agricoltura, tanto da spingersi a investire ingenti somme di denaro. Forse dettato dal desiderio di ricorrere il sogno di ritornare a casa o per nostalgia, fatto sta che il passato a volte ritorna più forte e bello. 

Spesso capita che il cerchio della vita ci riporti nello stesso posto che avevamo abbandonato, oppure, a svolgere nuovamente una vecchia mansione. Ed è in queste occasioni che risuona nella mente una vecchia frase del nonno, una filastrocca che gira all’infinito “impara l’arte e mettila da parte”. Parole che sono sembrate strane quasi impercettibili, ma che hanno sempre nascosto un fondo di verità!

A questo punto non ci resta che capire esattamente qual è il valore degli stipendi agricoli. Per il momento, abbiamo sottolineato la presenza di due elementi che andremo ad analizzare nei paragrafi successivi, quali:

  • il lavoro nel comparto agricolo produce differenti paghe intese in termini di guadagni suddivise per professioni;
  • il valore della paga in agricoltura dipende dagli accordi CCNL.

Il lavoro in agricoltura produce diverse retribuzioni per professioni

Il ruolo dei professionisti nel campo agricolo acquisisce una valenza molto importante, anche perché le retribuzioni sono condizionate dalla tipologia di contratto agricolo o, ancora, dal titolo o meno d’imprenditore e così via. Sotto questo aspetto è facilmente intuibile che le cifre retributive sono molto elevate. 

Come riportato da Businessonline.it, il valore minimo retributivo non risulta inferiore a 900 euro mensili, mentre il guadagno massimo raggiungibile al mese super ben oltre il valore di 20.000 euro mensili. 

Solo i professionisti guadagnano molto? No, assolutamente. Il quadro delle retribuzioni nel settore agricolo è molto vario, anche perché entrano in gioco diverse figure professionali e non.

Non si può escludere la presenza dei bracciati agricoli la cui paga non risulta più bassa di 700 euro mensili (lordi), come può arrivare a raggiungere un valore di 1.400 euro mensili (lordi). Valori registrati nel primo mese di lavoro. A seguire la soglia degli stipendi registra dei valori in rialzo molto più alti di 1.500 euro mensili.  

In questo contesto, appare chiaro che per gli operai agricoli l’azienda rilascia una paga non inferiore al valore di 850 euro mensili (netti). In questo caso, è possibile ottenere uno stipendio anche più alto di 1.800 euro mensili (netti). 

Altro lavoro che poco viene considerato, ma che frutta uno stipendio abbastanza alto sono i forestali. Il valore minimo dello stipendio nella prima assunzione non scende sotto i 900 euro. La tipologia di lavoro permette un avanzamento di carriera, per questo motivo i forestali possono ricevere anche uno stipendio che supera i 2.000 euro mensili. 

Gli allevatori rappresentano le figure essenziali nel comparto agricolo, per questo motivo lo stipendio base non scende sotto il valore di 900 euro. Com’è possibile che ottenere uno stipendio anche più alto di 1.900 euro mensili. 

Le paghe dei coltivatori e degli agricoltori per certi versi si accostano molto a quelle ricavate dagli allevatori. Tuttavia, il valore è nettamente superiore, anche perché il minimo consentito non scende sotto i mille euro, mentre il valore massimo retributivo supera anche di molto i 2.500 euro mensili. 

Quanto guadagna un imprenditore per la un’azienda agricola? Dipendete dalle circostanze, l’imprenditore non ha una base fissa su cui aggrapparsi mensilmente, né tantomeno stabile. Ecco, perché gli incassi possono variare a seconda di tante condizioni. In ogni caso, un imprenditore può arrivare a incassare 2.000 euro mensili, quanto le entrate possono registrare un guadagno anche di oltre il valore di 10.000 euro mensili. 

Per quest’ultimo punto, è importante comprendere che gli incassi degli imprenditori agricoli il più delle volte sono condizionati da diversi fattori che possono incidere fortemente sui guadagni. A influire in modo rilevante sia la grandezza che la produzione dell’azienda stessa. 

Il valore della paga in agricoltura dipende dagli accordi CCNL.

Il valore delle retribuzioni nel comparto agricolo è subordinato alla presenza del contratto agricolo CCNL. Anche in questo caso la tipologia del contratto viene disciplinata dal CCNL che normalizza i rapporti lavorati legati all’attività dell’impresa agricola (singola, associata o societaria) e quelle che si occupano della creazione, manutenzione e ordine, come ad esempio i lavoratori agricoli che si occupano dell’assetto del verde privato o anche pubblico. 

Anche per i lavoratori del comparto agricolo vige la presenza di un contratto regolato da CCNL, inoltre, come gli altri operai possono essere chiamati al patto di prova.

In questo caso, è importante considerare che il periodo temporale di riferimento non potrà essere maggiore della seguente durata, quale;

  • per coloro che rientrano nell’area prima il periodo di prova corrisponde a 26 giorni lavorativi;
  • per coloro che rientrano nell’aera seconda, il periodo di prova corrisponde a 20 giorni lavorativi;
  • per coloro che rientrano nell’area terza, il periodo di prova corrisponde a 14 giorni lavorativi. 

Oltre tutto, va considerato, che la retribuzione varia in virtù dell’area di appartenenza o del livello, quali:

  • i lavoratori che rientrano nel livello Q percepiscono una paga del valore di 1.875,65 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 1 percepiscono una paga del valore di 1.875,65 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 2 percepiscono una paga del valore di 1.697,65 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 3S percepiscono una paga del valore di 1.449,97 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 3 percepiscono una paga del valore di 1.334,42 euro;
  • e, ancora:
  • i lavoratori che rientrano nel livello 4S percepiscono una paga del valore di 1.244,92 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 4 percepiscono una paga del valore di 1.165,98 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 5 percepiscono una paga del valore di 1.045,08 euro;
  • i lavoratori che rientrano nel livello 6 percepiscono una paga del valore di 907,65 euro.

Occorre, sottolineare che alle paghe sopra indicate, non sono conclusive, ma carenti di diversi elementi, come ad esempio indennità di funzione, contingenza, festività, TFR, permessi, scatti di anzianità, contributi previdenziali e così via. 

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